31 ottobre 2017

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema della Settimana

Non perdiamoci troppo in ciance, di uscite da commentare ce sono davvero tante -tra grandi attese, piccole speranze indie e certezze da evitare- spalmate in ben tre giorni.
Manca il titolo di punta, ma la scelta non manca.

Il mio Godard
Biopic dai gran nomi, a partire dal Jean-Luc Godard qui ritratto dal punto di vista della moglie e musa Anne Wiazemsky. A interpretarlo Louis Garrel, nella parte quanto mai fisica della consorte Stacy Martin, a dirigerli Michel Hazanavicius.
Da vedere.
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Mr. Ove
Candidato svedese agli scorsi Oscar, non credevo la distribuzione italiana si accorgesse di questo piccolo gioiellino dove sì c'è il solito vecchino burbero che fa amicizia con una vicina molto più socievole, ma c'è anche tanto tanto cuore e genuinità.
Leggere QUI per saperne di più.
Mistero a Crooked House
Dalla penna di Agatha Christie, una trasposizione piena di fascino in cui come sempre ci scappa il morto e scattano le indagini.
Il tutto condito da personaggi snob, la campagna inglese e un signor cast (Glenn Close, Terence Stamp, Max Irons, Gillian Anderson, Christina Hendricks).
Da segnare.
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Saw - Legacy
Siamo arrivati ormai all'ottavo capitolo della saga di Saw.
Per fan del genere, e per i brividi di Halloween.
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Finchè c'è prosecco c'è speranza
Abitando mooolto vicina alla terra del prosecco, dovrei essere intrigata da quest'opera prima che mescola temi ambientali al giallo, con una serie di omicidi tra le vigne.
Il rischio è però un film troppo semplicistico e pieno di cliché.
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Una Scomoda Verità 2
Necessario "sequel" del documentario di Al Gore sui cambiamenti climatici. Poco è cambiato in meglio rispetto al primo, molto in peggio. Per chi sta dalla parte di Trump e del suo negazionismo.
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Mazinga Z- Infinity
Altro capitolo di una saga per giovanissimi e soprattutto per appassionati dello storico robottone.
Effetto nostalgia assicurato.
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Dal mercoledì 1 novembre

Geostorm
Quando pensi che i film apocalittici abbiano fatto il loro tempo, arriva Gerald Butler che combatte contro i cambiamenti climatici a ricordarti che no, certi film continueranno ad esistere.
Ma io continuerò ad ignorarli.
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Capitan Mutanda
Animazione per i più piccoli, con i più classici imprevisti se sei un bambino e trasformi il tuo preside in un supereroe strampalato.
Risate leggere.
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Gifted - Il Dono del Talento
Il ritorno all'indie più genuino di Marc Webb dopo la parentesi superoistica. In Chris Evans che aiuta la nipote, genietto della matematica, a superare la morte della madre, c'è però quel sentore di buonismo che non aiuta.
Staremo a vedere.
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Una questione privata
I fratelli Taviani adattano Fenoglio, e già si pensa agli sbadigli. Ma se un vertice del triangolo amoroso che si compie durante la lotta partigiana, c'è Luca Marinelli, le antenne si drizzano.
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My Name is Emily
Altro indie movie con giovanissima protagonista, che parte alla ricerca del padre, rinchiuso in un istituto psichiatrico.
Da tenere d'occhio.
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Gli Asteroidi
Indie all'italiana, per finire, con tre giovani alla ricerca di sé e di un fuutor, nella provincia più desolata.
La leggerezza non è di casa.
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Da giovedì 2 novembre

Non c'è Campo
Torna Federico Moccia al cinema, torna come regista di una storia ovviamente di adolescenti, in gita in uno sperduto paesino dove i telefonini non prendono. Nel cast Vanessa Incontrada e Gianmarco Tognazzi.
Anche no.
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Felicissime Condoglianze
Io ancora non mi capacito di quanti film faccia Enzo Salvi.
Ma continuerò ad ignorarlo, lui e i suoi film.
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30 ottobre 2017

Mindhunter

Mondo Serial

La serie pensata appositamente per gli amanti del crime.
La serie che mostra interviste a serial killer ancor prima che il termine "serial killer" fosse coniato.
La serie che mostra la nascita del profiling all'interno dell'FBI, dell'interesse verso la psicologia criminale, che andasse a indagare davvero la mentalità di chi compie crimini inumani, classificandoli.
Una serie in cui c'è spazio per il classico rapporto "Buddy movie" con due agenti dell'FBI agli antipodi, ma pure per storie d'amore tutt'altro che facili.
Insomma, la serie che un'appassionata di crime a tutto tondo come me dovrebbe amare.
E invece, la nuova serie Netflix, firmata da uno come David Fincher e che ancor prima di essere messa in listino era stata rinnovata per una seconda stagione, non mi ha conquistata.

