8 settembre 2020

Venezia 77 - Dear Comrades! | Never Gonna Snow Again

Dear Comrades!

1° giugno 1962, Novocerkassk
Allo sciopero di operai per l'aumento dei prezzi del pane e della carne e l'abbassamento del loro stipendio, il KGB risponde con i cecchini.
Spari nella folla di cui vengono accusati i militari che cercavano Invece di sedare le rivolte senza spargere sangue.
Il tutto viene secretato, i cadaveri dei caduti seppelliti in fretta e di nascosto in tombe d'altri o in fosse comuni, arresti a rappresaglia, infermieri e medici costretti a firmare il loro silenzio.
Lyudmila, compagna e parte del Comitato locale, assiste inerme al tutto.
Lei che lo Stato lo ha sempre difeso, lei che ha passato l'ennesima mattina a smentire il padre, la figlia, la parrucchiera e la commessa su quanto stia andando allo sfascio il loro Paese, si ritrova davanti una piazza di sangue subito asfaltata e una figlia che non si trova più.
La cerca all'ospedale, all'obitorio, al cimitero.
La cerca assieme a un agente del KGB che come lei inizia ad avere dubbi di fede.
Come un'Aida del passato, Lyudmila non si dà pace e affronta rivolte ed ostacoli.



Il fascicolo sui fatti è stato riaperto solo 30 anni dopo, senza possibilità di condanna dei colpevoli ormai già morti.
Konchalovsky rende omaggio alle vittime con un film che immerge totalmente negli anni '60 a partire dal bianco e nero e dalla scelta dei 4:3, fino a una di protagonista appassionata e sentita che ricorda le eroine del nostro neorealismo.
Critico ma allo stesso tempo approvato dallo Stato Russo, Dear Comrades! è un salto indietro nel temp nello stile e nell'ideologia politica che anche per questo lascia spossati.

Never Gonna Snow Again

Zenia è nato a Chernobyl, 7 anni esatti prima dell'incidente nucleare.
Ora vive in Polonia ed è il massaggiatore esclusivo di un intero quartiere borghese e benestante, fatto di case tutte uguali, controlli e sbarramento all'ingresso.
Entra in quelle case e trova coppie in crisi, abuso di alcool e pillole, malattie terminali e attivismo di facciata, donne che si gettano ai suoi piedi.
Lui osserva, sta al gioco, cerca di aiutare.
Perché ha uno strano potere Zenia, che sembra collegato a quell'incidente: capacità ipnotiche e telepatiche che conquistano anche gli occhi di bambini curiosi e coinvolti.


In questo universo a sé, Zenia è lo straniero che crea gelosie e diffidenze, che rende speciali chi lo ha per amico.
Il suo vagare continuo di casa in casa, il suo rientrare nel suo triste appartamento, il suo ricordare una madre che non c'è più e una notte di neve che neve non era, compone l'intero film.
Che ha uno sguardo ironico e disincantato, una fotografia notevole che mette alla berlina questi nuovi ricchi polacchi ma alla fine, la sostanza, il senso, continuano a sfuggire.

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