Dave si annoia.
Dovrebbe riparare la porta d'ingresso, dovrebbe sistemare casa in previsione del rientro della fidanzata, ma decide di costruire un labirinto, in salotto, con dei cartoni.
Tipico di Dave.
Che a 30 anni ancora non ha combinato niente nella vita, che si perde in un nonnulla, che gioca ancora come fosse un bambino.
Così tipico di Dave che quando Annie rientra dal suo viaggio, lo trova intrappolato nel suo stesso labirinto, incapace di uscirne.
È più grande di quel che sembra, dice. Chiama Gordon, dice, e nessun altro.
Gordon, ovviamente, quell'amico comico che tutti hanno, chiamerà chiunque, perfino un barbone incontrato per strada -perchè ne sa di cartoni- perfino una coppia di turisti di passaggio.
L'idea è salvare Dave, trovarlo in quel suo labirinto fatto di cartoni, e finalmente tornare alla normalità.
Peccato che quel labirinto sia davvero più grande del previsto, abitato da mostri e tappezzato di trappole, che uccidono.
Non è un horror, ma il sangue -anche se finto- c'è.
Non è neppure un thriller, anche se fra quelle pareti marroni che giocano scherzi di prospettiva, un po' di angoscia viene.
È una strana comedy contaminata, ma soprattutto una comedy piena di genialità.
Perché lo spunto assurdo -un ragazzo che crea il suo labirinto e finisce per perdercisi dentro- dà vita a situazioni esilaranti, a stanze in cui vige chissà quale legge di prospettiva o gravità.
E si ride, e si applaude, chiedendo ancora e ancora da quel labirinto che a ogni svolta sa come sorprendere.
Un piccolo caso di piccolo film dal risultato grande.
Merito di un cast affiatato, merito di una sceneggiatura che prima di divertire, si diverte, mettendo in scena le paure di un non più adolescente che però si crede tale, della sua visione di coppia.
Fiore all'occhiello, poi, quel documentario che nel frattempo si gira sulla situazione stessa, con tecnici e operatori e amici dalle velleità artistiche, che cercano l'inquadratura migliore, la frase con più effetto, garantendo altre risate, altra genialità.
Perché in fondo, basta poco, qualche scatola, qualche foglio di carta, e un buon film nasce.
Regia Bill Watterson
Sceneggiatura Bill Watterson, Steven Sears
Musiche Mondo Boys
Cast Nick Thune, Meera Rohit Kumbhani, James Urbaniak
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Be kind rewind, Microbo e Gasolina
Lo avevo scoperto sul blog della Bolla.
RispondiEliminaTemo lo troverei troppo strano per i miei gusti, ma mi attira. Proverò, sì. :)
Il bello è che dura davvero poco, anzi, il giusto, senza diventare pesante e troppo assurdo. Geniale e folle quello sì, per una serata leggerissima è perfetto.
EliminaProverò anche io, è già lì che mi aspetta, devo solo trovare la voglia di iniziarlo xD
RispondiEliminaCome scritto sopra, per una serata che grida al disimpegno è il film giusto. L'idea di partenza basta per catturare alla prima scena.
EliminaCe l'ho in lista di visione già da un po'.
RispondiEliminaCercherò di affrettarmi a vederlo, anche perché di film con un tocco di genio ne ho un gran bisogno!
Qui troverai pane per i tuoi denti, ne sono sicura. E genialità ce n'è da vendere.
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