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31 dicembre 2019

In Central Perk Awards 2019 - Top 10 Film

Rullino i tamburi e squillino le trombe.
Dopo aver scoperto le prime posizioni della Top 20, il grande momento è finalmente giunto!
Alla soglia del nuovo anno, salutiamo il vecchio con i 10 titoli che più sono piaciuti, hanno emozionato, hanno incantato da queste parti:

10. Doctor Sleep

30 dicembre 2019

In Central Perk Awards 2019 - Top Film 20-11

Abbiamo visto le delusioni agli inizi di questi Awards.
Qualcosa è già trapelato grazie ai premi categoria per categoria.
Ora non resta che iniziare a scorrere le prime posizioni della Top 20 dei migliori film dell'anno:

20. Ritratto della giovane in fiamme / La Favorita / C'era una volta... a Hollywood

29 dicembre 2019

In Central Perk Awards 2019 - Premi Categoria per Categoria [FILM]

Le serie TV le abbiamo archiviate, ora è il momento di guardare ai film.
Dopo aver visto i più deludenti, non resta che iniziare a spulciare categoria per categoria, con indizi -ma anche tranelli- su cosa troveremo poi nella Top 20.

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

5. Lupita Nyong'o - Noi

4. Florence Pugh - Midsommar

3. Melissa McCarthy - Copia Originale

2. Olivia Colman - La Favorita

1. Scarlett Johansson - Storia di un matrimonio

In Central Perk Awards 2019 - Premi Categoria per Categoria [SERIE TV]

Abbiamo visto le più deludenti, abbiamo visto le migliori.
Ora per archiviare per bene le serie TV del 2019 non resta che procedere categoria per categoria.

MIGLIOR ATTRICE

5. Olivia Colman - The Crown

4. Patricia Arquette - The Act + Escape at Dannemora

3. Rachel Brosnahan - The Marvelous Mrs. Maisel

2. Elizabeth Olsen - Sorry for your loss

1. Zendaya - Euphoria

28 dicembre 2019

In Central Perk Awards 2019 - Top 10 Serie TV

La prima parte della Top 20 è stata svelata ieri, ora non resta che scoprire gli ultimi fantastici 10 posti.
Pronti?
Via:

10. Chernobyl

27 dicembre 2019

In Central Perk Awards 2019 - Top Serie TV 20-11

Abbiamo visto il peggio, ora lasciamo spazio al meglio
Con qualche avvertenza perché nonostante le buone intenzioni non sono riuscita a vedere tutti i titoli che volevo (His Dark Materials, Dark2, Preacher 3, Legion) ma se non ne ho avuto l'urgenza, la vedo già come una risposta.
Banda ad ulteriori premesse che nessuno legge, via alla prima parte di questa Top 20:

20. The Morning Show

26 dicembre 2019

In Central Perk Awards - Delusioni e Cantonate 2019 [FILM]

Dopo le serie TV è il momento dei film.
Ci tengo a sottolineare che la maggior parte dei titoli in classifica non sono film brutti, o i peggiori usciti. Anzi.
Sono i film che hanno deluso, vuoi per le aspettative, vuoi per i nomi coinvolti, vuoi per quello che potevano essere.
Bene, bando alle polemiche, via:

10. Il Re Leone / Aladdin / Dumbo

In Central Perk Awards - Delusioni e Cantonate 2019 [SERIE TV]

#LaPromessa2019 è stata mantenuta, Natale e i giri parenti archiviati e ora è tempo di partire con con gli In Central Perk Awards.
Pronti?
Bene, via!
Come ogni anno, si parte dalle grandi delusioni televisive: quelle serie TV che per i nomi coinvolti, per il risultato finale hanno deluso profondamente o hanno semplicemente fatto inorridire.
Alcuni titoli sono ovvi, ma sono felice di dire che compilare questa Top 10 non è stato così facile. Sono diventata più selettiva io o la serialità è migliorata?