29 ottobre 2017

La Domenica Scrivo - Notizie (di esperimenti social, fake news e buone nuove)

Questa rubrica, come detto più volte, parte da notizie, fatti, che accadono nella settimana e che mi colpiscono così tanto da spingermi a riflettere, e quindi a scrivere.
Si tratta di unire punti, il più delle volte, di ripescare altre notizie, altri fatti, che mi hanno colpito, e metterle insieme alle nuove.
Questa settimana, di notizie impressionanti -v. che impressionano quella parte di me che poi scrive- non ce ne sono state, ma mi sono ritrovata a riflettere sulle notizie di per sé.
Sulla loro importanza, sulla loro influenza.
Mai tanto importante, poi, in un mondo come quello di oggi dove le notizie corrono veloci, corrono a colpi di click sui social, e però -sempre mai come oggi- non sono verificate, sfuggono dai controlli e vengono vendute come vere. A volte, basta il titolo per fingere di aver letto un intero articolo, a volte basta leggere solo quello per sentirsi in dovere e trovare pure il tempo di commentarlo indignati, creando quella polemica fumosa e triste che a niente di diverso porta.
In tal senso, ripesco una notizia della notizia, di qualche mese o forse anno fa, in cui proprio per capire come funziona il gran popolo della rete, Science Post ha scritto un articolo dal titolo "Ricerca: il 70% degli utenti di Facebook legge solo il titolo di quello che condivide". In pochi giorni, tale articolo raggiungeva la ragguardevole somma di più di 50mila condivisioni. Peccato che tale articolo fosse vuoto, scritto in lorem ipsum, e fra buontemponi che magari si sono accorti del fatto, chissà quanti davano fede proprio alla ricerca stessa.

28 ottobre 2017

The Meyerowitz Stories (New and Selected)

Andiamo al Cinema su Netflix

Che succede a Noah Baumbach?
O meglio, che succede al mio rapporto con lui?
Lui che continua a raccontare famiglie disfunzionali, altamente snob e dell'élite di New York, quelle famiglie fatte d'artisti, che chissà come riescono a vivere una vita di rendita, con case da invidia ma rapporti tra i loro componenti disgregati.
Parla ancora e ancora di hippie ingrigiti, di bohemien d'altri tempi, e di moderni hipster, ma nel farlo, si chiude con questi tipi di personaggi lasciando fuori ogni emozione.
Ogni mio coinvolgimento.
Sembrava promettere sempre questi stessi ingredienti The Meyerowitz Stories, passato per Cannes e poi finito dritto su Netflix, nonostante un cast di quelli importanti: Adam Sandler, Ben Stiller, Emma Thompson e Dustin Hoffman.

27 ottobre 2017

Manifesto

Andiamo al Cinema

12 Manifesti declamati da 13 personaggi.
Tutti interpretati da Cate Blanchett, che trasforma se stessa, la sua immagine, il suo accento, a piacere.
Un piacere per gli occhi e per le orecchie, certamente.
Ma in quanto al contenuto, o meglio, alla visibilità del tutto, i dubbi non si possono che sollevare.
Manifesto nasce come un'installazione artistica, come tale ha girato per svariati musei, per poi essere rimaneggiata e arrivare sul grande schermo.
I mezzi a disposizione di Julian Rosefeld sono decisamente impressionanti, si gira il mondo, o gira soltanto la Blanchett, e ogni immagine dalla più nebbiosa alla più degradata, dalla più pulita alla più cristallina, non può che colpire.
La scena, l'ambientazione, così come i personaggi, fanno da volontario contraltare a quanto si declama, alle parole piene di enfasi e di intenzioni di artisti e politici.
Parole pensate per essere provocatorie, che perdono però il loro significato in contesti altri.

26 ottobre 2017

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 26 Ottobre SPECIAL EDITION

Per questo giovedì e per queste quanto mai eterogenee uscite in sala, la rubrica cambia.
Ben due ospiti si alternano con me nel commentare i film in arrivo: Cannibal Kid di Pensieri Cannibali e Ford di White Russian.
Dopo anni di scontro con la stessa rubrica nello stesso giorno, dopo vari tentativi di invitare ospiti più o meno validi per commentare con loro e darmi contro, hanno rassegnato le armi e si sono uniti a me.
Come dite? In realtà sono io l'ospite di turno?
Davvero?
E va bene, come dicono i veri strateghi: tieniti stretti gli amici, ancor più i nemici.

