11 luglio 2025

The End

Andiamo al Cinema

Viene da chiedersi cos'è successo a Joshua Oppenheimer.
Il regista premio Oscar per il documentario The Act of Killing che aveva proseguito la sua indagine sul male dell'essere umano in The Look of Silence ha deciso di passare al cinema di finzione.
E non a un cinema di finzione qualunque, al musical.
Un musical ambientato in un futuro distopico, ovviamente, e post apocalittico, ma un futuro in cui tutta questa distruzione e questa morte, questo caldo dato da incendi senza fine, non lo sentiamo né lo vediamo.
Restiamo nel freddo, nell'asettico bunker in una famiglia che di responsabilità per la crisi climatica ne ha ma non se le prende, anzi, ha deciso di rifugiarsi in tempi non ancora sospetti in una grotta di sale ben arredata.
Ha portato con sé libri e arte, dipinti e vasi, una scorta di cibo, tutti i prodigi scientifici per averlo sempre, del cibo fresco da consumare, e vive lì, sottoterra, servita e riverita da una chef stellata, da un cameriere dal cuore infranto e da un dottore cinico.

10 luglio 2025

Le Novità della Settimana al Cinema

Riuscirà un supereroe a riportare il grande pubblico al cinema d'estate?
L'operazione sembra promettente, anche perché di rivali notevoli non ce ne sono.

Superman
Un nuovo Superman, un nuovo trio di attori decisamente aitante (David Corenswet, Rachel Brosnahan e Nicholas Hoult), la regia di James Gunn a cercare di riportare la DC sulla giusta rotta.
C'è chi ci crede, c'è chi come me continua ad essere allergico a queste operazioni.

Di là dal fiume e dagli alberi 
Arriva con 3 anni di ritardo nelle sale italiane un film girato in parte in Italia e con Matilda De Angelis e tratto ovviamente dal romanzo di Ernest Hemingway.
Incuriosisce con qualche titubanza, ma darò a Liev Schreiber della fiducia.

I Play Mother
Horrorino estivo del genere: figlio adottivo non proprio amabile.
Produzione inglese, per chi non rinuncia ai brividi.

Dedalus
Una versione nostrana di Squid Game?
Potrebbe essere, anche se i protagonisti di un gioco via via più pericoloso non sono emarginati in cerca di denaro per sopravvivere, ma influencers che cercano fama e gloria.
Almeno la tempistica d'uscita è giusta.

Shayda
Una rifugiata iraniana in Australia cerca di tornare alla normalità pur sapendo che la vendetta del marito violento da cui è scappata è sempre in agguato.
Dal sapore drammaticamente vero, non proprio di stagione.

9 luglio 2025

Cronenberg x2: The Shrouds - Humane

 
The Shrouds

Non mi posso certo dichiarare un'amante del cinema di Cronenberg.
David Cronenberg, meglio specificarlo visto come i suoi eredi stanno facendo il grande salto nel cinema.
Ho sempre trovato la sua filmografia ostica per come è troppo fisica, troppo corporea e sporca, quello che i fan gli preferiscono, a me allontana.
Ci provo sempre, però.
Ci provo anche questa volta, in cui il tema è piuttosto respingente per chi a fatica frequenta i cimiteri.
Karsh, vedovo milionario che ha avvolto la moglie, come i cari di chi ne ha fatto richiesta, di vesti ricoperte di telecamere che permettono una volta in visita alla tomba (ma anche in differita tramite app), di osservare il corpo di quella moglie e di quei defunti, decomporsi.
Di osservarlo, sempre.
Un modo per sentirli ancora vicini?
Per sottolineare la distanza?
Difficile spiegarlo.