10. Too old to die young

23 dicembre 2019

#LaPromessa2019 - I Soprano (commentati in miniclassifiche)

Mi ero ripromessa: non fare come lo scorso anno, non trovarti all'ultima a cercare di incastrare fra mille titoli anche questo.
Ma come sempre non mi sono ascoltata.
Perché avevo faticato con The Wire, ma ho ripetuto gli stessi errori con I Soprano, riuscendo a finirlo giusto in tempo per mantenere la mia Promessa.
Una serie TV che è considerata LA SERIE TV, venerata, amata, idolatrata da pubblico e critica e che presto avrà un film prequel.
E io?
Io ho avuto serie difficoltà ad entrarci, ad apprezzare i protagonisti, mettendo così lunghe pause tra una stagione e l'altra.
Starne a scrivere in modo degno non sarebbe giusto, meglio se mi dedico alle amate miniclassifiche che vanno a coprire tutti gli 86 episodi, alleggerendo e mettendo ordine a quanto visto.
Detto ciò (rullo di tamburi) #LaPromessa2019 è mantenuta, Paolo Ruffini non mi ha avuto e fremo all'idea di cosa potrà succedermi il prossimo anno.
Lo scoprirete anche voi, a breve.
Intanto, godetevi questa super maratona piena zeppa di SPOILER, siete avvertiti:

22 dicembre 2019

#LaPromessa2019 - I Sette Samurai

Me l'ero ripromessa di riprovarci con il gran Maestro d'Oriente: quell'Akira Kurosawa capace di conquistare l'occidente, di incantare e forgiare numerosi registi.
Non era andata troppo bene lo scorso anno con Rashomon che credevo diverso -più fruibile, anche oggi.
Ma non è andata bene nemmeno quest'anno in cui speranzosa ho messo I Sette Samurai nella Promessa e l'ho lasciato lì, ultimo film da vedere, che la sua durata -207 minuti- e la sua aurea non invogliava amici ad aiutarmi nella maratona.
Ho convinto il giovine allora, lui che del Giappone è invaghito, e ci siamo preparati a conoscere questi sette ronin.

21 dicembre 2019

Star Wars: L'ascesa di Skywalker

Andiamo al Cinema
[presenti numerosi SPOILER]

Si scrive non per distruggere quello che si odia, ma per salvare quello che si ama.
Riprendo una delle poche cose che ho amato de Gli Ultimi Jedi, e mi aggrappo con tutte le forze a questa citazione, perché non è facile.
Non sarà facile scrivere di quest'ultimo episodio di quest'ultima trilogia senza distruggere, senza odiare, quanto è stato fatto.
La speranza già vacillava in fase di preparazione, con quell'episodio VIII rivisto con più calma a mostrare così tante lacune, così tante lungaggini che avevo dimenticato: temporeggiamenti, intere storylines che tirando le somme non portavano a niente. Anzi.
Ma c'era Poe, c'era Leia, c'era la forza ad unire e dividere Rey e Kylo Ren.
C'erano sequenze spettacolari e sacrifici che meritavano le mie lacrime.
Ora che J. J. Abrams ha ripreso le redini del controllo, la speranza era che almeno in fase di scrittura le cose potessero migliorare, tornare ai fasti di un tempo, di un Risveglio della Forza che sarà anche una rilettura della vecchia trilogia, ma funzionava un gran bene.

20 dicembre 2019

La famosa invasione degli orsi in Sicilia

Andiamo al Cinema

La parola agli uomini:
Ci sono gli orsi che vivono in pace, in mezzo alla natura incontaminata, felici.
C'è il piccolo Tonio che viene smarrito, forse rapito.
C'è suo padre, il re Leonzio, che lo aspetta e lo cerca, lì dove c'è del cibo per il suo branco, lì dove far risiedere la speranza.
Ci sono gli umani quindi, che si credono più forti degli orsi, che sono capitanati da un Granduca despota e vanesio.
E c'è un mago, De Ambrosis, a cui restano due soli incantesimi, che si allontana da quel Granduca proprio per aiutare gli orsi. Almeno inizialmente.
La storia degli umani è una storia di azione e di combattimenti, di trappole e situazioni rovesciate dove i fantasmi non fanno paura, i mostri si possono sconfiggere e il lieto fine trovare.

