13 ottobre 2014

Faking It

Quando i film si fanno ad episodi.

Da quando le comedy sono entrate nella mia vita, questa è un po' migliore. Alle prese con il recupero di motociclisti senza scrupoli, in cui sangue, botte da orbi, armi e droga viaggiano in continuazione, qualche pausa di ristoro ci sta, e vista la breve durata sia in episodi che in minutaggio, questa branca seriale si rivela non solo godibilissima ma anche necessaria per riprendere il fiato.
Così, anche se la trama non è delle più originali e fa inevitabilmente pensare a tanti film adolescenziali ormai datati, anche Faking It è finito nella lista, rivelandosi un ottimo guilty pleasure, a cui appassionarsi senza troppi rimorsi.


Trama prevedibile, si diceva?
Sì, perchè la serie targata MTV racconta dell'amicizia speciale tra Amy e Karma, con quest'ultima votata a diventare tra le popolari della scuola e l'altra sua succube in questo sogno, che le porta a fingersi (causa malintesi e gay radar non richiesti) lesbiche.
Come coppia, fanno furore, iniziando ad essere invitate alle feste giuste, diventando reginette della scuola, conquistando fan e supporter che le vedono come esempio.
Già, Faking It pur essendo come altre serie teen, non è la solita serie teen. Lo stesso personaggio bisbetico e perfettino della sorellastra di Amy, classico stereotipo della mean girl rivale, non è inizialmente il loro nemico né tra le ragazze più in vista della scuola, e di questo la stessa Lauren se ne rammarica, disprezzando la diversità della Hester High School rispetto alle classiche scuole americane.
Ma Faking It è diversa rispetto alle altre serie anche perchè, anche quando Amy capirà che la finzione non è poi così finta, che quel bacio ha scatenato in lei pensieri e emozioni che non credeva possibili, cercherà di risolvere la cosa senza cadere in banalità troppo scontate.
Certo, il belloccio che rimane conquistato dalla tresca al femminile c'è, e metterà non poco scompiglio, e pure l'amico gay pronto a dispensare consigli su bellezza e rapporti a chiunque, ma fortunatamente, tra riferimenti alla pop culture attuale e situazioni divertenti e divertite, tutto si compensa.


Faking It si lascia quindi vedere scorrendo liscia come l'olio, uno di quei prodotti che ti fa subito posticipare il momento di lasciare il divano e ti fa adorare le sue protagoniste, il loro modo di fare e il loro guardaroba.
Per non parlare del modo spigliato e mai troppo serioso e pesante con cui l'omosessualità è trattata.
Non è però una versione al femminile di Please like me, gli manca quello spirito hipster e una realizzazione più stilosa, ma in soli 8 episodi crea intrecci e trambusti, crea un mondo che si segue e che appassiona, e dal quale con fatica ci si stacca, soprattutto dopo un finale di stagione che rimescola ancora una volta le carte in tavola e soprattutto grazie a una fantastica Rita Volk, perfetto mix tra una Piper e una Elliot di Scrubs.
Per fortuna, quindi, che la seconda stagione è già cominciata!


4 commenti:

  1. Risposte
    1. Sì sì, questa mia incursione nelle comedy continua a darmi grosse soddisfazioni!

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  2. serie caruccissima :)
    la seconda stagione però mi sembra parecchio inferiore alla prima. secondo me l'hanno messa su troppo in fretta subito dopo la fine della prima e si vede...

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    1. Anche Barbara mi ha avvertito di un netto calo, aspetto novembre per farmi una bella scorpacciata.. sperando si risollevi il livello generale.

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