Thor: Ragnarok
Lisa: Credo che la mia ritrosia verso i film Marvel sia ormai risaputa. Non ne ho visto nemmeno uno. Nemmeno Cumberbatch con Doctor Strange o l’ironia di Deadpool mi hanno spinta in sala. Dubito lo possa fare questo vichingo di cui di sfuggita -a Vienna, un paio d’anni fa- sono incappata nel primo finale chiedendomi cosa diavolo stessi vedendo, come diavolo lavorano i doppiatori austriaci e cosa ci facesse lì in mezzo Natalie Portman.
Sono più snob e radical chic del Cannibale, che so non disdegnerà la visione di questo film, con la scusa di demolirlo.
Cannibal Kid: Io e Lisa potremmo dare vita ai Blogger Avengers uniti contro i film Marvel. Io prendo la parte di Cannibal America, quando è piccolo e rachitico, naturalmente. A lei tocca la parte di Vedova Nera, anche perché è l'unica donna. Ford invece può fare la parte del cattivone di turno, quello che difende a tutti i costi questi cinepanettoni ammeregani, più che cinecomics.
Lisa comunque ha ragione. I primi 2 me li ero visti per Natalie Portman e questo terzo, benché lei saggiamente si sia tirata fuori, lo guarderò per farlo a pezzi. E senza manco bisogno del martello di Thor.
Ford: nonostante la sovraesposizione degli ultimi anni, adoro i film Marvel e sono pronto a schiantare il martello di Ford in testa a Cannibal ed alla sua piccola allieva radical chic Lisa, anche e soprattutto perchè i primi due Thor sono tra i più convincenti prodotti del Cinematic Universe, e dunque da questo terzo capitolo non mi aspetto niente di meno che non una bella lezione a chi continua ad osteggiarli pubblicamente per poi goderseli nel silenzio della cameretta. Vero, Peppa?

Good Time
Lisa: Posso fare la saccentella? (Risposta: sì, che tanto lo so che questa nuova versione a tre della rubrica del giovedì è fatta per andar contro la MIA rubrica)
I fratelli Safdie li ho incrociati nello splendido Heaven Knows What (momento spam: QUI), piccolo film dal sapore davvero indipendente. Ora voglio proprio vedere cos’hanno combinato con una produzione più grande, un attore più conosciuto –quel Robert Pattinson che in quanto a scelta di progetti per smarcarsi da certi ruoli teen è da applaudire- e soprattutto una storia diversa: quella di una rapina in banca finita male, e di un fratello in prigione da salvare e far evadere.
Io me lo segno.
Cannibal Kid: Lisa Costa che fa la saccentella me la immagino con la voce di Lisa Simpson, chissà perché...
Nonostante il suo consiglio di recuperare Heaven Knows What sia ancora rimasto inascoltato, cercherò di guardarlo. Approfittando magari per fare una doppietta di questi promettenti fratelli Safdie, insieme al loro nuovo film interpretato dal vampiro preferito di Ford. A parte forse giusto il Vampiretto del film di cui parliamo sotto.
Ford: questi fratelli Safdie mi puzzano di radical lontano un chilometro, ma dato che non voglio essere tacciato di essere un tipo prevenuto, potrei quasi quasi raccogliere il consiglio di Lisa e seguire i propositi del Cannibale, sfoderando una doppietta che potrebbe anche significare l'ennesimo massacro per titoli solo apparentemente cool di quelli che Lisa e Cannibal sono soliti consigliare.

Terapia di coppia per amanti
Lisa: Ultimamente Pensieri Cannibali si è dato alla strenua difesa del cinema italiano. Io resto titubante, soprattutto di fronte a commedie degli equivoci, romantiche e “psicologiche” che sembrano aver creato un nuovo filone di cui son già stanca. Non me ne voglia Sermonti che sempre mi affascina, ma questa terapia preferisco incontrarla su carta, in quel romanzo omonimo che grida più leggerezza e meno Ambra Angiolini.
Cannibal Kid: La difesa del cinema italiano fa molto Pensieri Cannibali del 2016. Nel 2017 il mio rapporto con le nostre pellicole si è invece un po' incrinato, tanto che sta quasi andando meglio il mio rapporto con Ford...
Nah, non è vero. Volevo solo spaventarvi un po', visto che Halloween si avvicina.
Quanto ad Ambra, ai tempi in cui ero un bimbetto dell'età dei protagonisti di It, Stranger Things e Big Mouth mi piaceva decisamente. Adesso mi sta un po' sulle scatole, anche se mai quanto Ford.
Riguardo al film, mi sembra che c'è poco da stare Allegri... :D
Ford: filmetto italiano che nonostante il simpatico Sermonti si prospetta come una di quelle robette che Cannibal finisce non si sa come per esaltare, forse per l'effetto che hanno avuto su di lui le fiction Rai. Io me ne tengo alla larga, e prenoto una bella seduta di terapia di coppia per me e Peppa tenuta dalla dottoressa Costa.

