Il grande momento è arrivato.
Dopo 10 lunghi giorni, 44 film visti (potevano essere 45 ma ammetto candidamente che in La Nuit des Rois il racconto di Romans era così conciliante da aver dormito per tutto il tempo, pentendomene ma era ormai impossibile da recuperare).
Ora si devono tirare le somme.
In attesa che la giuria presieduta da Cate Blanchett questa sera assegni il suo Leone d'oro, io mi preparo a consegnare il Leone di Caffè.
Chi andrà a sedersi al fianco degli scorsi vincitori La moglie del poliziotto, The Look of Silence, Anomalisa, La La Land, Mektoub My Love, The Nightingale e Marriage Story?
Prima di scoprirlo, però, partiamo con un po' di premi per categoria:
Dopo 10 lunghi giorni, 44 film visti (potevano essere 45 ma ammetto candidamente che in La Nuit des Rois il racconto di Romans era così conciliante da aver dormito per tutto il tempo, pentendomene ma era ormai impossibile da recuperare).
Ora si devono tirare le somme.
In attesa che la giuria presieduta da Cate Blanchett questa sera assegni il suo Leone d'oro, io mi preparo a consegnare il Leone di Caffè.
Chi andrà a sedersi al fianco degli scorsi vincitori La moglie del poliziotto, The Look of Silence, Anomalisa, La La Land, Mektoub My Love, The Nightingale e Marriage Story?
Prima di scoprirlo, però, partiamo con un po' di premi per categoria:
Miglior Colonna Sonora
Nomandland di Ludovico Einaudi
Miglior Canzone
Dancing in the Dark dei Downtown Boys per Miss Marx
menzione speciale Neonschwarz per And tomorrow the entire world
Miglior Sceneggiatura
One Night in Miami / Nomadland
Miglior Frase
4. "La differenza tra sesso e amore?
L'amore è dolore, il sesso è divertente"
Hopper/Welles
3. "A Houseless in not an Homeless"
Nomadland
2. "Everybody talks about how they want a piece of the pie – well I don’t.
I want the recipe!"
One night in Miami
1. "Toro! 🤘"
Mandibules
Miglior Fotografia
The Book of Vision
menzione speciale per Yellow Cat
Miglior Coppia
3. Maya Hawke e Anderw Garfield in Mainstream
2. Manu e Jean-Gab in Mandiblues
1. James Norton e Daniel Lamont in Nowhere Special
Miglior Attrice
4. Romola Garai per Miss Marx
3. Vanessa Kirby per Pieces of a Woman e The World to Come
2. Jasna Djuricic per Quo Vadis, Aida?
1. Frances McDormand per Nomadland
menzione speciale Tilda Swinton nel corto Human Voice
Miglior Attore
Luigi Lo Cascio per Lacci
menzione speciale James Norton per Nowhere Special
Iniziamo a fare ordine dividendo in film in "da evitare/una visione gliela si può concedere/assolutamente da vedere".
Con ovviamente il podio del mio Leone di Caffè nel fondo.
Si parte ovviamente con...
I NO
44. Laila in Haifa di Amos Gitai
Come hanno scritto sul muro delle critiche: Laila poteva rimanere in Haifa invece di venire a Venezia.
Di certo, in concorso non ci stava.
Esercizio di stile, teatrale senza niente approfondire.
Esercizio di stile, teatrale senza niente approfondire.
Fastidioso.
43. Amants di Nicole Garcia
Una coppia di amanti che presi dalla passione architettano un omicidio come fosse l'unica strada possibile.
Nonostante la bella Stacy Martin, dei protagonisti non c'importa.
42. Oasis di Ivan Ikic
La provenienza serba doveva farmi capire che non sarebbe stato un Ragazze Interrotte.
Chiusi dentro un centro per malati mentali, assistiamo a un tragico triangolo d'amore che finisce nel sangue.
La leggerezza sta da un'altra parte.
41. Cigare au Miel di Kmir Ainouz
Un coming of age che non sa bene che strada prendere e nel dubbio va di scene di sesso.
Nella scoperta di un corpo e della sua doppia nazionalità, la protagonista oscilla in continuazione su chi vuole essere, proprio come il film.
40. In Between Dying di Hilal Baydarov
Quei film intellettualoidi che sembrano profondi e che giustificano la loro chiave di lettura criptica.
Per me, quello che mai riuscirà a convincermi.
Visti i no, si può passare a quei film che non sono riusciti a convincermi del tutto, ma la cui visione è comunque consigliata.
Magari ero solo io il problema.
I FORSE
39. Mosquito State di Filip Jan Rymsza
Ancora non lo so se l'ho capito del tutto questo dramma/thriller nel mondo della finanza.
Di certo non lascerò più un bicchiere di fianco al letto.
