21 febbraio 2017

Z: The Beginning of Everything

Mondo Serial

Francis Scott Fitzgerald.
Basta il suo nome, per far battere i cuori, per far pensare a libri intensi e a una vita da rock star ante litteram.
Zelda Fitzgerald.
Basta il nome, per pensare a una donna rimasta nell'ombra rispetto al marito, conosciuta più per gli ultimi anni di una vita che dopo gli eccessi, ha portato alla disillusione, a diagnosi e problemi.
Insieme, i due, hanno dato scandalo, hanno dato feste degne di quel Gatsby che tutti conosciamo, hanno riempito pagine di rotocalchi e riviste rosa.
Ora, Amazon, ci permette di saperne di più, di vedere come questo amore così intenso e unico, è iniziato.


Lo fa con una serie a suo modo particolare: 10 episodi della durata di una comedy, che comedy però non sono, e che invece ricostruiscono i ruggenti anni '20 in modo perfetto.
Si parte ovviamente dall'inizio, nel presentarci una Zelda che alle convenzioni non ci sta, che disubbidisce agli ordini di una famiglia troppo rigorosa, troppo stretta e perbenista per lei, che si scatena in balli e feste con i soldati pronti a partire per il fronte, che al padre-padrone tiene testa senza paura, sapendo di volere di più, di voler fuggire, e dedicando al suo diario i suoi sogni e le sue speranze migliori.
Sarà in una di queste feste che conoscerà l'aspirante scrittore Scott Fitzgerald, che la incanterà, con il suoi modi da yankee, così diverso rispetto ai classici e stereotipati ragazzi del sud. In mezzo, la guerra a dividerli e quel successo che tarda ad arrivare.
Ma quando arriva, quando Di qua dal Paradiso diventa un bestsellers grazie al Max Perkins già conosciuto in Genius, Zelda non ci pensa due volte, lascia l'Alabama, lascia volant e giovinezza, e si butta a rotta di collo nella New York più alla moda, più scatenata e senza pudori.


La serie, ci mostra questi anni scatenati, con le prime crepe, le prime crisi, anche creative, e si ferma in quello sgangherato viaggio che portò Fitzgerald a scrivere lo splendido La crociera del rottame vagante.
In tutto questo, ci mostra due anime tormentate e divise dall'essere e l'apparire, dal tenersi insieme, sostenendosi, pur tra urla e alcool.
È lei, Zelda, quella su cui più ci si concentra, mostrando incongruenze e ipocrisie, mostrando una donna forte, ma fragile.
Ovvio quindi che la Christina Ricci che la interpreta sia da applausi, capace di calarsi in un accento del sud pieno di fascino, capace di vestire e svestire i panni di una giovane senza colpo ferire, mentre più in ombra, e meno incisivo, risulta essere David Hoflin, nei panni del non troppo carismatico Fitzgerald.
E così, non lo so se mi sono innamorata più del lato tecnico di questa serie veloce e additiva, di quegli abiti, di quelle scenografie, di quelle musiche, pure, o di una storia d'amore così potente e così unica, che sembra davvero uscita dalla penna di uno scrittore, come Fitzgerald, o come Zelda.
So soltanto che sì, questo amore doveva essere raccontato, e lo è stato fatto un gran bene.


7 commenti:

  1. Mi sa che mi tocca rirprenderlo, vero?
    Nonostante una mia vecchia cotta per la Ricci - non so se l'hai mai visto, ma io avevo adorato lo strano Black Snake Moan -, quei primi episodi troppo spezzettati e romantici mi dicevano poco, a pelle. :)

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    1. Lo strano Black Snake Moan mi manca, ma mi hai messo una bella pulce nell'orecchio per il post-Oscar.
      Qui, invece, recupera tu, perchè la parte newyorchese e quella in Connecticut risollevano quell'inizio un po' stucchevole, che comunque a me aveva preso. Il formato ridotto degli episodi, poi, è manna dal cielo in questo periodo ;)

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    2. Un po' tarantiniano, con una bellissima colonna sonora blues.
      Ricordo che quando uscì, una decina di anni fa, la Ricci - ninfomane incatenata a un termosifone a fin di bene, se così si può dire - era molto chiacchierata. :)

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  2. Anche io ho amato questa serie.
    Christina Ricci è fenomenale, ma tutto sommato non mi è dispiaciuto nemmeno David Hoflin. Così come Zelda è l'idola della serie, però pure F. Scott sa il fatto suo.

    A questo punto non ci resta che sperare in una seconda stagione...

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    1. Sarà che Fitz me lo immaginavo diverso, sarà che Hoflin non ha molta presenza scenica o sarà semplicemente che la Ricci se lo magna con uno sguardo, ma va bene, preferisco concentrarmi su di lei e pretendo una seconda stagione a questo punto, anche se non sarà più "the beginning of everything".

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  3. sicuramente vorrei vederlo
    e lo farò il prima possibile!
    decisamente

    nella letteratura, Zelda è stata un enorme diamante, decisamente.

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    1. Il bello della serie è che ti fa venir voglia di sapere di più sui due, e ora sì, dopo aver letto i grandi classici di lui, vorrei leggere l'unico romanzo e il diario di lei :)

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