In occasione dei 50 anni del più famoso agente segreto del mondo, In Central Perk ha deciso di buttarsi a capofitto in questo mondo di spie e doppi giochi! Siamo al numero 3.
Con il terzo capitolo la formula Bond diventa davvero vincente! Azione, fascino e adrenalina si mescolano alla perfezione creando un cocktail esplosivo che ne fa uno dei migliori della lunga serie. Sean Connery è ancora Bond, James Bond, questa volta alle prese con un nemico che nulla ha a che fare con la SPECTRE ma che è altrettanto temibile. Mister Goldfinger accumula ormai da anni lingotti d'oro in giro per il mondo e l'MI6 lo tiene d'occhio. Incaricato per la missione, l'agente doppio 0 finirà inevitabilmente tra le braccia della ragazza del boss ma.. solo quanto la ritroverà ricoperta d'oro e morta nel suo letto capirà con chi ha a che fare. Goldfinger ha infatti in mente un piano geniale per far innalzare alle stelle il prezzo del suo oro: attaccare Fort Knox e rendere radioattivo tutto il giacimento in esso conservato. Catturato Bond dopo incredibili inseguimenti, e tenuto sotto scacco negli Stati Uniti, il piano sembrerebbe inespugnabile, ma ovviamente la conquista della pilota Pussy Galore aiuta ancora una volta a salvare la situazione...
Questo mix di azione (con un comprimario antagonista come Oddjob, ormai celebre per la sua bombetta affilata) e di fascino (sono ben 3 le bond girl che si susseguono) viene reso ancora più interessante dai gadget sempre più avanguardistici che Q inventa (vedi la super accessoriata Aston Martin) e dalla spiccata ironia che Sean Connery e gli sceneggiatori concedono al protagonista: sicuro di sé e impenitente Don Giovanni, sembra non rilegare più solo a Miss Moneypenny le sue battute giocose, che diventano così parte integrante del suo fascino.
Reso intramontabile da titoli di testa e da una canzone d'accompagnamento memorabili (cantata da Shirley Bassey), questo terzo capitolo riesce a conquistare anche i non appassionati!
Il mio primo James Bond! Che ricordi...
RispondiEliminaSui 7 finora visti è il mio preferito!
EliminaMolto bello anche questo, direi qualitativamente a metà tra il secondo (inarrivabile) e il primo.
RispondiEliminaDa ricordare soprattutto per l'Aston Martin super accessoriata (non come l'auto anfibia che guiderà in seguito Roger Moore, però!).
Alla regia Guy Hamilton succede a Terence Young, e se ricordo bene rimarrà per tutti i successivi film di 007 con Connery: il passaggio direi che rende più avventurose e dinamiche le trame, ma i momenti di tensione li ricordo come un po' meno enfatizzati.
Un vero appassionato! Per me questo resta ancora il miglior Bond grazie a una trama compatta e scene memorabili di azione (su tutte il finale)... staremo a vedere se i prossimi riusciranno a sorpassarlo!
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