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3 settembre 2025

Venezia 82 - The Voice of Hind Rajab

Non è facile scrivere di un film come The Voice of Hind Rajab.
Perché come da schieramenti e pregiudizi dal momento in cui è stato presentato in concorso, è più di un film.
È un atto politico, una presa di posizione della regista e della Mostra, è un documento soprattutto, che parla dell'odore di oggi in Palestina.
Ma qui si parla prima di tutto del film in sé.
Che è potente, che fa male, che non può lasciare indifferenti.

Venezia 82 - I Documentari

Megadoc

Un film atteso, sognato, provato, fermato, ripreso e infine concluso.
Vendendo pezzi di vita, comprando un hotel, cambiando il cast.
Ma alla fine Francis Ford Coppola il Megalopolis che aveva sognato l'ha avuto.
Peccato che il film presentato a Cannes lo scorso anno non era all'altezza di buona parte della critica, e pure per me.
Troppo grande? Troppo strano? Troppo poco interessante nonostante i concetti che portava avanti confondendo futuro e passato?
Diciamo di sì.
Ma sapevo che dietro c'era una storia più interessante, e lo sapeva anche Coppola che ha chiamato l'amico regista Mike Figgis a seguirlo nelle riprese, per realizzare un making of di questo suo progetto.

Venezia 82 - Dead Man's Wire

1977, Tony Kiritsis entra nella filiale di prestiti e mutui di Indianapolis, infila un filo di ferro al collo di Richard Hall, lo preleva, lo porta a casa sua. Chiama la polizia, nel mentre, facendosi inseguire e circondare, le sue richieste sono semplici: delle scuse formali per gli affari che ha visto sfumare, 5 milioni per riprendersi. In cambio promette di non uccidere e liberare Richard che tiene prigioniero, che minaccia ma in fondo tratta anche con inaspettata umanità. Basta poco per fare di Tony un eroe popolare, quello che si ribella ai poteri forti, ai ricchi che tutto decidono e comandano, e con l'aiuto di uno speaker radiofonico diffondere il suo messaggio e il suo punto di vista, contro i media che lo distorcono.
Finisce pure per organizzare una conferenza stampa a reti unificate, in quello che può essere visto come un anticipo dei manifesti, delle lotte, e delle prese di posizione via social di oggi. 
Qualcuno ha detto Luigi Mangione?
Visti gli applausi scattati in sala per Tony, il suo destino e quello della banca contro cui lottava, direi di sì.

2 settembre 2025

Venezia 82 - A House of Dynamite

Kathryn Bigelow è tornata, ed è esplosiva come titolo promette.
Torna in Mostra per raccontare quello che le riesce meglio: situazioni ad alta tensione, operazioni da tenere sotto controllo e decisioni militari da prendere.
Quello a cui assistiamo per 112 minuti e tre prospettive corali diverse, sono le discussioni e le reazioni di chi è al comando quando un attacco missilistico nucleare di origine sconosciuta minaccia il suolo degli Stati Uniti.
Il presidente stesso, i vari capi della sicurezza, delle comunicazioni e del Pentagono cercano una soluzione, cercano di informare il Presidente e aspettano la sua decisione, sperando di riuscire a neutralizzarlo, sperando si tratti di una testata che non esploderà.
Il tutto dura appena 18 minuti, ma 18 minuti in mano a Bigelow diventano dinamite e quindi si resta con il fiato sospeso a resettarsi per due volte, amplificando il senso di angoscia conoscendo già le svolte che andranno ad esserci.

Venezia 82 - I Film Italiani

Il Maestro

Se il tennis spopola in Italia, facciamoci anche un film.
Occasione ghiotta e presa di petto dalla coppia Di Stefano-Favino che rispetto alla loro prima collaborazione, il thriller poliziesco L'ultima notte di Amore, cambiano registro.
Siamo dalle parti della solita commedia italiana dolceamara, quella di un maestro e di un discepolo, di un rapporto che parte scontroso per poi solidificarsi.

1 settembre 2025

Venezia 82 - The Smashing Machine

Viene da chiedersi: ancora?
Ancora un film sulle vittorie, le cadute e la redenzione di un lottatore?
Ok, in questo caso si tratta dei primissimi anni dell'MMA, sport violento che ha saputo imporsi nel tempo, e non della boxe.
Ma sempre su un ring siamo, sempre contro un avversario ci si batte, anche se quello vero sta nei demoni interiori.
Sì, siamo sempre lì.

Venezia 82 - The Testament of Ann Lee

Ho visto un musical su una predicatrice quacchera.
Ho visto un film su Ann Lee, nata a Manchester nel 1700, posseduta da una fede religiosa incrollabile che l'ha portata a fondare un suo movimento, contro ogni apparenza e convinzione dell'epoca, ad attraversare l'oceano per trovare negli Stati Uniti il luogo in cui costruire la sua comunità, cercando nuovi fedeli da convertire.
Il suo professare era semplice: non ci si può avvicinare a Dio se non si eliminano i desideri della carne. Il sesso, come ogni altro atto di lussuria, va evitato.
Le preghiera sono fatti di canti e balli e grida e tremolii, che possono durare ore e giorni, veri e propri atti di mistificazione, tanto da dare alla congregazione il soprannome di Shakers.
Credono, gli Shakers, ma affrontano anche problemi e accuse: di blasfemia e di stregoneria, di ipocrisia e di tradimento nei confronti di una guerra civile verso cui si dichiarano neutrali.

Venezia 82 - Film da Orizzonti

Rose of Nevada

Non siamo in Nevada, siamo in un piccolo paesino di pescatori della Cornovaglia che proprio dopo il naufragio della Rose of Nevada non è stato più lo stesso.
Una madre si è persa nell'attesa di un figlio che dal mare non è più tornato, una moglie si è dovuta arrangiare e crescere due figlie che il padre non lo conosceranno mai.
E poi c'è Nick che la sua famiglia è riuscito a costruirsela anche se il tetto cade letteralmente sotto i suoi piedi.
Tocca accettare il ritorno dell'imbarcazione come un segno del destino: imbarcarsi, diventare pescatore con un vagabondo sbucato dal nulla e un marinaio che sembra conoscerlo bene quel mare.