19 dicembre 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 19 Dicembre

Le sentite vicinissime anche voi le vacanze di Natale?
Lo sentite il richiamo verso maratone di cinema in libertà?
Bene, perché (strano ma vero) tutti i film in uscita oggi sembrano meritare la nostra attenzione!

Star Wars - L'ascesa di Skywalker
La terza trilogia sta per finire, e fa un po' paura.
Le aspettative sono altissime anche se la maratona di recupero fa preoccupare per un possibile flop.
Ma a J.J. Abrams si dà fiducia, così come al cast ben consolidato.
Inutile dirlo, lo si è già visto ieri sera e presto se ne parlerà.
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Pinocchio
Prendi la fiaba che incanta da generazioni, e dalla in mano a Garrone.
I toni potrebbero farsi più cupi, ma tra un Benigni/Geppetto e una Gigi Proietti la sensazione è che il Natale è servito.
Trailer
Last Christmas
A proposito di Natale, eccola qui la commedia leggera e romantica che non manca mai.
A fare da garanzia la goffa ex regina Emilia Clarke e il bel Henry Golding.
Trailer
La Dea Fortunata
Ozpetek sembra tornato a interessarmi.
Sembra soprattutto tornato ai drammi famigliari che mi piacciono.
Mettici poi Edoardo Leo e Stefano Accorsi compagni in crisi alle prese con la paternità, e allora avrai la mia attenzione.
Trailer
Ritratto della giovane in fiamme
Un ritratto che non s'ha da fare per un matrimonio che non si vuole fare. Ma la pittrice e il soggetto scopriranno una passione difficile da sopire.
Sì, Céline Sciamma -candidata pure ai Golden Globe- passerà presto da queste parti.
Trailer
Il Mistero Henri Pick
Un pizzaiolo che diventa dopo la morte un sopraffino romanziere.
Ma ha scritto davvero lui quel romanzo diventato un bestseller?
Un critico letterario miscredente e una figlia protettiva indagano.
La leggerezza francese incuriosisce.
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Il Terzo Omicidio
Un Kore-eda di ormai due anni fa, che avevo visto a Venezia.
Il fatto che me ne sia completamente dimenticata è già una risposta.
Ne ho parlato QUI

18 dicembre 2019

Le Ragazze di Wall Street - Hustlers

Ne parlavano tutti.
La nomination tanto ventilata è arrivata.
E allora come potevo sottrarmi alla visone di Hustlers, tragicamente tradotto come Le Ragazze di Wall Street?
Per farlo, mi sono munita di migliore amico (che bazzicherà ancora da queste parti), finendo per non riuscire a commentare il film durante la visione come è nostro solito, ma solo a posteriori e trovandoci a sorpresa su posizioni opposte.
Fatico a crederlo, ma eccoci qua:

Perché hai visto questo film?

Migliore amico: Per guardare Jennifer Lopez fare pole dance con la mia amica speciale Lisa. Non sapevo altro riguardo a questa pellicola.

Lisa: Principalmente per la nomination della Jennifer ai Golden Globes e per quella che in tanti si aspettano pure agli Oscar. E poi perché lo credevo il film giusto -leggero, disinibito, commentabile- da vedere assieme al mio migliore amico, compagno di visioni simili.