La ragazza nella nebbia
Lisa: Un thriller tutto italiano, tratto dal romanzo di Donato Carrisi e da lui diretto al suo esordio dietro la macchina da presa. L’aria rude dei paesi di montagna e l’aspetto cupo dell’agente interpretato da Toni Servillo è quella polverosa che mi fa gridare “film fordiano”. Ma visto il cast che promette bene e la mia vena crime ultimamente rispolverata, credo gli darò una chance.
Sì, per questa settimana il cinema italiano da difendere è proprio quello più “vecchio”.
Cannibal Kid: Lisa me la immagino un po' come una ragazza nella nebbia, misteriosa e affascinante...
Ci sto provando?
No, dai, è andata da un po' a convivere e non mi va di fare il rovinafamiglie. E poi non vorrei passare per l'Harvey Weinstein di turno.
Più che gridare al “film fordiano”, che sarebbe un grido di terrore, mi fa gridare al “film da Mr Ink”, visto che quel topo di biblioteca mi pare abbia già parlato in più di un'occasione di questo Donato Carrisi, che se devo essere sincero non mi ispira troppo, soprattutto come regista. Toni Servillo poi mi gusta solo quando lavora con Sorrentino, quindi mi sa che aspetto di vederlo nei panni del Berlusca. Mi consenta, Signorina Costa.
Ford: più che domandarmi se questo film si rivelerà la solita roba all'italiana wannabe film ammeregano - molto probabile -, mi chiedo se la ragazza nella nebbia sia Lisa circondata dall'atmosfera fumosa del bar in cui è cresciuta o Cannibal che decide di andare a correre nelle prime ore del mattino in barba alle manifestazioni autunnali. E ho paura di scoprire la risposta.

Manifesto
Lisa: Chi glielo dice a Ford e al Cannibale che il film-evento in questione è uscito solo per tre giorni (23-24-25 ottobre) e non c’è già più in sala?
Che poi mi son sempre chiesta, quanto ci vanno loro in sala?
In ogni caso, già li avevo preceduti parlandone la scorsa settimana nella MIA rubrica, e questa installazione con Cate Blanchett protagonista assoluta in 13 monologhi diversi, già la sono andata a vedere e se ne parlerà presto dalle MIE parti.
Cannibal Kid: Io e Ford in sala ci andiamo solo a vedere i film che contano per davvero. Tipo quelli con Boldi e/o De Sica. Non abbiamo tutti 'sti soldi da spendere come Lisa la capitalista. Questo Manifesto del cinema radical-chic mi sa di esperimento sulla carta molto interessante, ma nella pratica potrebbe rivelarsi pesante quanto uno di quei mattonazzi russi che un tempo il Ford si sparava per passare una serata relax leggera leggera. In più Cate Blanchett è sì un'attrice bravissima, però personalmente non è mai stata tra le mie preferite. Con questo tour de force che mette alla prova le sue doti recitative, e pure la pazienza dello spettatore, riuscirà a farmi cambiare idea?
Ford: mi pare che la rubrica di questa settimana stia diventando un manifesto di quella wannabe radical di Lisa, che rischia davvero di dover subire un paio di mosse di wrestling che il sottoscritto di norma riserva a Cannibal. Solo, saranno eseguite per l'occasione da Cate Blanchett in tredici modi diversi.

La forma della voce
Lisa: Ma chi l’ha fatto il calendario di questa rubrica? Altro film evento già passato in sala, quei film evento che si fanno pagare il doppio rispetto al solito e che però tra fan dell’anime fan faville. Io lo sono in parte, e prima o poi potrei anche vedermelo, visto il tema del bullismo mai così attuale.
Cannibal Kid: C'è il tema del bullismo, c'è un alone di romanticismo teen tipo versione anime di Colpa delle stelle, e c'è pure aria di piccolo grande cult. Credo che questo film, in modi e per ragioni diverse, potrebbe piacere a tutti e tre. L'unico di questa settimana.
Ford: il film pare interessante. Meno interessante il fatto che sia Cannibal a curare il calendario di questa rubrica. E ancora meno che la piccola Lisa venga qui come ospite a bullizzarlo. L'unico che ha questo dovere, diritto e piacere resto io.