8 luglio 2025

Comedy in Breve: Interior Chinatown - Mid-Century Modern - Big Mouth S08

Mondo Serial

La voglia di leggerezza è sempre più forte in estate, ecco un trio di serie TV che non si prende troppo sul serio e che sa intrigare:

Interior Chinatown

In Breve: Willis Wu è un semplice cameriere in una non specificata Chinatown di una grande città americana. Soffre per la scomparsa del fratello maggiore, esperto di Kung Fu, sparito nel nulla, soffre nel vedere i genitori chiusi in se stessi e si sente una comparsa secondaria in una serie TV che non lo riguarda. E se fosse davvero così? E se potesse cambiare, diventando improvvisamente testimone di un crimine e quindi personaggio da inserire in questa serie, aiutando la nuova detective Lana Lee a muoversi per Chinatown e trovando in lei un'alleata per riaprire le ricerche sul fratello?
Episodio dopo episodio, Willis cambia personaggio e cambia il suo punto di vista, cambiando inevitabilmente anche la realtà di chi gli sta attorno, da quei genitori che si rimettono in gioco, all'amico cameriere scontroso che diventa una star.

5 luglio 2025

On Swift Horses

Andiamo al Cinema a Noleggio

Muriel, figlia di una donna indipendente che le ha lasciato in eredità un'intera casa, si sente indipendente pure lei, tanto da non essere sicura di voler cedere ad un matrimonio poco romantico, ai suoi piccoli segreti, ai soldi che da sola eredita, certo, ma che guadagna pure con scommesse mirate alle corse dei cavalli

Lee, dopo essere tornato sano e salvo dal fronte in Corea, sogna solo una vita tranquilla nella soleggiata San Diego, una casa come tante altre, una famiglia che si allarga, e la tranquillità sotto un portico dopo una giornata di lavoro con cui pagare, poco a poco, quella casa, quel sogno.

Julius un sogno così non riesce a condividerlo con il fratello. Anche lui è tornato sano e salvo dal fronte, ma per congedo forzato. Capisce invece l'indipendenza che sogna Muriel, capisce i segreti di Muriel, la sua capacità di barare in amore come al gioco perché è la stessa che prova a sua volta. Non a San Diego, punta a Las Vegas, dove osservare i bari, denunciarli ai proprietari dei Casinò finendo per conoscere l'amore, quello vero, finalmente.

Henry vorrebbe farsi bastare una vita così, fatta a scoprire i bari, chiudendosi in una stanza dove parlare, amare Julius, guardare le bombe esplodere a distanza di sicurezza come solo gli americani possono fare, ma sa che per lui, messicano, le cose sono diverse. Sogna in grande, sogna di arricchirsi con il colpo giusto finendo per mettere tutto quel precario equilibrio rosicchiato con fatica, in pericolo.

Sandra, infine, la sua indipendenza sembra viverla ogni giorno. Orfana anche lei, ereditiera anche lei di una casa di famiglia da generazioni, vede la tranquillità compromessa dai nuovi vicini invadenti, dal nuovo quartiere che richiede nuove strade, e non ci sta a essere sacrificata né ad essere un ripiego.


Siamo nell'America degli anni '50.
Quella in cui sognare il grande sogno americano, che per questi personaggi non corrisponde allo stesso tipo di libertà.
Libertà di amare, di vivere, di lasciar andare.
La persona giusta, però.
Perché quello che manca nella mia sinossi non troppo dettagliata ma soprattutto nella campagna marketing del film, è che Muriel ama Lee, lo tradisce con Sandra ma preferirebbe stare con Julius, mentre Julius e Henry si amano in modo sincero e appassionato.
Insomma, in un'epoca in cui lei storie LGBTQ+ vengono sbandierate da Hollywood come spillette di vanto, qui si è preferito sorvolare su storie che si basano su segreti, su identità e amori da trovare.
Sarà che i protagonisti sono belli, bellissimi, ma non dichiaratamente queer, cosa verso cui si sta facendo un altro tipo di battaglia?
Meglio sorvolare, e guardare al fatto che senza saperlo, anche aspettandomi coppie diverse da comporre e seguire, On Swift Horses ha il sapore dei film drammatici di un tempo, solidi e capaci di immergere in un'epoca, di raccontare in modo corale quell'epoca e i sentimenti di chi non sa come vivere con i propri sentimenti.


