1 settembre 2013

Venezia 70 - Quinta Giornata

Il sempre affollato Festival continua a macinare consenso, almeno per la sottoscritta, proponendo in concorso film di alto livello anche quando si tratta di opere prime.
La delusione c'è anche oggi, in una giornata sotto il segno di James Franco, ma molto minore rispetto a ieri.

Night Moves
A causa dei collegamenti bislacchi per il Lido e la mia ormai conosciuta poca attinenza con le sveglie presto, mi sono persa i primi 10 minuti del film di Kelly Reichardt.
Non è però il motivo per cui il film non mi ha appassionato e coinvolta, risultando piatto e a tratti noiosi.
La storia è quella di tre ragazzi che decidono di compiere un attacco ecoterroristico facendo saltare in aria una diga. Dalla preparazione alla messa in atto del piano, fino alle tragiche e inaspettate conseguenze del tutto, scorrendo senza vere e proprie sorprese. Segnato dal nuovo attore con la faccia da sberle Jesse Eisenberg e da una cresciuta e non troppo convincente Dakota Fanning.
Il risultato lascia quindi più che maldisposti, indifferenti, per un film che non riesce ad essere né di denuncia né di genere.
Peccato.


Philomena
Tra tutti i film cupi e pesanti, la pellicola di Stephen Frears spicca per la sua solarità e la sua ironia. Una Judi Dench sempre in stato di grazia dà infatti vita a una protagonista fragile e forte, alla ricerca del figlio avuto in giovanissima età e che le suore di cui era ospite diedero in adozione. Ad aiutarla un giornalista decaduto e scettico (Steve Coogan, anche alla sceneggiatura) che troverà nel viaggio che parte dall'Irlanda e finisce in America il modo di redimersi.
Lo humor inglese, impeccabile e pungente, accompagna per l'intera durata del film riuscendo a far ridere anche tra le lacrime di commozione, toccando i temi più svariati -il cattolicesimo, l'omosessualità- in modo veramente intelligente.
Una vera chicca, che sicuramente qualcosa riuscirà a portarsi a casa, e con merito!


Palo Alto
La mela non cade lontano dall'albero si dice.
E infatti Gia Coppola, alla giovanissima età di 23 anni, imbocca alla perfezione la strada dei suoi parenti più famosi. Nel farlo viene aiutata nientemeno che da James Franco, autore dei racconti da cui il film è tratto, produttore e anche interprete.
Palo Alto è così una storia corale su giovani normali -circa- dell'America, tra festini a base di sesso e alcool, problemi con la giustizia e con l'amore. I protagonisti sono April e Teddy, innamorati l'uno dell'altro ma senza il coraggio di esporsi, che nel frattempo allacciano altre relazioni, come quella con il coach di calcio di lei.
In mezzo, ragazze facili ma fragili, ragazzi pazzi e pronti a sfidare ogni limite, genitori più sballati dei propri figli. Il ritratto che ne esce convince, grazie ad attori in parte (Emma Roberts e Jack Kilmer, più uno scatenato Nat Wolff) e un livello tecnico parecchio alto, con il tocco in più dedicato alla musica.
E' pur sempre una Coppola, no?


Child Of God
James Franco presenzialista in questa edizione sconvolge il suo pubblico con una pellicola tratta dal romanzo di Cormac McCarthy. 
La penna cruda e selvaggia dell'autore c'è tutta e rivive sullo schermo grazie a una bravura che non mi aspettavo dall'attore che rispetta -vedasi gli incipit e la divisione in capitoli- la natura del racconto. 
Il film segue e ci fa immergere nella mentalità deviata di Lester Ballard, un cosiddetto figlio di Dio, minorato mentale e reietto del paese. La sua vita fra i boschi è fatta di caccia e soliloqui, fino a che non trova piacere nel crimine più forte e disumano: la necrofilia.
La discesa negli inferi è quindi immediata, e il tutto prosegue con continui pugni allo stomaco, tra inquietudine e disgusto, fino ad un finale poetico ma dal sapore di ingiustizia.
L'interpretazione quanto mai corporale di Scott Haze è da brividi, in tutti i sensi.
P.s.: pensare a Gollum, in alcune scene, vi sarà inevitabile!

7 commenti:

  1. Child of god è uno dei film che mi interessa di più... Dice che il libro sia straordinario! solito dilemma: leggo prima il romanzo o guardo prima il film?!

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    1. Io ormai il libro non lo leggerò o continuerò a sovrapporre le immagini del film... Io direi prima libro, quindi!

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    1. Ben riuscito! Generazionale e non, speriamo trovi spazio in programmazione.

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  3. Child of God, lo vedo oggi. Il libro di McCarthy è potentissimo! Ieri mi sono visto "Palo Alto", e mi è venuta voglia di leggermi il libro di Franco - bel film, pacato, mi ha ricordato parecchio una cinematografia tanto cara a Korine (Kids ecc).

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    1. Palo Alto è davvero un bell'esordio e Franco interessa anche me ora come scrittore!

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