Vittoria e Abdul
Lisa: Li sento già lamentarsi entrambi: un altro film di e per vecchini secondo il Cannibale, un altro film di Frears uguale a se stesso e che ha perso lo smalto per Ford.
Arrivo prima di loro anche in questo caso –ve l’ho detto, io, che nemmeno in due mi battono- e visto a Venezia posso dire che sì è un film con e di vecchini e che è sempre lo stesso Frears ironico e leggero, ma è come sempre capace di commuovere e smuovere gli animi. E mica e poco. Se volete saperne di più spammo la mia recensione QUI
Cannibal Kid: Ford, uniamo le forze contro Lisa e contro il suo tentativo, destinato a fallire miseramente, di convincerci a vedere questo classico film da “matinée fra carampane” [WhiteRussian cit.].
Ford: per una volta le unisco volentieri, anche perché occorre che Lisa abbassi un po' questa cresta da radical, prima che piovano su di lei bottigliate a cascata. Il ruolo da snob poco sopportabile di questa rubrica è già stato assegnato da tempo.

Vampiretto
Lisa: Sarò anche la più accanita fan dell’animazione fra i tre, ma certi filmetti di serie B fatico a mandarli giù.
La presenza di Max Gazzé e Carmen Consoli tra i doppiatori dovrebbe farmi pensare a un film più profondo di quello che sembra –ovvero l’inutile e ripetitivo film a tema mostri per Halloween. Lascio però il campo ai fordini.
Cannibal Kid: Lisa, tra te e Ford non so chi sia più fan dell'animazione. Quando si tratte di bambinate assurde, di certo lui. Se però questa roba che sta al dark come i Tokio Hotel stanno ai Cure non la vai a vedere manco te, io mi tengo al largo come i vampiretti dai crocifissi.
Ford: ho visto il trailer di questa roba. E ho pensato che non l'augurerei neanche a Lisa e Cannibal. Che è tutto dire.

Cure a domicilio
Lisa: Sarò anche votata allo snobismo, ma quando un film arriva dall’Europa dell’est alzo lo sguardo al cielo. Mi aspetta un mattonazzo o una sorpresa di quelle da vera radical-chic? In questo caso –visto il trailer- il dubbio è lecito, e mando in avanscoperta gli altri due.
Cannibal Kid: Dal trailer 'sto film sembra uno di quei lavori del Dogma 95 girati dall'amico di Ford Lars Von Trier. Solo che siamo nel 2017 e ciò non fa più nemmeno radical-chic. Fa solo schifo. Le cure a domicilio comunque le manderei a Ford. Cure a opera di un certo Pennywise.
Ford: Pennywise manda a dirvi che la prossima volta che lo mandate a casa di Ford ci pensa due volte. L'ho chiuso nello sgabuzzino e costretto a leggere entrambi i vostri blog. Non l'ha presa troppo bene.

Il Vangelo secondo Mattei
Lisa: Va bene il cinema italiano leggero e divertente, va bene quello più serio e di genere, ma quello intellettualoide e serioso no. Proprio no. Nel trailer si citano in ordine sparso Pasolini, la parola iconoclasta, e si legge Il Quotidiano. Cos’altro aspettarsi se non la pesantezza da un film simile?
Cannibal Kid: Cos'è 'sta roba? L'adattamento di Secondo Matteo, il libro capolavoro “scritto” da Matteo Salvini, in realtà opera del suo ghost-writer Ford?
A quanto pare no. Questo potrebbe essere persino peggio.
Oddio, peggio no, dai.
Ford: questa roba da salottino finto ribelle e tanto radical se la schiaffino pure i miei due compari qui presenti. Penso potrebbe rendere il loro Halloween decisamente spaventoso.

25 ottobre 2017

It - Capitolo Uno

Andiamo al Cinema

Il mio primo horror al cinema.
Il mio primo trauma infantile, come in molti nati negli anni '80 o nel loro finire, da esorcizzare.
L'attesa, lunga mesi, lo schivare metodicamente ogni teaser, ogni trailer, ogni recensione o ogni commento.
Per arrivare quanto mai vergine in sala.
E poi quello che non ti aspetti: ché i brividi non te li dà la paura, ma la nostalgia, te li dà la storia di un'amicizia di quelle vere e genuine, come solo quelle dell'infanzia sanno essere.
Il romanzone di Stephen King no, non l'ho letto, quindi non aspettatevi confronti, rimpianti o delusioni varie.
It l'ho apprezzato avendo dimenticato praticamente tutto della trama. A parte quei "galleggia", quella barchetta, quel tombino, che da vent'anni a questa parte mi fa paura.
L'ho visto, e sì, ho comunque tremato.
Per quell'atmosfera tesa, per quella musica che incalza, si fa silenzio, si alza, e quel clown, o peggio -nel mio caso- per quella donna alla Modigliani, che avanzano veloci, aprono la loro bocca, mostrando denti aguzzi pronti a succhiare vite.