38. Wife of a Spy di Kurosawa Kiyoshi
Film in costume nel Giappone del 1940.
Più televisivo che altro.
37. The Disciple di Chaitanya Tamhane
Per una volta, un protagonista che nonostante l'impegno non emerge.
Ma la musica classica indiana è troppo per il mio orecchio occidentale.
36. La Troisieme Guerre di Giovanni Aloi
Dalla parte dei soldati, a spiegare perché agiscono senza pensare.
Nel momento sbagliato, senza davvero convincere.
35. Selva Tragica di Yulene Olaizola
Dentro una giungla inospitale una ragazza in fuga troverà la vera se stessa.
Ambientazione che fa il film, il resto lo fa una protagonista da non dimenticare.
34. Dear Comrades! di Andrei Konchalovski
Compagni, unitevi in questo film che sembra uscito dritto dritto dagli anni '60, in b/n, in 4:3 e con un'eroina che qualcosa potrebbe pure vincere.
Io non mi schiero a suo favore, però.
33. Khorshid di Majid Majidi
Film impegnato, che parla di lavoro minorile e di sogni infranti.
Finale fin troppo sospeso e purtroppo presto lo si dimentica.
32. Crazy, not Insane di Alex Gibney
Documentario che tagliato a puntate avrebbe reso meglio.
Di certo i patiti di crime conoscono già e hanno visto di meglio.
31. Run Hide Fight di Kyle Rankin
Le sparatorie nelle scuole d'America hanno sempre il loro macabro fascino.
Anche se qui si parla troppo e per troppi cliché.
30. Padrenostro di Claudio Noce
Una luuuunghissima prima parte fa perdere d'intensità la parte calabrese.
Peccato, anche se Favino fa sempre Favino.
29. Le Sorelle Macaluso di Emma Dante
A teatro probabilmente funziona meglio.
Al cinema ci si perde in troppi voli aerei o autopsie animali senza logica e si dimentica di approfondire un po' meglio le protagoniste.
28. Notturno di Gianfranco Rosi
Rosi con me non attecchisce, nemmeno questa volta.
Si salvano solo i momenti parlati, con bambini che sanno smuovere e commuovere, dando un senso a questo lavoro.
27. Never Gonna Snow Again di Malgorzata Szumowska, Michal Englert
Favola amara su un massaggiatore e i suoi clienti borghesi.
Lui arriva da Chernobyl con tanto di superpoteri, ma alla fine ci si chiede: "e quindi?".
26. Guida Romantica a Posti Perduti di Giorgia Farina
Poteva essere una romcom perfetta, di quelle che mi conquistano facile.
Invece sono sbagliati i ritmi e le tappe, e anche i protagonisti si perdono per strada.
Peccato.
25. Pieces of a Woman di Kornél Mundruczò
Mai partorire in casa.
Un insegnamento doloroso, dei protagonisti che devono superare un lutto indicibile ma su cui, onestamente, è stato fatto di meglio.
Vanessa Kirby e Shia LaBoeuf non si discutono, ma che fatica.
24. The Worlds to Come di Mona Fastvold
Pure qui né Vanessa Kirby né Katherine Waterston sono messe in discussione.
Ma questa riproposizione del Ritratto di una giovane in fiamme nell'America del Midwest non è riuscita ad arrivarmi.
I MIGLIORI
(CORTI E DOCUMENTARI)
23. Human Voice di Pedro Almodovar
Cortometraggio pieno di stile ed eleganza con una protagonista inarrivabile come Tilda Swinton.
22. Greta di Nathan Grossman
L'attivista che ha scosso e cambiato il mondo seguita dal giorno 1 della sua protesta fino all'iconico viaggio in barca a vela verso agli Stati Uniti.
Qualche domanda resta però senza risposta.
21. Final Account di Luke Holland
Per una volta, davanti alla macchina da presa, ci sono vecchie guardie e soldati dell'SS a rispondere a domande scomode.
Davanti alla realtà dei fatti si ritroveranno finalmente a riflettere, giustificandosi o meno.
20. Salvatore - Shoemaker of Dreams di Luca Guadagnino
Pure chi, come me, alla moda non è interessato troverà nella storia del fondatore del marchio Ferragamo una lunga epopea che andava raccontata.
19. Hopper/Welles di Orson Welles
Le riprese di una lunga conversazione fra i due registi sono un botta e risposta arguto e intelligente in cui preparazione si mescola a improvvisazione.
Da riascoltare e riascoltare.
(FINZIONE)
18. Saint-Narcisse di Bruce LaBruce
Il solito doppio Bruce in stile soap e pansessualità, dove incesti e scambi di coppia non fanno certo orrore.
Esagerato e irresistibile.
17. Miss Marx di Susanna Nicchiarelli
Fosse stato tutto moderno e punk come la colonna sonora, starebbe qualche posizione avanti.
