4 luglio 2015

Ruth e Alex - L'Amore Cerca Casa

Andiamo al Cinema

Cercare casa è un lavoro faticoso.
Ne so qualcosa, con gli ultimi mesi impegnata in visite deludenti, in calcoli di costi e mutui, in ricerche forsennate sperando di trovare quella giusta.
Ruth e Alex l'hanno trovata, 40 anni fa.
Giovane coppia da guardare di sottecchi, pittore in procinto di avere successo lui, entusiasta e ribelle lei, che non disdegna di posare nuda per mantenersi, che non si preoccupa a mettersi con qualcuno che ha il colore della pelle diverso dal suo.
Le loro possibilità non erano ampie, Brooklyn faceva ancora parte di una periferia non troppo felice di quella New York in subbuglio, e quell'appartamento luminoso ma non proprio chic, li vide entrare come una coppia di novelli sposi, anche se dal matrimonio erano già passati due anni.
Ora, a quarant'anni di distanza, con un cane che fa le veci di quel figlio mai arrivato, con gli acciacchi che si fanno sentire e rendono problematica per loro come per quel cane la salita delle scale, quell'appartamento tanto amato sembra di troppo. Il mercato in fermento, la città che si è espansa, ne ha fatto lievitare il prezzo, e si parla di un milione di dollari.
Un milione di dollari.
Per un appartamento.
Ovvio che ci si fa lusingare, ovvio che si cede a quelle parlantine ben mirate degli agenti immobiliari, anche se della propria nipote, e si pensa a sognare, a cercare una nuova sistemazione, ancora prima di aver trovato l'acquirente giusto.


In un paio di giornate seguiamo così questa coppia ben amalgamata, con lei che non la smette di pensare/parlare/progettare, che si interessa dei preparativi per rendere più accogliente e invitante l'appartamento, che studia e cerca di invogliare le coppie in visita, e che poi si mette alla ricerca di un nuovo nido, che sia comodo, che sia bello tanto quello che già possiedono. Lui, essendo Morgan Freeman, è invece più restio al cambiamento, si lascia andare a ricordi, a flashback che svelano le loro difficoltà come il loro amore, cambiare lo spaventa, ma soprattutto non lo trova necessario.
E in un balletto di cifre, telefonate, aste al rilancio, assegni e lettere da consegnare, la loro ricerca, il loro progetto si ferma.


Potrebbe essere un film di Woody Allen, Ruth & Alex: New York a fare da sfondo, musica retrò nell'aria, i bisticci di una coppia di mezza età, personaggi strampalati che si incontrano dietro l'angolo e soprattutto il vento del cambiamento che riporta al punto di partenza.
Ma no, Ruth & Alex non è un film di Woody Allen, è dell'anonimo Richard Loncraine, e quindi quel ritmo, quelle chiacchiere, finiscono per esasperare, e si spera che prima o poi un ceffone, che sia a Diane Keaton e al suo personaggio tanto ciarliero o a Cynthia Nixon e al suo egoismo, arrivi.
E invece no, perchè Morgan Freeman nei panni di Morgan Freeman è l'uomo più paziente della Terra, e si lascia trascinare in questa girandola di visite e prezzi da calcolare e lanciare.
La struttura della commedia corre veloce, pianificando le emozioni a suon di flashback, a suon di cani malati o in via di guarigione, lasciando a quel Morgan la possibilità di raccontare, di guidarci.
Ma l'amore nella terza età, sempre ben voluto, quando si compone di cliché, quando sembra studiato a tavolino, finisce per irritare.


11 commenti:

  1. Mi ispirava, ma se dici che potrebbe sembrare un film di Woody Allen non mi ispira più... dato che generalmente mi irritano! ;-)

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    1. Il suo problema è che potrebbe ma non è, e a me che Woody sempre piace, vederne una versione scialba e senza ritmo ha annoiato parecchio...

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  2. Con tutto l'amore per i vecchietti, questo lo salto.
    Oltretutto i due - grandi attori, senz'altro - non mi fanno però impazzire. Che devo fa'?

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    1. I due grandi attori qui si ritrovano ad interpretare sempre i soliti ruoli: lei arzilla paranoica, lui vecchio saggio.
      Puoi saltare senza rimorsi!

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  3. Continua a non ispirarmi.
    Per il momento, salto volentieri.

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  4. Dopo il deludente "99 homes", adesso questo... insomma, i film sulle case proprio non vengono bene! :)

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    1. 99 homes perlomeno era più intenso e meglio strutturato... qui è la classica commedia sulla terza età in cui niente cambia e in cui niente di nuovo viene raccontato.

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  5. direi che siamo sulla stessa lunghezza d'onda...

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  6. Però, quanto costano le operazioni veterinarie a Brooklyn!!!!
    Se torno a nascere...

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