18 febbraio 2014

Doctor Who - Stagione 1

Quando i film si fanno ad episodi

Il recupero di questa serie storica è stato a lungo rimandato. Il motivo, semplice, è che già sapevo che iniziato ad avventurarmi nelle avventure del Dottore difficilmente ci sarei uscita, entrando in un vortice di tempo e spazio dilatati e frammentati tra episodi speciali, scene tagliate, spin-off e chi più ne ha più ne metta.
E fortuna che per una volta ho fatto tacere la mia anima filologica iniziando a vedere il tutto dalla nuova serie (quella datata 2005) lasciando da parte -per un futuro che so già prima o poi arriverà- le altre 26 stagioni partite nel 1963 e conclusesi solo nel 1989.


Ma è meglio fare anche qualche dovuto premessa: entrare in questo mondo ricco di umorismo british irresistibile e fantascienza molto fanta ma che anche molto scienza, con teorie fisiche e chimiche tanto assurde quanto reali, non è stato così semplice.
Questa prima stagione pecca infatti di un Dottore che sa il fatto suo ma che in quanto a charme ancora avrebbe da imparare, e pecca soprattutto di molti episodi a sviluppo verticale, aperti e conclusi, con la nostra Terra quotidianamente (tra passato, presente e futuro) in pericolo.
Se Christopher Eccleston poco a poco si fa amare, e le storie si riprendono verso il finale con nemici comuni quasi indistruttibili e rimandi evocativi che trovano la loro spiegazione, quello che davvero poco sono riuscita a digerire è una Rose (l'assistente per caso) parecchio fastidiosa, testarda ed egoista che non fa che spezzare il cuore del suo Mickey ripetendo sempre le stesse parole ad ogni incontro e se ne frega invece delle parole del Dottore stesso, mettendosi così in guai via via più grossi.


Nonostante questi iniziali problemi, entrare in un mondo dove i viaggi nel tempo, le missioni, le stranezze e gli alieni sono all'ordine del giorno è comunque un'avventura che vale la pena di provare, per emozionarci di fronte a bambini sperduti sotto i bombardamenti della II Guerra Mondiali, per dare un nuovo senso alle opere di Charles Dickens e per ridere di personaggi caratterizzati meravigliosamente come Jackie Tyler o Harriet Jones.
Certo, gli effetti speciali della BBC primi anni 2000 non sono eccezionali, e anzi sono piuttosto elementari, ma giocando con la fantasia, e lasciandosi andare ad una trama dove tutto è possibile, il Dottore diventerà un appuntamento fisso a cui appassionarsi è davvero così semplice!


7 commenti:

  1. Per me il nuovo inizio di un vecchio mito. Da guardare e da amare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Amore a prima vista, e prima o poi darò spazio anche ai classici!

      Elimina
  2. ecco, faccio schifo, non ne ho mai vista una puntata...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è sempre tempo per rimediare, io sono riuscita a trovarlo solo ora!

      Elimina
  3. Ma sinceramente io trovo invece Eccleston un uomo molto bello e affascinante. E' grazie a lui che mi sono innamorata del Dottore ^_^. Che dire? De gustibus. Invece anche io ci ho messo tanto ad arrivare a decidere di seguirla. Mi metteva paura seguire una cosa che non si sa se avrà una fine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. De gustibus, troppo maturo e tropo nasone per me, te lo lascio volentieri ;)
      Più che paura non finisse, avevo e ho paura di non riuscire a stare dietro a tutti gli episodi speciali e agli extra, per non parlare della vecchia serie, che vorrei tanto riuscire a vedere...

      Elimina
  4. Io amo il Dottore, se sopravvivi ai primi quattro episodi di questa stagione, poi è solo amore ;-) Eccleston mi piaceva, ma il meglio arriverà dopo, anche se lo amato moltissimo in "The Empy Child" / "Doctor Dance" è stato, come dire... "Fantastic!" :D

    RispondiElimina