Invece musica a parte, il film è fin troppo classico e in costume per essere una rivoluzione.
16. The best is yet to come di Wang Jing
Film d'inchiesta molto occidentale su malasanità e discriminazioni in Cina.
Da una storia vera.
15. Quo Vadis, Aida? di Jasmila Zbanic
Una protagonista probabile Coppa Volpi regge un film che racconta una pagina nera della storia recente.
Una città lasciata in mano a degli aguzzini di cui si doveva parlare.
14. The Duke di Roger Michell
Film britannico al 100% che conquisterà i cinemini delle signore.
Frizzante e leggero, una ventata godibile.
13. Listen di Ana Rocha de Sousa
Dramma alla Ken Loach che denuncia l'inumana burocrazia dei servizi sociali inglesi.
Doloroso e necessario.
12. The Book of Vision di Carlo S. Hintermann
Film prodotto da/e che rende omaggio a Malick.
Una storia su due piani temporali, visivamente pazzesca.
11. Yellow Cat di Adilkhan Yerzhanov
Il mio primo film kazako, ingenuo e poetico pieno di omaggi al cinema francese e non solo.
Una vera sorpresa.
LA TOP 10
10. Nuevo Orden di Michel Franco
La rivoluzione in Messico passa per il sangue, le torture, le violenze.
Ma cambierà davvero qualcosa?
9. One Night in Miami di Regina King
Metti una notte in albergo Cassius Clay, Sam Cooke, Jim Brown e Malcom X.
Lasciali parlare di razzismo, proteste e lotte e avrai un signor film.
8. Lacci di Daniele Luchetti
Si prendono e si lasciano, si odiano e si sopportano.
Storia di una famiglia che resiste ai suoi lacci e delle conseguenze di questo stare insieme.
Finale sorprendente, attori da applaudire.
7. Mele di Christos Nikou
Dalla Grecia con distopia, un'epidemia che cancella la memoria.
Chi dall'ospedale non viene reclamato, viene aiutato a reinserirsi in società.
Il protagonista subirà e affronterà ogni sfida pur di stare meglio.
Il protagonista subirà e affronterà ogni sfida pur di stare meglio.
6. And tomorrow the entire world di Julia von Heinz
Come si combattono i nazisti?
Si deve scendere per forza di cose al loro livello di violenza?
Giocando le carte giuste -la colona sonora, una storia d'amore fra due bellissimi- il film strizza l'occhio ai più giovani, e mi conquista con facilità.
5. Mandibules di Quentin Dupieux
Folle e disincantata avventura di due amici alle prese con una mosca gigante che decidono di addestrare.
Toro 🤘! è diventato il saluto ufficiale di questa Mostra.
Un instant-cult.
4. Mainstream di Gia Coppola
Alla sua seconda opera, la piccola di casa Coppola colpisce ancora, raccontando in modo pop e giovane il non così dorato mondo degli influencers.
Il trio di protagonisti (Maya Hawke, Andrew Garfield e Nat Wolff) è irresistibile.
3. Nowhere Special di Uberto Pasolini
Pure Uberto Pasolini colpisce ancora.
Con semplicità e una piccola storia che riempie il cuore di lacrime.
Coppia di protagonisti perfetta.
2. The man who sold his skin di Kaouther Ben Hania
Il mondo dell'arte messo alla berlina, un rifugiato siriano che diventa un'opera vivente pur di avere un visto.
Acchiappa e non molla mai, una vera bomba.
Leone di Caffé
1. Nomadland di Chloé Zhao
1. Nomadland di Chloé Zhao
Arrivato l'ultimo giorno a sconvolgere i giochi.
Frances McDormand è incantevole e le storie di chi sceglie la strada, di chi non ha casa ma non è un senzatetto, sono le migliori ascoltate in questa Mostra.
La Recensione
Appuntamento a questa sera, per scoprire se io e la giuria saremo allineati nelle scelte!
A parte La moglie del poliziotto e The Look of Silence, che colpevolmente mancano ancora alle miei visioni, i tuoi altri Leoni di Caffè mi sono piaciuti parecchio, alcuni li ho adorati, quindi mi fido di questo Nomadland. ;)
RispondiEliminaMetà dei film li hai inseriti tra i migliori, perciò la qualità sembra sia stata decisamente buona. Comunque, complimenti per la maratona! 44 film in 10 giorni sono notevoli. Se ti sei addormentata solo con uno, è andata alla grande. :)
Strano ma vero, pochissimi i bocciati e stilando questa "classifica" mi sono ritrovata ad averne apprezzati parecchi.
EliminaNomadland non ha lasciato indifferente nemmeno la Blanchett, è forse più fordiano che cannibale, ma impossibile che non conquisti pure te!