14 maggio 2014

Trash Humpers

E' già Ieri -2009-

Quando ho iniziato a recuperare la filmografia di Harmony Korine sapevo solo in parte dove stavo andando a cacciarmi.
Il weirdo, la provocazione, l'esplicito erano elementi fedeli ad ogni visione, così come la sperimentazione più sconfinata.
Passando così con un po' di preoccupazione e scuotimenti di testa davanti a Gummo o a Julien, ho aspettato a lungo prima di affrontare l'ultimo film mancante, che già dalla sua brevissima -perchè praticamente inesistente- trama e da qualche immagine non prometteva nulla di buono.
La premessa doverosa è (e chi naviga da queste parti dovrebbe averlo capito) che i film a cui solitamente lascio il cuore o se non altro la mente sono quelli tradizionali, e rapportarmi con qualcosa di così diverso non è cosa facile, anzi.
Pur con tutta la mia buona volontà, pur lasciando fuori ogni pregiudizio del caso, questo Trash Humpers non solo non sono riuscita ad apprezzarlo, ma nemmeno a capirlo.


Quello che mi manca è proprio la chiave di lettura che Harmony Korine voleva dare alla sua opera: seguire come in un documentario le gesta disordinate di tre personaggi grotteschi, mascherati come dei vecchi che si aggirano per le strade fottendo (scusate il francesismo) cestini della spazzatura e quant'altro, martoriando bambole, uccidendo altre persone altrettanto grottesche.
Il modo completamente anti-narrativo in cui tutto questo viene presentato fa pensare a una critica, a una messaggio a suo modo profondo, che però è davvero difficile da individuare, nonostante un finale a metà strada tra l'inquietante e la tenerezza.
A non aiutare di certo è poi il modo in cui Korine ha deciso di girare il tutto, con una telecamerina VHS, con inquadrature sgranate, con un montaggio che lascia ampio spazio alle esigenze tecniche del mezzo.
Lo strano, così, raggiunge vette altissime, se si considera che prima di questo il regista aveva girato un film più tradizionale -nei sui limiti, ovviamente- come Mister Lonely, e che ne seguirà uno molto più commerciale -sempre nei suoi limiti- come Spring Breakers.


La sensazione di voler tornare alle origini, di sperimentare senza troppe pretese di budget o di distribuzione è la prima a venire a galla, e vedendo nel cast (pur sotto una maschera) la moglie Rachel e lo stesso Harmony, questa sensazione si fa ancora più tangibile.
Il weirdo, la provocazione, l'esplicito sono ancora una volta all'ordine del giorno in questo ultimo film, e pur rimanendo per lo più a me indecifrabile, la facile battuta con il titolo (letteralmente "Fottitori di spazzatura") non me la sento comunque di farla.


8 commenti:

  1. è lì in attesa, ma devo dire che lo temo parecchio, a cominciare dalle riprese in vhs

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    1. E' rimasto in attesa parecchio anche da me, il fatto che durasse solo 75 minuti mi ha dato coraggio.

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  2. Da una che ha girato Spring Breakers io mi aspetto solo lammerda.

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    1. Purtroppo parli con una che Spring Breakers lo ha gradito parecchio, anche se qui siamo ben distanti da spiagge e sgallettate!

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  3. questo del genio korine ancora mi manca.
    ma credo per ora di potermelo risparmiare :)

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