Dopo aver visto le delusioni dell'anno, è il momento di lasciare spazio ai 20 (che in realtà sono 22) titoli che più mi sono piaciuti quest'anno.
Tra sorprese e conferme, tra speciali e ritorni inattesi, non ci si può lamentare:
MENZIONE D'ONORE
Inside: Bo Burnham
Inclassificabile, non è un film, non è una serie, è uno speciale.
Bo Burnham meritava comunque il suo spazio.
Tra le cose più creative, intense e catartiche dell'anno e
tra le poche cose positive che questa pandemia c'ha regalato.
20. Rick & Morty - Stagione 5
Anche qui, il genio all'ennesima potenza.
Probabilmente troverebbe spazio ogni anno e anche se è fanalino di coda,
lo è solo perché è una certezza che deve essere nominata.
19. The Pursuit of Love
Rilettura pop di un classico della letteratura inglese.
Quelle serie brevi e in costume dal piglio giusto che non deludono mai,
qui elevate da un signor cast.
Che sorpresa!
18. Scene da un Matrimonio
Una coppia di bravissimi attori interpreta una coppia di insopportabili genitori.
Rilettura moderna di un classico di Bergman, è meno fastidioso e decisamente più intenso.
17. WandaVision/Invincible
Io e i supereroi non andiamo d'accordo, si sa.
A farmi cambiare idea quest'anno non una, ma ben due serie.
Una che se la gioca con discorsi metatelevisivi che fanno perdere la testa, l'altra con lo splatter visivo.
Il finale che torna sui passi dell'azione marveliana mi fa storcere il naso, ma poco importa.
La Recensione di WandaVision e di Invicible
16. Ted Lasso - Stagione 2
A Ted Lasso si vuole bene, ancora.
Ora più che mai vista una sceneggiatura molto più corale,
episodi a tema e un finale con colpo di scena.
15. Kevin can f**k Himself
Quanto erano pesanti quelle sit-com tutte uguali che Italia1 ancora manda in onda nei suoi pomeriggi?
A prendersene gioco è questo titolo, che si divide fra risate registrate e colori sgargianti
e un piano omicida dalle venature più cupe.
14. Master of None - Moments in Love
Una terza stagione che è in realtà un capitolo a parte, che mette da parte il suo protagonista per concentrarsi su una coppia e la sua evoluzione.
Altre scene di un matrimonio, tra brividi ed episodi immensi.
13. Hacks
Una Mrs. Maisel senza i colori pastello e con ancor meno peli sulla lingua.
Una coppia che fa scintille e un confronto fra generazioni sulla comicità.
Che protagonista!
12. Mare of Easttown
Le indagini da parte di detective stropicciati in piccole cittadine piene di segreti non stancano mai.
Soprattutto se c'è Kate Winslet di mezzo.
11. Foodie Love
La mia antipatia verso i protagonisti ha sicuramente fatto perdere punti a una serie indie al 100%.
Un boy meets girl grazie alle specialità culinarie che fa battere il cuore.
10. It's a Sin
Ah, gli spensierati anni '80 nella comunità gay!
Peccato il diffondersi dell'AIDS e di paure che ricordano anche troppo quelle attuali.
Fazzoletti consumati senza ritegno.
9. Only Murders in the Building
La serie perfetta per chi ama i podcast crime visto che si realizza un podcast crime.
Insomma, la serie perfetta per me, leggera ma non troppo.
8. Calls
Episodi fatti di sole voci che tengono sul filo del rasoio.
Telefonate del terzo tipo che incantano e sono meglio di molti thriller che circolano.
7. Dr. Death
La storia vera di un dottore che tale non dovrebbe essere.
Una storia di malasanità così estrema raccontata e interpretata benissimo.
6. We Are Lady Parts
Una delle vere sorprese dell'anno.
Breve e intensa come sanno essere le serie inglesi,
punk e fenomenale come non avresti pensato un quintetto di ragazze mussulmane.
5. Maid
Altra, intensa, sorpresa.
La rinascita e le cadute di una ragazza madre per emanciparsi da una relazione violenta.
4. Strappare lungo i bordi
Zerocalcare, si sa, è una sicurezza.
Al suo esordio seriale, però, chissà cosa poteva andare storto.
Dopo un inizio titubante, il colpo al cuore, e allo stomaco, è servito.
3. Succession - Stagione 3
I Roy non mollano.
Anzi, crescono di intensità, e per quanto li si possa odiare, li si ama nella loro perfezione.
Che stagione è stata questa!
Se ne riparlerà a breve, promesso.
2. Reservations Dogs
Quanto può stare stretta la comunità dei nativi americani a dei giovani che sentono puzza di alcool e morte attorno a loro e che ha già preso un amico che non c'è più?
Regala episodi da incorniciare.
1. The Beatles: Get Back
Se la chiamano miniserie, fra le serie TV può stare.
Anche se è senza troppi dubbi l'esperienza visiva più intensa, coinvolgente,
sorprendente ed elettrizzante dell'anno.
La lunghezza monumentale non deve spaventare,
ad osservare per 8 ore i Beatles e il loro processo creativo si resta ipnotizzati.
Scene da un matrimonio proprio no, no, no. ;)
RispondiEliminaSarà che rispetto a quello di Bergman mi è sembrato una passeggiata, ma io continuo a promuoverlo :)
EliminaConcordo. E' insopportabile.
EliminaMi mancano un po' di cose, soprattutto il primo posto. Però devo recuperare, Succession in particolare: questi listoni mettono decisamente in ordine le priorità!
RispondiEliminaSuccession diventa presto una droga, anche se odi tutta la famiglia, nessuno escluso.
EliminaRecuperata in ritardo pure io durante il primo lockdown, si conferma una certezza: non perde un colpo, e il finale è tutto un crescendo. Chissà cosa ci si riserveranno nel futuro.
Ne ho viste tre, ma nella mia classifica (di oggi) solo due. Da recuperare? 5 sicure, le altre chissà ;)
RispondiEliminaCorro a vedere di quali parli, ovviamente, il mio consiglio è di recuperare tutte le altre 17 ;)
EliminaIl docu sui Beatles per me si merita al massimo il premio per la miglior dormita. XD
RispondiEliminaMi aspettavo Maid più in alto...
C'è qualcosa che devo ancora recuperare, a partire da We Are Lady Parts che non ho ancora avuto il piacere di scoprire.
Hacks mi incuriosisce, ma non l'ho trovata da nessuna parte. In Italia è arrivata, o ci sono i sub da qualche parte?
Hacks secondo me arriverà su Sky/Now Tv, io mi sono affidata ai sub inglesi, shhh...
EliminaChe ti ha fatto Peter Jackson? Tu, patito di musica, non hai sentito la magia?
Io ancora ci ripenso, certe scene me le riguardo pure e spero esca una extended edition anche se sembra assurdo dopo 8 ore di materiale.
Tanto entusiasmo non lo provavo da un po'. Forse da Hamilton, sempre per stare in tema musicale.
Cioè ma forse qualcuno non ha capito. Era come essere in sala prove con i Beatles che cazzeggiano e che fra una minchiata e l'altra stanno creando il loro ultimo disco. Ma altro che Marty McFly. Ok io sono un po' di parte, ma è così
RispondiEliminaEsatto: una macchina del tempo, il potere dell'invisibilità, l'essere il quinto Beatles.
EliminaCome lo si batte?