17 dicembre 2019

The Marvelous Mrs. Maisel - Stagione 3

Mondo Serial

Meravigliosa.
Fantastica.
Colorata.
Esuberante.
Impegnata.
Intelligente.
Si potrebbe andar avanti a parlare per aggettivi, perché Mrs. Maisel è tutto questo.
È tutto questo al suo terzo giro di giostra, e non te lo aspetti che riesca a reggere, che le sue battute, il suo ritmo, i suoi outfit facciano ancora questo figurone.
Invece è così.
E se possibile, qui si fa pure un salto avanti mostrando finalmente quella carriera che ingrana, quell'equilibrio famigliare che si raggiunge.
E allora, via, in tournée con Shy Baldwin, fomentando le truppe dell'esercito, i locali di Las Vegas e Florida, l'Apollo Theatre di Harlem!
Ma senza dimenticare un marito che è ex, che non lo è più, che lo si vuole, che trova un'altra, trova la sua strada.
Senza dimenticare quei genitori senza più uno stipendio, che si stringono in una villa del Queens con i consuoceri, a loro discapito.
Senza dimenticare quella manager che ha un'altra attrice da gestire, con molte più pretese e dispotismi.

16 dicembre 2019

Il Lunedì Leggo - Come Diventare Buoni di Nick Hornby

A Natale si sa, si vuole essere più buoni.
Reminiscenze di un Babbo Natale che regala carbone a chi è sulla lista dei cattivi, influenza di film, racconti e canti natalizi che invitano sotto l'albero a metterci un po' di pazienza, di disponibilità e carità in più.
Così, ritrovo Nick Hornby per la seconda volta.
Era andata bene la prima (con Non buttiamoci giù) e bisogna dirlo subito: non è andata bene questa.
Cercherò di essere buona, però.
Perché è buona che si sente inizialmente Katie.
La buona della famiglia, almeno.
Facile se sei un medico, se sei una madre presente, se soprattutto tuo marito è l'uomo più arrabbiato di Holloway, che tiene una rubrica fissa sul giornale nel quale si sfoga sulla lentezza degli anziani e altre amenità.
Il matrimonio ormai si regge su questo: continui litigi, continue frecciatine amare, continue sfide a ferirsi di più.
Tutto cambia e si rovescia quando Katie si ritrova a fare la cattiva.

15 dicembre 2019

#LaPromessa2019 - Indiana Jones (tutti i film, tutte le miniclassifiche)

Sì, ce l'ho fatta.
Sì, non li avevo mai visti tutti.
Forse da piccola, a pezzi.
Forse perché sognavo come tutti di fare l'archeologa.
Ma con gli anni gli ho preferito Sidney Fox di Relic Hunter, per dire.
Sta di fatto che una promessa è una promessa, e quest'estate ero convinta di riuscire a mantenerla per tempo.
E invece, dopo 4 sere che ci si metteva sul divano e si premeva play, io e il giovine eravamo ancora a quota un solo film di Indiana Jones completato.
Ed eravamo in ferie.
Ma la stanchezza, il sonno e la noia avevano il sopravvento.
La soluzione d'urto è stata quella di aspettare un po' e di iniziare a vedere i tre titoli mancanti facendo aperitivo, proseguendo poi durante la cena e infine, solo quando ormai mancava poco meno di un'ora, andare sul divano.
Così ogni possibilità di addormentarsi era evitata, il coinvolgimento maggiore.
Non posso e non potrò mai dirmi una fan.
Non sono stata convertita.
Perché le scene d'azione sono davvero spossanti, la piega di "film d'intrattenimento" troppo alta per i miei gusti snob.
Ma almeno, è andata e anche se un nuovo Indiana Jones da Spielberg non lo vorrei, sono pronta.
Bando ad ulteriori ciance, lascio spazio alle miniclassifiche su chi/cosa/quale Indiana mi è piaciuto di più:

