Andiamo al Cinema
Donya vive a Fremont in un piccolo appartamento con un letto singolo.
Lavora a Los Angeles in una fabbrica di biscotti della fortuna cinesi.
È nata a Kabul, e da lì è partita con l'esercito americano dopo esserne stata traduttrice.
Donya non dorme.
Vorrebbe solo delle pillole per riuscirci, ma lo psicologo a cui non avrebbe ancora diritto ma che la ascolta lo stesso, cerca di farla parlare, di farla aprire, facendole capire che forse soffre di disturbo post traumatico, che il fatto di aver lasciato la famiglia in un Afghanistan in mano ai Talebani, di aver rischiato la vita per fuggire e di sentirsi poco accettata dai connazionali come dagli americani, beh, forse è quello a non farla dormire.
Ma Donya è una ragazza pratica.
Silenziosa e solitaria, ma pratica.
Decide di risolvere la solitudine con un biscotto della fortuna.
Quelli che ora deve scrivere, e in cui decide di mettere il suo numero di telefono.
Sarà abbastanza fortunata?
No.
Ma in realtà anche sì.