E' già Ieri -2012-
Mai come negli ultimi anni la celebre favola dei fratelli Grimm è tornata a solcare il grande schermo.
Da una sopraccigliata d'eccezione come Lily Collins contro Julia Roberts, a una monoespressiva Kristen Stewart contro Charlize Theron, passando anche per il televisivo Once Upon a Time, la storia del bene contro il male, dell'innocenza contro l'invidia continua ad essere attuale e un ottimo spunto per sceneggiatori e produttori.
Molto più originale, nella sua realizzazione come nel suo adattamento, è questo progetto di Pablo Berger di due anni fa, che rivede il racconto della povera orfana vessata e odiata dalla matrigna ambientandola nella Spagna degli anni '20, tra toreri e ballerine di flamenco, in un bianco e nero evocativo e soprattutto muto.
Sì, certo, il pensiero non può che andare al gioiellino che è stato The Artist, che dopo aver fatto incetta di premi tra Croisette e Los Angeles, sembra ora aver spianato la strada a una rivisitazione del genere del primo cinema.
Ma se la produzione francese puntava tutto sull'effetto nostalgia, con tanto di romanticismo grazie alla bellezza di Jean Dujardin e Bérénice Bejo, qui l'operazione sembra più mirata a far rivivere i drammi gotici dell'epoca, con una rilettura dei fratelli Grimm che va ben oltre il cambio di scenario.
I genitori di Biancaneve, o meglio, Carmen, sono infatti il famoso e indomito torero Antonio Altavilla e la bellissima ballerina Carmen de Triana, che muore dandola alla nascita mentre il padre è ancora in convalescenza dopo essere stato attaccato da un toro. Paralizzato dal collo in giù, l'uomo non accetterà la figlia nella sua vita, anche perchè l'infermiera arrivista Encarna lo convince a sposarla.
Cresciuta con la nonna e il gallo Pepe, la piccola Carmen dovrà ben presto andare a vivere con la matrigna, umiliata e costretta a vivere in una cantina, a servire la casa con i lavori più faticosi e continuamente sopraffatta dalla cattiveria della donna.
Ma gli anni passano, l'invidia cresce causata non tanto dalla bellezza ma dall'amore, e la "strega cattiva" ordina l'uccisione, che, non riuscita, causerà alla ragazza la perdita della memoria ma il ritrovamento di una nuova famiglia che l'accoglie festosa: dei toreri nani itineranti!
Come si evince dalla trama, per quanto gli elementi base del racconto siano tutti presenti, questi vengono piegati ad un'ambientazione che si presta notevolmente alla modalità della realizzazione: la musica, composta da canzoni malinconiche e da improvvisi sprazzi di gioia del flamenco, si intesse alla perfezione con le immagini polverose e ricche di un'estetica d'altri tempi che la Spagna delle corride, delle morti tumultuose e delle donne fatali ha da sempre.
Berger è così capace di rendere il suo progetto non solo solido e godibile anche ad un pubblico non più abituato a questo genere di cinema, ma di ricreare un'atmosfera perduta rendendola ancora attuale e ancora sentita. Ad aiutarlo è soprattutto la grande prova della perfida Maribel Verdù che oscura di gran lunga Macarena Garcìa, e non mancano piccoli accorgimenti che rendono intelligente e sincero il suo film, attraverso fotogrammi nascosti e astute dissolvenze.
Un'intelligenza e una sincerità che si estendono anche al finale, dove il "e vissero felici e contenti" è solo una questione di speranza.
Mi era piaciuto davvero molto.
RispondiEliminaTanto odio per la spregevolissima Encarna!
La scena del pollo mi ha turbato più di quella con McConaughey!
EliminaDillo a me, che non mangio pollo praticamente per lo stesso motivo...!
Eliminauh che noia poison che arriva sempre prima! :D
RispondiEliminadetto ciò, come ho già scritto, con The artist non c'è paragone. The artist (che mi piacque ma che trovo molto paraculo) è un omaggio al cinema anni Trenta dove, non si sa bene perché, non c'è sonoro; Blancanieves, oltre a essere decisamente superiore, è anche molto più fedele allo spirito dell'epoca del muto
Oh sì, ho trovato molto più riuscito e sincero questa trasposizione, capace davvero di ricreare quell'atmosfera cupa di quel cinema!
EliminaE la Poison è sempre allerta!
esteticamente affascinante, però non l'ho trovato molto originale.
RispondiEliminahanno sommato the artist + biancaneve e il gioco è fatto :)
Uhm... in realtà l'originalità visto come hanno adattato la favola c'è, e sembra molto più sincero di un comunque riuscito The artist!
EliminaPenso che di tutti i film moderni di Biancaneve, questo sia il migliore fatto
RispondiEliminaGli altri li ho evitati senza grossi problemi, questo invece ha sicuramente una marcia in più!
EliminaBlancanieves è del 2012?! Mi pareva di averlo visto pochissimo tempo fa...
RispondiEliminaCredo che come sempre la nostra distribuzione abbia allungato i tempi....
EliminaUn film che sulla lunga distanza reggerà... mi è piaicuto molto.
RispondiEliminaL'unica pecca è essere uscito dopo The artist, il confronto viene naturale, e il successo ne ha risentito!
Eliminauna sorpresa bellissima, davvero incredibile che Pablo Berger faccia così pochi film
RispondiEliminaSfogliando wikipedia, effettivamente, credevo avesse una filmografia più ampia... pochi ma buoni, allora!
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