I FILM

4. Il Regno del Teschio di Cristallo

14 dicembre 2019

The Report

Andiamo al Cinema su Prime Video

Lo ripeto ancora una volta: a volte, meglio di una lezione di storia, di lunghi saggi noiosi, è meglio il cinema.
È meglio il cinema quando racconta pagine di cronaca che si devono sapere, personaggi e vicende che è bene conoscere. Per indignarsi, per evitare che questa storia si ripeta.
Può esagerare, può magari aggiungere (ritmo, conflitto) o togliere (le parti noiose) ma resta un mezzo efficace per divulgare informazioni, per rendere spettatori informati.
C'è modo e modo ovviamente per fare questi film-lezione.
Il migliore lo ha dimostrato Adam McKay con l'accoppiata La grande scommessa e L'uomo nell'ombra, producendo poi Hustlers e poi presto copiato da Soderbergh con i suoi Panama Papers.
Ora arriva Scott Z. Burns, che quei Panama Papers li ha sceneggiati e che da Soderbergh si fa produrre, a parlare non di bolle finanziarie o vicepresidenti ingombranti, non di truffe tra pali di lap dance, ma di torture: quelle inflitte dalla CIA ai presunti terroristi da loro arrestati e interrogati.
Le foto, i video, l'indignazione, la ricordiamo tutti.
Abbiamo in poco tempo introdotto una nuova spaventosa parola nel nostro vocabolario: waterboarding.

13 dicembre 2019

Che fine ha fatto Bernadette?

Andiamo al Cinema

Che fine ha fatto Bernadette?
La promettente architetto con sede a Los Angeles, capace di imporsi in un mondo maschile, di lasciare il segno, di vincere numerosi premi?
Ha traslocato a Seattle, in un quartiere molto borghese, in cui come quella ex scuola fatiscente che lentamente restaura, sembra un pesce fuor d'acqua.
È diversa Bernadette: è un'artista, ha crisi d'ansia e di panico, non si adatta alle altre madri della zona, anzi, le mal sopporta e non disdegna piccoli e grandi dispetti.
Ma ha una figlia che è un'amica, complice e intelligente, che rallegra le sue giornate.
Ha un marito che lavora troppo.
Ha un'assistente a cui manda i suoi sfoghi, le sue esigenze.

12 dicembre 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 12 Dicembre

Stranamente siamo ormai sotto Natale ma la distribuzione si tiene stretta con pochi titoli rilasciati.
Meglio così, anche perché di buono -davvero buono- c'è poco, vedi l'ennesimo cinepanettone di dicembre.

Che fine ha fatto Bernadette?
Il ritorno di Richard Linklater per una volta lontano dalla sua tematica preferita: il tempo.
Qui è invece alle prese con una stralunata Cate Blanchette, architetto in crisi, che un giorno prende e scappa di casa.
Se ne parlerà prestissimo!
Trailer
Nancy
Un thriller che tocca il tema degli impostori, con una ragazza che si crede e finge di essere la figlia scomparsa da 30 anni di una coppia disperata. Proprio la disperazione è la chiave di questo thriller interessante con Andrea Riseborough e Steve Buscemi.
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Dio è donna e si chiama Petrunya
Petrunya sfida suo malgrado le convenzioni partecipando ad un festa religiosa macedone riservata a soli uomini. Sarà messa sotto accusa e processo mediatico, e dovrà difendersi.
Così curioso da suscitare interesse.
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Il Primo Natale
C'era bisogno di una rivisitazione nella nascita di Gesù ad opera di Ficarra e Picone? Probabilmente no, ma il cinepanettone è servito.
Trailer

11 dicembre 2019

La Belle Epoque

Andiamo al Cinema

Se potessi scegliere, in quale epoca storica ti piacerebbe andare in visita?
Io probabilmente, come l'Owen Wilson di Midnight in Paris, nei ruggenti anni '20 parigini.
O nell'Ottocento russo, in una ricca famiglia aristocratica in modo da poter passare i miei anni a bere the, leggere romanzi, suonare il piano e partecipare a balli.
Victor Drumont decide invece di andare a Lione, il 16 maggio 1976.
Un giorno e un luogo preciso, perché è lì che ha conosciuto l'amore della sua vita.
Che poi l'amore della sua vita si sia trasformato in una strega bisbetica e indomabile che l'ha cacciato di casa dopo 40 anni assieme per mettersi con il suo migliore amico ed ex datore di lavoro, è un'altra faccenda.
Victor vuole tornare in quegli anni spensierati, di droghe e di alcool, in cui proprio lei, dai capelli rossi, dal carattere forte, ha fatto della sua passione per il disegno una carriera da conseguire.
Entrando in un locale, incantandolo.