24 ottobre 2017

Halt and Catch Fire - Stagione 4 (e ultima)

Mondo Serial

I fazzoletti li preparavo già da un anno.
Da quando dopo aver vinto ogni sfida contro la cancellazione, Halt and Catch Fire aveva deciso per la sua chiusura.
Mi si trovava d'accordo: meglio finire quando si è al meglio, che allungare il brodo.
Meglio fermarsi agli anni '90, lì quando la rivoluzione di internet ha il suo inizio, che avanzare ancora e ancora.
Non pensavo però di dover usare scatole e scatole di quei fazzoletti, per un addio commovente, pieno di emozioni e sopratutto perfetto.

23 ottobre 2017

Il Lunedì... Comedy: Big Mouth - Episodes s05 (e ultima)

Il libro, sempre lo stesso, è ancora lì ad aspettare il suo momento per potervene parlare.
Ce la farò.
Ma per fortuna, non mancano serie TV da vedere, soprattutto se fanno ridere a crepapelle.

Big Mouth
Prendete i Rugrats, fateli crescere, e fateli andare in balia degli ormoni.
Avrete una serie animata che gronda di doppi sensi, di riferimenti espliciti, di sperma e pure di ciclo mestruale. Il tutto senza apparire troppo scandalosa e soprattutto troppo volgare.
Assurda, sopra le righe, quello sì, ma in senso buono, in un senso che nessuno si era ancora preso la briga di fare, mostrando senza mezzi termini i dubbi e gli anni più eccitanti -anche se in solitaria- della gioventù.
Perché sì, Big Mouth geniale e irriverente, scorretta e folle, sa anche parlare di temi scottanti e soprattutto togliere veli di imbarazzo di fronte alla prima volta con un assorbente e alla pubertà con i suoi peli, e il cambio di carattere, che avanza.

22 ottobre 2017

La Domenica Scrivo - Ricostruire (di pazienza, sudore, di santuari e cucine)

Due volte nel giro di pochi mesi, questa storia mi si è ripresentata.
È la storia di un santuario, in Giappone. Uno come tanti, si direbbe. Simile agli altri: antico, sacro, fatto di colonne, di statue, di gong e di preghiere appese.
Ma diverso. Ogni vent'anni diverso.
Perché ogni vent'anni viene distrutto, buttato giù, pietra dopo pietra, legno dopo legno.
E ricostruito.
Ogni volta simile all'originale, quello del 690, ogni volta, qualcosa sarà diverso.
Ora, siamo alla 62esima versione del tempio, che in realtà, per essere meno poetici, è un complesso di santuari. La prossima versione del Santuario di Ise sarà nel 2033, nuova, sì, diversa, ovvio, ma che guarda al passato.
C'è un che di poetico, se si passa sopra alle ingenti spese per la ricostruzione, c'è un che di sacro nel fare e disfare.
Come una tela, come una Penelope, o come un mandala di sabbia.
Anche lì, sempre dei monaci, ma tibetani, studiano colori, linee, intrecci. Con pazienza e tanto, tanto tempo, si sforzano nel loro progetto, nel loro disegno.
Pregano, nel mentre.
Poi, tempo di ammirare il tutto, e tutto viene soffiato via, perduto, distrutto.
Come a dire e ribadire che non è la meta finale l'obiettivo, è il percorso che ti ci ha portato.
Costruire, ricostruire.

21 ottobre 2017

Casting JonBenet

Settimana Crime

La settimana crime è al suo termine.
Tra casi di omicidi irrisolti, vandali per finta e segreti di famiglia, il genere del documentario investigativo è parso sempre uguale.
Materiale d'archivio unito ad interviste, piccole ricostruzioni del passato quando necessarie, prove e indizi da seguire, solidità di una tesi e di una presa di posizione.
A ben guardare, né quest'anno né lo scorso ci si è scostati troppo da una costruzione classica, avvincente sì quando lo è il caso da seguire, con regista e tecnici che sanno come incalzare gli intervistati, sanno come costruire episodi o sessioni.
Poi arriva Casting JonBenet è le regole le stravolge.