Jacob Elordi continua a convincere pur sapendo che gran parte del lavoro lo fa il suo fascino, qui aumentato dalla moda alla James Dean che lo premia, Daisy Edgar-Jones è il suo contraltare più sicuro e più indipendente, per assurdo, in un'epoca che vede le donne dentro al focolare domestico e lontane dal guadagno con cui alimentarlo, quel focolare.
Comprimari di livello Will Poulter, Diego Calva e Sasha Calle, con il regista Daniel Minahan a gestire bene l'equilibrio di queste storie, l'aderenza alla realtà e l'adattamento piuttosto evidente da un romanzo (omonimo, di Shannon Pufahl).
Sembra un film d'altri tempi fin dall'inizio, con i titoli che si stagliano su foto d'epoca, lettere e appunti che acquistano un senso, bellissimo, solo sul finale, un finale che lascia galoppare -in tutti i sensi- la speranza, che risuona fra le note di Song for Henry di Loren Kramar composta proprio per il film.


Sono storie di sogni e di amori e di libertà, sono sogni di anni che mostrano come poco sia cambiato: è la comunità, che si fa scudo, che si fa protezione, che si fa muro su cui lasciare le proprie richieste di aiuto e le proprio dichiarazioni d'amore.
Certo, verrà ricordato per le scene focose tra Elordi e Calva, ma nel suo appartenere a un genere di film poco urlato, poco esagerato, dimesso nei toni e nel marketing, On Swifft Horses sembra uscito vent'anni fa. E a volte è un complimento.

Voto: ☕☕/5

4 luglio 2025

Scomode Verità

Andiamo al Cinema

Pansy ce l'ha con tutti.
Ce l'ha con la commessa che le chiede se ha bisogno di aiuto, certo che no, sa arrangiarsi lei!
Ce l'ha con la cassiera con quella sua faccia e quel suo atteggiamento annoiato, e con la donna dietro di lei in fila che la critica per come critica la cassiera e con l'altra donna ancora in fila, che chiede ad entrambe di non fare drammi e muoversi.
Ce l'ha con il figlio che non combina niente, che non lavora, ciondola in casa o va a passeggiare senza meta per il quartiere.
Ce l'ha con il marito, che lavora e si spacca la schiena, che entra in casa con le scarpe sporche, in una casa senza calore, senza colore.
Ce l'ha con il mondo, Pansy, e ce l'ha con se stessa per avercela con il mondo.
Ce l'ha con la madre, soprattutto, che se n'è andata dopo anni in cui lei se n'è presa cura e non ha nemmeno avuto la decenza di farsi trovare da lei, lì, morta sola in casa.
Ma dalla sorella.

3 luglio 2025

Le Novità della Settimana al Cinema e in Streaming

Altro weekend, altro filmone del momento per riabilitare la stagione estiva al cinema.
Per fortuna ci sono anche i piccoli titoli che intrigano i non fan dei dinosauri:

Jurassic World - La Rinascita
Quanti mondi giurassici dobbiamo visitare prima dell'estinzione?
Non basta un cast capitanato dai bellissimi Scarlett Johansson e Jonathan Baley per convincermi al recupero.

The End
Un mondo post-apocalittico, una famiglia nell'agio di una grotta di sale.
Joshua Oppenheimer lascia il documentario per una finzione molto strana che si avvale di Tilda Swinton e George MacKay.
Molto, molto curiosa.

The Old Guard 2
- su Netflix
Si è fatto attendere parecchio questo seguito di un film d'azione che mi aveva convinto più per il cast che ora si espande: Charlize Theron, Uma Thurman, Luca Marinelli, Henry Golding, Chiwetel Ejiofor e Matthias Schoenaerts.
Onestamente non so se ho voglia di rivedere questi immortali in tutto il loro fascino, ma l'estate è lunga.