10 dicembre 2019

Looking for Alaska

Mondo Serial

Si parlava di estati adolescenziali ieri, nel leggere, si parla di estati (ma non solo) adolescenziali oggi, nelle serie TV.
Si parla soprattutto di un libro amato da tutti, di uno scrittore ora amato dal cinema e dalla TV come John Green.
Si parla di giovani, si parla di primi amori, prime volte, di tanti scherzi, di fazioni scolastiche ma si parla anche di lutti, depressioni, cose fin troppo grandi che nei primi mesi di una scuola esclusiva e preparatoria come la Culver Creek non sono certo in programma.
Si inizia, e anche questa volta mi sento dentro un mondo fin troppo adolescenziale e fin troppo estivo per la stagione.

9 dicembre 2019

Golden Globes 2020 - Le Nominations

La stagione dei premi inizia, e si parte dall'anticamera degli Oscar (quanto piace dirlo!) che fa capire quali film aspettare, quali recuperare.
Se Joker, Tarantino e Storia di un matrimonio erano giustamente prevedibili, ci sono anche sorprese non così gradite.
Prendere Eddie Murphy come esempio. Un riempitivo? Probabile, così come quello della pur brava Emma Thompson che di certo non vedremo agli Oscar, quando le categorie comedy e drama verranno unificate.
Ma come sempre, più che i presenti (dalla ragguardevole età, tra attori e registi che sono mostri sacri da decenni), fanno più notizia gli assenti: il signor De Niro protagonista snobbato del plurinominato The Irishman, e le scream queen Lupita Nyong'o per Noi e Florence Pugh per Midsommar. Ma si sa, gli horror sono difficili da premiare.
Mentre si applaude per  J.Lo e il tanto vociferato ritorno della Zellweger, stupisce non vedere fra i film di animazione quel gioiellino di Klaus.


Passando alla sezione Serie TV tiriamo un sospiro di sollievo nel vedere che almeno qui ci si è accorti che l'ultima stagione di Game of Thrones non era un granché, e ci si deve accontentare della singola nomination a Kit Harington, che è già un grosso abbaglio.
Ma fanno male, e molto, l'assenza di Euphoria (nemmeno Zendaya? No.) e di Josh O'Connor che in The Crown riesce più volte a mettere nell'ombra Olivia Colman.
Spazio invece -e molto- al The Morning Show della coppia Aniston-Whiterspoon
Se infine When they see us viene totalmente snobbata, per le miniserie non resta che tifare Catch-22.
Ora non resta che aspettare pazientemente l'uscita di qualche titolo anche nelle nostre sale e soprattutto la notte del 5 gennaio, quando Ricky Gervais (Ah!) annuncerà i vincitori.
Tutte le nomination:

Il Lunedì Leggo - Un dolore così dolce di David Nicholls

David Nicholls non l'avevo mai letto.
Lui, che aveva fatto piangere ogni mia lacrima e ogni lacrima del giovine (per la prima volta senza ritegno) con One Day al cinema.
Mi ero innamorata della promozione che Neri Pozza stava facendo al suo nuovo romanzo, avevo sanamente invidiato Mr. Ink invitato a un ballo a tema anni '90 e proprio lui ha deciso che Nicholls dovevo conoscerlo.
Così, per fare un salto nel tempo, sono passata dalla campagna inglese degli anni '50 dei Cazalet al 1997 della periferia di Londra.
Un salto notevole, ma i problemi sono sempre quelli: l'amore, il rapporto con i genitori, il saper trovare il proprio posto nel mondo.
Tutto inizia con la fine della scuola, con esami appena sostenuti, con scherzi goliardici, riti maschili a cui continuare a sottoporsi.
Ma Charlie ha altri pensieri per la testa.
Lui che gli esami chissà se li ha passati, ha una casa, una famiglia, in rovina.
Lo scopriamo poco a poco, mentre ci racconta di bancherotte e tradimenti, di separazioni e di depressioni.

