Il grande titolo arriva in streaming, i titoli da Festival in sala.
Poi ci sono i titoli acchiappa-pubblico, che però ispirano pochissimo:
Dopo un brevissimo passaggio in cinema selezionati, arriva su Netflix il Frankenstein versione del Toro.
Purtroppo le aspettative mi hanno fregato e mi sento ancora delusa da Venezia, ma sono pronta a riparlarne.
Ne ho scritto QUI
Per amore del figlio Ronan Day-Lewis, Daniel torna a recitare.
Un piccolo film che brilla per la sua presenza, ambientato nel nord dell'Inghilterra e con protagonista un adolescente problematico e il patrigno che cerca di educarlo.
Curiosità e ho.
Palma d'oro a Cannes a completare il Grande Slam dei Festival per Jafar Panahi.
Girato in clandestinità in Iran, un semplice incidente d'auto diventa qualcosa di molto più pericoloso.
Grande attesa, grande fiducia.
Dopo la Duse di Marcello, la Bernhardt di Nicloux che sceglie tre momenti chiave della vita dell'attrice teatrale.
Per appassionati.
Se Alien mi aveva incuriosito al punto di recuperarne la saga, la sua controparte più violenta non mi ha mai stuzzicato.
Questo nuovo capitolo lo lascio ai fan più accaniti, mentre mi chiedo: Elle, perchè?
Campione d'incassi in Cina e quindi quasi automaticamente film d'animazione con più incassi.
Ci arriva sull'onda del successo degli anime orientali ma a quanto pare è un capitolo 2 (il primo non è mai stato distribuito in Italia) e la grafica mi convince pochissimo.
Prendi Freaky Friday, portalo in Italia e applicalo a una famiglia intera, lama compreso.
Cosa potrà mai andare storto?
Un reality in cui una famiglia apparentemente perfetta viene messa a nudo di fronte alle telecamere.
La critica sociale sembra lontana, con Claudio Amendola, Claudia Gerini e Claudia Pandolfi.
Monica Guerritore scrive e dirige e interpreta un film su Anna Magani.
La distribuzione e la produzione non certo altisonanti sono già un campanello d'allarme.









Franky e Predator visti, ho fatto il mio pieno di mostri ;-) Cheers
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