Capi di Stato in Fuga
- su PrimeVideo
Una piattaforma che continua a puntare sulle stesse commedie d'azione, continua a non essere la piattaforma che mi rappresenta.
Il titolo e la locandina dicono già tutto, mi spiace per Idris Elba qui in coppia con John Cena.

Reflection in a dead diamond 
Un noir vecchia scuola e molto francese, su una vecchia spia che torna al lavoro a seguito della scomparsa della sua vicina di stanza nella sonnolenta Costa Azzurra.
Più francese di così, nonostante il titolo inutilmente "tradotto" in inglese…

Suspicious Minds
- su Paramount+
Due coppie in vacanza nello stesso albergo: una giovane e alle prime armi, una sposata e ormai adagiata sulle abitudini. Quando lei della prima, e lui dell'altra coppia restano chiusi per ore in ascensore, si creano equivoci e gelosie a ribaltare gli equilibri.
Commedia che a suo modo incuriosisce, con Francesco Colella, Amanda Campana, Matteo Oscar Giuggioli e Thekla Reuten.

2 luglio 2025

Elio

Andiamo al Cinema

I want to believe.
Voglio credere che un mondo di film d'animazione originali sia ancora possibile.
Voglio credere che la Pixar non si stia adagiando su un piano marketing condiviso con Disney fatto solo di sequel/prequel/remake.
Voglio credere che le voci nuove, le storie speciali, trovino ancora spazio.
Anche se c'è un Gatto in arrivo, è sempre più difficile.
Prendi Elio, per esempio.
Una storia nuova, originale, speciale relegata a un'uscita estiva.
Un'uscita estiva non certo felice anche se la stagione si sta cercando di reinventarla, ma minata dal fatto di uscire a pochissima distanza da Dragon Trainer e Lilo & Stitch, remake che si sono presi non solo gran parte del pubblico ma anche gran parte del marketing.
Che pubblicità ha avuto, Elio?
Da mesi siamo inondati di ogni tipo di gadget con il faccione di Stitch sopra, quanto a Elio l'alieno Ooooo che viene usato come personaggio acchiappa-dolcezza non è nemmeno tra i protagonisti della serie, è più un coltellino svizzero/aiutante per ambientarsi nel mondo alieno.
Per assurdo, sembra una situazione che lo stesso Lilo & Stitch ha dovuto passare, sì, ma nel 2002.
Film d'animazione originale, nuovo, fresco, per tematiche, personaggi e caratteristiche di quei personaggi, costato un terzo rispetto ai classici d'animazione Disney e diventato un cult insperato tanto da generare a 23 anni di distanza il successo che sta avendo ora.
Succederà lo stesso con Elio?

1 luglio 2025

The Bear - Stagione 4

Mondo Serial

Un antipasto che aveva bisogno di tempo per essere gustato appieno.
Una portata principale che aveva la carica, il sapore, così tanti ingredienti giusti tra cui decidere che ancora ci si cruccia.
Un intermezzo che lasciava decantare i tempi, scavando in quegli stessi ingredienti.
E ora quello che sembra un dolce amaro, una quarta stagione che ha il sapore dell'inizio della fine, in cui ritrovare sempre gli stessi ingredienti, sempre le stesse storie, cucinate in modo diverso. 
Con il rischio di annoiare lo spettatore meno attento, ma con la possibilità di soddisfare chi non vive di sola frenesia, di novità urlata, lasciando spazio e manovra di crescita a personaggi che finalmente stanno imparando a sentirsi, a comunicare.
Si respira un'aria diversa al The Bear e in The Bear.
Si deve.
Perché il rischio chiusura del ristorante è in agguato, dopo una recensione che stronca, dopo i conti che non tornano, i menù che cambiano e le dinamiche dietro i fornelli che devono essere aggiustate.
Ci provano, gli chef, con un countdown che li osserva e li giudica, con i ritmi che si fanno innaturalmente più calmi, cercando di venirsi incontro, di comunicare pur senza parlarsi davvero.