28 aprile 2017

Tangerine

E' già Ieri -2015-

Vigilia di Natale.
Fermi tutti, vigilia di Natale?
Che è, stiamo dando i numeri? Va bene, fuori piove da giorni, le temperature sono precipitate e in montagna è tornata (in alcune zone diciamo pure che finalmente è arrivata) la neve, ma non siamo un po' fuori stagione per un film natalizio?
No.
Perché se posso andare avanti siamo sì alla vigilia di Natale, ma siamo in California, dove il caldo, l'afa e sopratutto la zona della California -West Hollywood- non sono proprio natalizie, anzi.
Siamo soprattutto nel quartiere periferico "battuto" dai transessuali, e dove Sin-Dee Rella torna dopo aver scontato 28 giorni di carcere.
Torna, e la sua migliore amica Alexandra si lascia sfuggire che il suo fidanzato-pappone nel frattempo si è trovato un'altra, una bianca, una ragazza a tutti gli effetti.



Da qui parte una girandola di disavventure, una frenetica ricerca del traditore Chester, con la povera Alexandra costretta a cercare di fermare come può l'uragano che è diventato Sin-Dee, con il taxista armeno Razmik che quel quartiere conosce bene e in cui si rifugia tra suocera in casa e moglie non soddisfacente.
Tutto parte da un diroccato Donut Time, tutto al Donut Time riporta, in un finale in cui volano parole, sberle, baci e confessioni.
Non è una storia di vendetta, Tangerine, è una storia di amicizia, tra due amiche particolarmente speciali, di destini non certo splendidi e resi ancor più amari dalle decorazioni natalizie che qui e lì risplendono, cozzando con il clima generale.


Ma non è tanto una trama a tratti esagerata, fuori dalle righe, divertente e sprezzante a rendere Tangerine particolare.
È il modo in cui è stato girato: con tre semplici iPhone 5S.
Già, per problemi di budget, e anche un po' per sfida, Sean Baker dopo il già indipendente e discusso Starlet, ha coinvolto i fratelli Duplass alla produzione, due attrici alle prime armi, si è armato e ha armato il suo direttore della fotografia di smartphone, e ha iniziato a girare un film che ha poi fatto il giro dei festival.
Il risultato, seppur in economia, è encomiabile, con una scelta registica che va di pari passo con il non certo pulito e nitido mondo in cui ci si muove.
Poi sì, la tecnica, di fronte alla simpatia, la sfrontatezza, la forza e la fragilità di due come Sin-Dee e Alexandra, la si dimentica, e ci si dimentica pure che è Aprile e che si sta guardando un film ambientato alla vigilia di Natale.


Regia Sean Baker
Sceneggiatura Sean Baker, Chris Bergoch
Cast Kitana Kiki Rodriguez, Mya Taylor, 
James Ransone, Mickey O'Hagan
Se ti è piaciuto guarda anche

4 commenti:

  1. Pellicola particolare sì, molto particolare.
    Però non è che mi avesse convinto o coinvolto più di tanto... Non so, mi sembra che mancasse qualcosina. Forse ha una sceneggiatura troppo esile. Comunque può andare anche come visione non natalizia. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le due tizie scapestrate mi hanno convinto da subito, e quel finale tutto urla pure. Poi sì, semplice e senza troppe pretese, ma ha il suo perchè anche a quattro mesi dall'ultimo Natale :)

      Elimina
  2. Io il film ambientato alla vigilia di Natale l'ho visto a marzo! :-D Comunque concordo col Cannibale, una sceneggiatura più strong avrebbe fatto la differenza. Però la musica è una figata e il fil si guarda che è un piacere!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Musica assurdamente sempre sul pezzo, sceneggiatura leggera leggera, ma con due protagoniste così esplosive va bene anche così, giusto?

      Elimina