20 ottobre 2017

Una Storia Americana - Capturing the Friedmans

Settimana Crime

Lo scorso anno mi ero imbattuta in Andrew Jarecki per il sorprendente The Jinx, documentario in serie che andava a raccontare la vita e i misteri di Robert Durst, con un colpo di scena finale che portava dritto dritto in un'aula di tribunale.
Sembra quasi un riscatto, per il regista, dopo le accuse ricevute per il suo primo lavoro, del 2003, Capturing the Friedmans.
Ma andiamo con ordine.
Se Robert Durst si era proposto per primo come protagonista di una storia che finalmente includesse il suo punto di vista, all'origine di quest'altro documentario-verità c'è un clown, o meglio, il miglior clown di New York: Silly Billy.
È su di lui che Jarecki vorrebbe focalizzarsi, ma viene a sapere della famiglia di Silly Billy/David Kaye, delle ombre che la avvolgono, del fascino che emana.

19 ottobre 2017

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 19 Ottobre

Galleggeremo, galleggeremo tutti questi settimana al cinema!
Finalmente, It arriva anche da noi, accompagnato però da titoli da tenere d'occhio e che promettono di dar battaglia. Sul campo da tennis, in Cile o in Francia, c'è spazio anche per chi non ama i brividi, mentre l'Italia sfodera un'altra commedia scorretta e divertente.

It
Uno dei film pià attesi dell'anno anche da chi di horror non se ne intende e se ne tiene alla larga.
Sarà il mio primo film da brividi su grande schermo, in ricordo degli spauracchi anni '90, alla ricerca però di qualcosa di più.
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La Battaglia dei Sessi
Il film giusto al momento giusto: uomo contro donna, che si sfidano all'ultima pallina di tennis.
La storia vera dello scontro a scopo "scientifico" (in realtà pubblicitario) tra la campionessa Billie Jean King e il pensionato Bobby Riggs, dà il là a una riflessione su femminismo e maschilismo.
Emma Stone e Steve Carrell protagonisti del tutto, ulteriore ciliegina sulla torta.
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Una Donna Fantastica
Altro film di genere, nel senso che indaga il tema del gender, con una donna che donna lo è diventata, e le sue difficoltà nell'essere accettata dalla famiglia del suo amante, che non c'è più.
Dramma da non farsi scappare, produce Larraìn.
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Ritorno in Borgogna
Il ritorno a casa di un figliol prodigo per la morte del padre, nuove responsabilità che minano ulteriormente l'equilibrio precario in famiglia, il tutto tra i vigneti della Borgogna.
Troppi cliché? Mai sottovalutare i francesi, però.
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Nemesi
Sei un chirurgo, come ti vendichi del killer che ha ucciso tuo fratello? Gli cambi sesso.
No, non è il rifacimento de La pelle che abito di Almodovar, ma uno strano film di Walter Hill difficile da difendere.
Con Sigourney Weaver e Michelle Rodriguez.
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Brutti e Cattivi
Commedia grottesca italiana che se ne frega del politicamente corretto e della bellezza, ma ci cala in un mondo sporco e sì, difettoso.
Manca però qualcosa per renderlo più genuino, leggere QUI per capire.

Veleni
Noir all'italiana e in costume, su un villaggio di sole donne in cui muore misteriosamente l'unico medico.
La domanda è: perchè?
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Monster Family
Quell'animazione a tema Halloween buona per tenere buoni i più piccoli. E basta.
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Vita da Giungla alla Riscossa
Quell'animazione a tema animalesco buona per tenere buoni i più piccoli. E basta.
Trailer

Manifesto - In uscita-evento lunedì 23-24-25 ottobre
Cate Blachett unica attrice davanti alla macchina da presa a recitare 13 ruoli diversi per 13 manifesti/monologhi.
Un'installazione che arriva su grande schermo e che è da non perdere.
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18 ottobre 2017

American Vandal

Settimana Crime

Non un omicidio da risolvere, non un innocente in prigione da scagionare, ma un vandalo, ritenuto responsabile di aver disegnato 27 peni in 27 auto di 27 professori.
Ritenuto tale solo per quel pregiudizio che lo vuole sempre coinvolto quando a scuola qualcosa non va, per quel suo essere irrimediabilmente stupido e sopra le righe.
E ora, Dylan, rischia l'espulsione, rischia soprattutto di pagare per quelle auto che ha imbrattato.
A cercare la verità, non un documentarista impegnato, ma un altro studente, con il pallino per il giornalismo, che vuole vederci chiaro, vuole scovare la verità e il colpevole di tutti quei falli.
Quello in cui si imbatterà, sono tanti segreti di tanti studenti come lui, sono piste e falsi indizi, possibili colpevoli da valutare e un accusato che ha tutto, fuorché un alibi a prova di bomba, e la fiducia dalla sua parte.
Insomma, siamo davanti a un'altra docuserie Netflix che dopo il successo di Making a Murderer e The Keepers, cerca ora di strizzare l'occhio al pubblico più giovane?
No.
Siamo di fronte a un'altra serie Netflix, perchè American Vandal è un mockumentary, niente di quello che vediamo è vero.