8 dicembre 2019

#LaPromessa2019 - Le Vite degli Altri

La sentite anche voi l'ansia crescere?
La sento solo io l'ansia del tempo che scorre, del 2019 agli sgoccioli e una Promessa ancora da mantenere?
No?
Beh, sappiate che in un periodo pregno di uscite interessanti, di libri bellissimi da leggere e di impegni nella vita vera, trovare il tempo per mantenere anche una Promessa non è facile.
Ma a Paolo Ruffini non voglio cedere.
Assolutamente no.
E purtroppo ho anche questo brutto vizio di voler fare le cose per bene, e di arrabbiarmi con disappunto quando queste non riescono.
Per dire:
Le vite degli altri l'ho visto la sera del 9 novembre.

7 dicembre 2019

Un giorno di pioggia a New York

Andiamo al Cinema

I post su Woody Allen iniziano sempre con una domanda.
Sarà un film buono quello di quest'anno, o un film di serie B?
Che poi, la serie B di uno come Woody Allen non è mai da buttare.
Iniziamo così allora.
A quale categoria appartiene Un giorno di pioggia a New York, film di cui si è parlato più per le controversie riemersi dopo 25 anni grazie/per colpa del #metoo e degli attori che ne hanno preso le distanze?
[e anche questa inevitabile e scontata premessa l'abbiamo scritta]
Difficile dirlo.
Perché se da una parte la storia è di quelle à la Woody, che fanno il giro su loro stesse, che si riempiono di dialoghi, situazioni assurde e esagerate, monologhi e battute caustiche, dall'altra c'è un ritratto della gioventù di oggi, dell'amore ai tempi della gioventù che non ti aspetti così fresco, così genuino, da un regista e scrittore di 84 anni.
Di mezzo poi c'è di nuovo lei: una New York piovosa ma baciata dal sole, bella nel suo essere percorribile a piedi, con quel parco che è il suo polmone a fare da protagonista nascosto.

6 dicembre 2019

Dov'è il mio corpo

Andiamo al Cinema su Netflix

C'è una mano.
E non c'è il suo corpo.
C'è una mano, che scappa, vaga per la città, affronta pericoli e disavventure, per ritrovarlo quel corpo.
C'è un ragazzo, Naoufel.
Che con quella mano ha lasciato scivolare via sabbia, ha suonato un pianoforte, ha girato il mondo su un mappamondo. Ha registrato suoni, voci, che non ci sono più.
Naoufel è ora in una grande città, in un piccola stanza condivisa con un cugino invadente.
Sognava di fare l'astronauta e invece consegna pizze.
Sempre in ritardo, sempre rovinandole.
Finché non trova una voce.
C'è una voce, che è quella di Gabrielle.
Che filosofeggia con quel portantino ritardatario e imbranato, che consiglia libri, che aiuta uno zio che aiuta Naoufel.
Naoufel e la sua mano iniziano così a lavorare il legno, a trovare un nuovo posto nel mondo, a sognare non più lo spazio, ma il Polo Nord.
E Gabrielle.


La poesia di Dov'è il mio corpo è tutta qui: in un racconto quasi semplice seppur magico.
Con una mano macabra e libera che affronta topi, piccioni e ghiaccio per cambiare un destino.
La poesia è già nel titolo del romanzo da cui Jérémy Clapin ha tratto il suo film: Happy Hand.
La poesia sta poi in quell'animazione speciale, fumettistica, che rallenta il tempo e i tempi, che fa dell'uso del colore parte della sua forza.
Un'altra parte sta in una colonna sonora altrettanto poetica, e soprattutto in un montaggio, in ricordi e sensazioni che si alternano in modo preciso, che lasciano senza fiato.
Che sembra davvero di sentire, di toccare.
C'è una mano.
C'è un corpo.
C'è la poesia.
C'è un film: breve e profondo.
Bellissimo.

