25 luglio 2015

Comet

E' già Ieri -2014-

Lui è...
Sì, si sta per parlare di un'altro boy meets girl, e sì, anche questa volta a renderlo particolare è quello stile Sundance che a molti fa storcere il naso ma che, se ben gestito, sa far uscire piccoli grandi film come questo.


Dunque, dicevamo:

Lui è un cinico, saccente, ricercatore farmaceutico che non crede nell'amore, che vive pensando a cosa di tragico potrà avvenire fra 5 minuti, piuttosto egocentrico.
Lei è invece dolce, romantica, che crede e cerca l'amore, che vive nell'adesso, in particolare in un adesso che la vede al primo appuntamento con un belloccio che trova della poesia nel calcio e che crede sopravvalutati i Beatles.
In fila per assistere a una pioggia di comete nell'Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles, lui, Dell, finirà per cogliere l'occasione, per chiedere a Kimberly il numero, pur essendo lei accompagnata, trovandola, scontrandosi e incrociandosi in una serata che li vedrà lentamente avvicinarsi, conoscersi, innamorarsi.
Lo sviluppo di questo amore, da questa prima sera al futuro che li aspetta, non ci è però mostrato in modo ordinario, ma incastrando quelli che vengono definiti 6 diversi universi paralleli, che li vede discutere in un hotel a Parigi, li vede litigare a distanza lei in auto lui in un pub, li vede ritrovarsi su di un treno, li vede ritrovarsi dopo anni ancora.
Ci vorrà un po' per mettere al loro posto i pezzi di questo puzzle, ma ci vorrà poco per amare questa coppia di opposti, questa solare ragazza che vede gioia e amore in ogni dove, e questo cinico ragazzo che odia l'umanità intera, tranne lei.


I loro dialoghi filano via lisci, mostrando due caratteri per quanto distanti affini, innamorati, che entrano direttamente dentro al cuore.
Merito di Justin Long e della sempre bravisimissima Emmy Rossum, che li caratterizzano, li studiano e li plasmano assieme al regista Sam Esmail, creando una coppia difficile da dimenticare.
Mentre i colori assumono toni onirici e altrettanto unici, le parole si fanno serrate, i dialoghi fulminanti sembrano usciti dalla redazione di The Newsroom, e c'è la stessa vita, la stessa passione, che sia in una litigata che in una proposta d'amore.
Come tutte le storie, però, dopo l'inizio, dopo lo sviluppo, arriva la fine. A meno che non si stia guardando un dipinto, lì dove tutto è lì, nell'adesso.
E come in tutte le storie, a fare la differenza è il modo in cui le si racconta, e mescolando i tempi, passando tra il prima e il dopo con un uso del montaggio intelligente che usa la musica (doc, of course) e le parole come raccordi, questo adesso lo si segue nel tempo, sperando possa non finire, sperando in un amore di quelli grandi che si rincorre per una vita, per un sogno.
Dove può restare sempre lì, sospeso.


3 commenti:

  1. Sapevo avresti apprezzato. A volte li ho trovati un filino troppo logorroici, ma restano comunque parte di una coppia bella, pazza e originale il giusto. Visivamente è un gioiello e ho adorato il finale mozzato. :)

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    1. Bello, bello, bello!
      Grazie per il consiglio, film così fanno sempre un gran bene :)

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  2. Com'è che non l'ho ancora visto?
    Tra le mie prossime visioni estive ci starà alla grande...

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