8 novembre 2025

The Ballad of Wallis Island

Andiamo al Cinema a Noleggio

Se i biopic musicali hanno ormai stancato, i film musicali possono ancora stupire.
Lo fa un film piccolo, ambientato in una piccola isola, girato con un cast ristretto e che aspettavo da mesi in sala.
È silenziosamente arrivato in streaming, a noleggio, invece.
Mi verrebbe da partire con una filippica sull'impossibilità di vederla la magia di questa isola e la bellezza di questo film su grande schermo, ma poi penso a come poteva essere snaturato con il doppiaggio impossibile di molti giochi di parole, di molti non-sense che fanno la bellezza dei dialoghi e allora meglio così, meglio poterne godere in lingua originale anche se dallo schermo della TV.


Siamo a Wallis Island, piccola isola del Galles con pochi abitanti, nessun porto a cui attraccare, ma che è la meta selvaggia di un concerto per Herb McGwyer.
Un passato di gioie e successi nel mondo del folk in coppia con Nell Mortimer, e un futuro tutto da riscrivere cambiando genere, posa, atteggiamento, più da rock star sul viale del tramonto, in realtà.
Cosa ci faccia uno come lui, impegnato a decidere collaborazioni e immagini da copertina su una spiaggia senza porto e un'isola senza resort è presto svelato: Charles Heath lo ha ingaggiato per un concerto personale, così personale da essere il solo spettatore previsto e con l'opportunità pure di ospitarlo in casa, mancando altre possibilità.
Nessun eco alla Misery, nessuna paura per Herb, Charles ha infatti vinto -due volte- alla lotteria e con il cuore infranto ha deciso di viziarsi con la sua musica preferita, tutta per lui.
Il giusto disorientamento nello scoprire dove è alloggiato, con un'unica cabina telefonica per comunicare con il mondo esterno e soprattutto l'arrivo di Nell su quell'isola, assieme al marito.
Perché quello che Charles ha "comprato" è un biglietto esclusivo per una reunion non così facile sulla carta se ci sono ancora in gioco dei sentimenti, che vanno dalla rabbia all'amore, dall'imbarazzo alla gelosia, con tentativi di fughe e sottrazioni, riavvicinamenti e verità.


Una storia buffa che funziona, e funziona per i buffi personaggi.
A partire dallo scontroso Herb passando per la nostalgica Nell arrivando a Charles, che parla e parla e non sta zitto. Che diverte e sfinisce con i suoi giochi di parole, con il suo modo di fare da anfitrione e da padrone di casa imbarazzante, con il suo non saper stare al mondo pur avendolo girato quel mondo. E con un cuore infranto che forse può essere riparato.
Tra film musicale, commedia e dramma, The Ballad of Wallis Island è un misto di generi che incanta.
E emoziona.
E commuove.
E diverte.
Si passa dalle risate alle lacrime grazie a una sceneggiatura densa come la parlantina di Tim Key, che impreziosisce a modo suo anche il migliore dei tramonti, e per la chimica che sviluppa con Tom Basden. Non a caso il film è lo sviluppo del cortometraggio The One and Only Herb McGwyer Plays Wallis Island che gli stessi Key e Basden hanno scritto e realizzato nel 2007, ora ampliato pur prendendo pezzi interi di sceneggiatura e coinvolgendo nel cast Carey Mulligan che illumina ogni progetto con una bravura che si estende al canto, più Akemnji Ndifornyen e Sian Clifford, controparti capaci di stupire.


In quest'isola sferzata dal vento, dove i problemi si ripetono e le gag non mancano, accompagnati dalle note di una musica folk magari solo un filo ripetitiva per chi non ama il genere, ci si affeziona a Charles, a Herb, a Nell, al loro scontrarsi, ritrovarsi, perdonarsi e saper andare avanti.
Finendo per commuoversi in riva al mare, a sorridere al lume di una torcia, a ridere mangiando una mela.
Sono i piccoli film preziosi, in cui la musica diventa una linguaggio in più, in cui il ritmo delle parole, dei dialoghi sono tutto.
Se poi ci metti la bellezza da togliere il fiato di certi paesaggi gallesi, beh, il film perfetto è servito.

Voto: ☕☕☕☕/5

2 commenti:

  1. L'avevo beccato per caso in rete e mi aveva colpito parecchio. A dir poco delizioso.
    Contento che ora questo gioiellino abbia trovato una distribuzione, sebbene solo a noleggio. Ma comunque meglio di niente :)

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