29 maggio 2013

Carnage

E' già Ieri. -2011-


Prendi due coppie benestanti di New York, falle incontrare/scontrare a causa di un litigio dei figli, chiudile in un appartamento e l’iniziale perbenismo/falsità verrà pian piano ad incrinarsi lasciando spazio a liti furiose, nervosismi e ira.
In Carnage, commedia dall’umorismo nero, assistiamo ad un equilibrio iniziale che si frattura e si ricompone, passando di livello in livello alla formazione di nuove alleanze rispetto a quelle iniziali. Le due coppie protagoniste sono formate da una cast stellare: Kate Winslet-Cristoph Waltz la prima, Jodie Foster-John C. Reilly l’altra. Entrambe esasperazione dei tratti ricchi ma soli e borghesi intellettuali, sviscerano davanti ai nostri occhi la loro incoerenza e falsità. Tra chi si batte per i diritti umanitari ma poi soffre per la rovina di un libro d’arte più che per il malessere fisico dell’ospite, a chi finge sottomissione ma è in realtà ben più testardo della moglie. E se la Winslet è perfetta nel ruolo dell’algida e indispettita moglie trascurata, Waltz è colui che più diverte, geniale nella sua freddezza e nel suo totale menefreghismo ai fatti, sembra forse l’unico personaggio a non dover nascondersi dietro ad una maschera.
L’ambiente unico delle riprese (nonostante l’uscita al parco nell’inizio e nel finale) è già di per sé claustrofobico, ma la sensazione è maggiormente incrementata da primi piani invadenti, da inquadrature strette in cui gli attori sono sempre presenti e pressanti, da toni che vanno man mano ad alzarsi.
Un quadro di perfetta ipocrisia ci viene quindi smascherato, con sentenze e verità urlate e vomitate (nel vero senso della parola) senza più remore.
Questo è Carnage, film indivisibile dalle vicende private che hanno interessato il suo regista: pensato e progettato infatti durante gli arresti domiciliari, Polanski è riuscito a trasporre cinematograficamente l’opera teatrale di Yasmina Reza Il Dio del massacro, in un perfetto esempio di come le mura domestiche si possano rivelare una prigione fatta di parole e false gentilezze.



14 commenti:

  1. Bellissima recensione! Lo avevo visto al cinema e mi aveva veramente entusiasmato, ed ora mi hai ulteriormente stimolato ad un recupero il prima possibile. Ennesima riconferma di un Polanski sempre ad alti livelli, che mette in scena il suo "teatro dell'assurdo" demolendo il muro dell'ipocrisia che nasconde la vera faccia della famiglia medio-borghese attuale. E Grandissimo quel simpaticone di Waltz, una vera "faccia da sberle" :)

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    1. Claustrofobico ma veramente pazzesco! Impostazione teatrale più che efficace, grazie!

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  2. Gran bel film. Temevo fosse solo fumo negli occhi e invece fu una rivelazione.

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  3. Un film che ho amato tantissimo e mi e' spesso capitato di difendere furiosamente da critiche feroci. Grande prova d'attori ed un Polanski al suo meglio.

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    1. Fortunatamente queste critiche non le ho mai incontrate! Con attori e regia così cosa si può dire?

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  4. Altra nota autobiografica di Polanski è la mesta visione di New York dalla finestra, così vicina ma irraggiungibile.

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    1. Eh già... impossibile dividere reale da finzione.

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  5. Bravissimi questi 4 tizi eh.. Film squisito!

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    1. Tra Waltz e la Winslet non saprei chi scegliere come preferito!

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  6. Recensione straordinaria, così come è straordinario sto gioiello di film :-)
    Concordo sul sempre IMMENSO Waltz, il suo personaggio era il migliore

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    1. Grazie :)
      E' impressionante come Waltz da perfetto sconosciuto tedesco abbia collezionato ruoli e interpretazioni da brivido (e 2 Oscar)!

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  7. Mi è piaciuto molto, specialmente per com'è girato!

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    1. Ho riscoperto un Polanski cattivello e maestoso in una stanza sola (o quasi)!

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