Voto: ☕½/5


5 dicembre 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 5 Dicembre

Sembrava una settimana in cui si tira un sospiro di sollievo prima dell'abbuffata natalizia, in realtà tra gialli e thriller, e pure il buonismo francese, c'è di che godere al cinema.

Cena con Delitto - Knives Out
Una cena, un delitto, delle indagini.
Ma soprattutto un cast da urlo (Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon) e quello che sembra un giallo giostrato benissimo, dalle atmosfere alla scrittura.
Lo si vedrà presto.
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L'inganno Perfetto
Metti Helen Mirren e Ian McKellen assieme.
Una coppia di attori strepitosi per un torbido thriller, tra truffe e amore.
Inutile ripetersi: lo si vedrà presto.
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L'Immortale
Che fine aveva fatto Ciro?
Ci pensa Marco D'Amore a rispondere, che torna nei panni dell'Immortale che lo ha reso famoso firmando anche la regia.
Per i fan di Gomorra.
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Un Sogno per Papà
Per accontentare le speranze di un padre non certo perfetto, il figlio inventa di essere stato selezionato dall'Arsenal.
Il viaggio in Inghilterra seppur con tutte le bugie del caso, servirà ad unirli.
Aria di buonismo ce n'è, ma siamo a Natale e diamo fiducia ai francesi.
Qualcosa di Meraviglioso
La storia vera di un piccolo immigrato clandestino che diventa campione di scacchi in Francia.
Aria di buonismo ce n'è anche qui, ma  ancora: siamo a Natale, diamo fiducia ai francesi.
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Il Paradiso Probabilmente
Il viaggio del regista Elia Suleiman dalla sua Palestina a Parigi e New York, riflettendo sulle uguaglianze e le contraddizioni di queste Terre. Con un umorismo tutto suo.
Per radical-chic.
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4 dicembre 2019

Klaus - I Segreti del Natale

Andiamo al Cinema su Netflix

Sono una tradizionalista per quanto riguarda il Natale
Il pandoro lo si può comprare e mangiare dal 1° dicembre.
L'albero lo si fa l'8.
Il 21 dicembre (circa) si fa la festa di Natale con gli amici.
La Vigilia si va in piazza a vedere i fuochi d'artificio e bere cioccolata calda.
A Natale, a sera, dopo tutti i giri di parenti, ci si mette sul divano davanti a un classico Disney.
Sono una tradizionalista, ma un film che prende le tradizioni del Natale e gli dà una nuova origine, l'ho amato.
Di più, lo venero, come si fa davanti a quelle creature così speciali che ti fanno chiedere com'è che non sono nate prima?
Com'è che non si era raccontato in un modo così -originale, fiabesco, antico e moderno- la nascita del Natale?

3 dicembre 2019

The Crown - Stagione 3

Mondo Serial

Ancora una volta, mi prostro e chiedo venia.
Lo faccio per il secondo anno di fila, di fronte alla Regina, alla sua Corona.
Lo scorso anno mi ero ricreduta: la noia, la lentezza, il poco coinvolgimento del primo anno se n'erano andati grazie a una seconda stagione solida, bellissima, raffinata non solo in quella messa in scena che non sbava mai, ma soprattutto nella scrittura.
Oggi lo faccio di fronte a Olivia Colman.
Scelta per ereditare il difficile ruolo della perfetta Claire Foy, io che la conoscevo per la sciatta dal cuore d'oro di Broadchurch e per la grottesca regina Anna di The Favourite (in mezzo, altrettanti piccoli ruoli in serie e miniserie inglesi perlopiù comici) faticavo a vederla nei panni di Elisabetta II. Soprattutto una Elisabetta 38enne.
Ma bastano pochi minuti per rimangiarsi tutto, per ri-prostrarsi a terra.
Olivia Colman è fredda, elegante, dispotica.
È un proseguimento naturale della Foy, imitando e portando avanti gesti, espressioni, movimenti.
Chiedo venia, quindi.