17 ottobre 2017

The Keepers

Settimana Crime

Chi ha ucciso Suor Cathy?
Siamo nel 1969, Catherine Cesnik esce dal suo appartamento per andare a fare compere, saluta l'amica e coinquilina, e non fa più ritorno a casa.
La sua auto viene trovata a pochi metri da quell'appartamento, la portiera è aperta, l'interno è pieno di fango, di lei non c'è traccia.
La scomparsa viene denunciata, partono le indagini, viene coinvolta anche l'FBI, ma solo dopo due mesi il suo corpo viene trovato, nel mezzo dei boschi di Baltimora.
Chi l'ha uccisa?
Il mistero non verrà mai sciolto, le indagini si fermano, e un giornalista testardo sa che c'è qualcos'altro sotto.

16 ottobre 2017

Il Lunedì Leggo - Crime Week

Il libro è sempre lo stesso, sul comodino, ma avanza un po' più veloce.
Al cinema poco di nuovo e interessante c'è, e visto il successo dello scorso anno, ci si concede un'altra settimana a rispolverare vecchie passioni: quella per il Crime.
Perché sì, nonostante la fifona lacrima-facile che c'è in me ora, la mia adolescenza è stata segnata da letture e visioni che scandagliavano il male che sta intorno a noi.
E così, questa settimana ci si dedica a investigazioni, serial killer e misteri, con documentari e serie TV che ce li raccontano, andando a titillare quel lato che al fascino del male non si sa sottrarre.
Parto dai libri, però, quei libri che fanno parte dei primi anni da lettrice indipendente e che come già confessato per la Settimana Horror, compravo e leggevo senza alcun problema o remore.
Oggi, invece, non sono nemmeno negli scaffali della mia libreria, ma sono rimasti nella casa materna, lontano da sguardi indiscreti e da sussulti del cuore.

15 ottobre 2017

La Domenica Scrivo - TV (di dati d'ascolto, nuove generazioni, nuove abitudini)

Non guardo più la TV.
Non vuole essere una dichiarazione snob né un tentativo di fare l'alternativa, visto che "non guardo più la TV" lo dice e lo fa una generazione intera.
Non guardo più la TV ma un po' per scelta, un po' per tempo, un po' per spazio.
Prima, nel vecchio appartamento (e che bello dire vecchio a soli 3 mesi di distanza), la stanza era una, la TV era lì, e quando non si guardavano serie che qui in Italia chissà quando arriveranno, o film, la si accendeva, si cercava qualcosa di degno da vedere, e la si vedeva.
Ora, nella casa nuova (e sì, sarà nuova anche fra un anno e per chissà quant'altro, potere della relatività) la TV è in salotto, in salotto ci si va per vedere serie che in Italia chissà quando arriveranno, o film, e la si accende solo per questo. Si pranza senza sottofondo, senza lo sguardo catturato da altro. Si cena con un computer davanti, che manda in onda comedy sempre più leggere e irriverenti.
La TV non la guardo più.

14 ottobre 2017

Il Gioco di Gerald

Andiamo al Cinema su Netflix

Una gita a due per ravvivare le gioie di coppia, un paio di manette per avventurarsi oltre i limiti e oltre la noia che ormai ha preso piede a letto, un infarto che fa trasformare quel weekend da sogno, in un incubo.
Un infarto che prende pure me, spettatrice fifona, che mi sono fidata di chi questo film lo consigliava, nonostante su carta non avesse convinto il giovine, più esperto del Re Mida Stephen King, sempre più spesso adattato, anche se mai nel modo migliore.
L'adattamento era qui reso ancora più ostico essendo il film costretto a letto, ammanettato saldamente ad una testiera che non cede, con manette serie, come la sua protagonista.
Da qui il problema: come fare a mantenere il ritmo? A dare il via alla storia vera e propria, che vuole questa protagonista combattere con tutta se stessa e soprattutto contro se stessa per sopravvivere, affrontare incubi del presente e del passato per farcela?