27 ottobre 2014

Please Like Me - Stagione 2

Quando i film si fanno ad episodi.

Il colorato e tenero mondo di Josh è stata una delle prime visioni nel mondo comedy, e divorata la prima stagione in tutta la sua tenerezza e genialità, è arrivata pronta pronta la seconda, che vira e cambia un po' i colori pastello di quest'Australia a misura d'uomo.
Ci ributtiamo nella vita di Josh a quasi un anno dal funerale della zia Peg, ritrovandolo ancora alle prese con i suoi problemi sentimentali, con la rottura con Geoffrey che pesa ancora nel suo stato emotivo ma con il bel Patrick nuovo inquilino nella casa con Tom, che convoglia tutte le attenzioni.
Nel mentre, Claire si è trasferita in Germania lasciando Tom che ha ricominciato a vedere Niamh, il padre Alan e Mae hanno avuto una figlia, la madre Rose ha ritentato il suicidio, e viene ricoverata in una clinica psichiatrica.


In questa clinica si svolge così la maggior parte di questa seconda stagione, che aggiunge alla lista degli stralunati personaggi altri due pazienti (una taciturna, l'altra piena di vita che sembra prendere il posto proprio di zia Peg), più un nuovo amore per Josh, che in quella clinica ogni tanto ci torna affetto com'è da insicurezza, crisi di panico e quant'altro.
A cambiare e virare è però il quadro emotivo di Josh, che come già successo per Hannah in Girls, diventa sempre più cinico e egoista, spegnendo quella luce positiva che invece lo caratterizzava.
Schietto e sincero, più interessato ai suoi problemi che a quelli di una madre o di un amico in difficoltà, sarà aiutato dal padre, che stanco di mantenerlo economicamente, lo spronerà a darsi una svegliata, incaricandolo di badare alla sorellina o di aprire un Coffee shop ambulante.


La situazione che sembrava prendere una piega meno irriverente e scanzonata rispetto alla prima stagione, migliora fortunatamente nella seconda parte, quanto con lo splendido episodio Scroggin le prospettive di Josh cambiano, e con queste anche la sua attitudine.
A non cambiare è però la formula di successo della serie: titoli dati in base al cibo protagonista dell'episodio, hipsterismo che oltre alla musica contagia anche l'arredamento e i piccoli oggetti personali che spuntano qua e là, una sigla sempre geniale nella sua realizzazione.
Anche la scrittura non perde il suo guizzo, premendo ancor più sulle mode del momento, ironizzando sul mondo social o su internet, inserendo spesso e volentieri piccole perle i umorismo e piccole riflessioni su grandi argomenti, che siano Dio, la politica, la malattia mentale o Australia Idol.
Josh Thomas conferma così il divertimento di portarci nel suo mondo, ricercando l'originalità sempre e comunque, e anche se questo secondo viaggio è meno spumeggiante del primo, gli si vuole bene, e lo si ringrazia per le delizie (culinarie e non) che prepara, che si gustano più che volentieri.


6 commenti:

  1. Serie sempre carinissima. Mi sa che mi manca l'episodio otto, è l'ultimo? :/

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    1. No, questa stagione ne ha 10, sono i sottotitoli ad essere in ritardo :(

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  2. Continuo a ripetermi che devo incominciare a vedere qualche serie e poi non lo faccio mai...
    Ti prometto che ci proverò , almeno qualcosa posso commentare anch'io..
    Bacissimo Lisa!

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    1. Cara Nella, attenta, che se entri nel circolo delle serie poi difficilmente ci esci!
      Questa comedy è però veloce e zuccherosa al punto giusto, potrebbe essere perfetta per una toccata e fuga che mette di buon umore :)

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  3. mi mancano ancora gli ultimi episodi.
    rispetto alla prima stagione è svanito l'effetto sorpresa e mi pare un po' calata, però a quanto dici nel finale migliora e quindi resto fiducioso...

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    1. L'effetto sorpresa è mancato, mentre la deriva alla Hannah di Girls c'è stata. Da metà in poi però sì, secondo me si migliora, e lo stesso Josh diventa un pochettino meno egoista..

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