6 agosto 2018

Channel Zero - No-End House

Horror Week

Dopo una necessaria pausa domenicale, per rinfrescare i bollenti spiriti mi concedo l'ormai abituale settimana dedicata ai brividi, che quest'anno potrebbe addirittura sforare vista la quantità di materiale archiviato durante l'anno.
Si parte da una serie TV antologica, che lo scorso anno con Candle Cove aveva saputo interessare da un parte, annoiare dall'altra.
Questa volta cambia tutto, e di certo ci guadagna.
C'è una casa, che appare dal nulla, una volta all'anno in una città diversa. I giovani ne vengono attratti da strani video ipnotici, dai rumours letti in rete, dalla più classica curiosità.
Quella casa sembra l'opera di un artista contemporaneo, a cui piace giocare con la psicologia della gente.


Sei stanze, ognuna diversa, ognuna in grado di regalare brividi e di conoscere fin troppo bene chi ci entra e le sue paure.
Margot e Jules entrano, dopo essersi ritrovate, dopo aver cercato di passare sopra alla fuga di Jules, non in grado di gestire il dolore dell'amica per la perdita del padre. Ci entrano con J.T., amico di sempre, e con il bel Seth, sconosciuto conosciuto al bar, che ci prova con Margot. Ad entrare con loro anche Dylan, che quella casa sembra conoscerla, che appare affrontarla come si affronta la scalata di una montagna.
Il motivo è presto detto: quella casa non è una semplice casa, è un qualcosa di affamato, e mangia ricordi. È una realtà parallela, in cui si entra e non si esce, in cui i desideri più nascosti, anche quelli improbabili, si realizzano. Succede così che pure un padre che non c'era più, torni come niente fosse.
Ovviamente, non tutto è come sembra, si deve stare attenti ai Cannibali.


Partendo da un pilot inquietante il giusto, che regala sì una buona dose di paura, andando avanti nei suoi brevi 6 episodi, la stagione prende altre pieghe, diventa più seria, più introspettiva, più inaspettatamente drammatica, pur avendo nel mezzo mostri da sconfiggere, sangue da versare e da mangiare.
Con quella figlia che torna finalmente ad esserlo, ad accettare ogni conseguenza pur di vivere il presente, disposta a perdere il passato.
Ma, ovviamente, almeno una sana di mente nel gruppo c'è, come ci sono i più classici errori madornali degli adolescenti negli horror, soluzioni facili rese difficili, colpi di scena piuttosto prevedibili e perdite che si potevano evitare.
L'allure del primo episodio allora si perde man mano, la visita della casa resta forse l'apice più alto della stagione, per buona pace di John Carroll Lynch e dei brividi che la sua sola presenza sa regalare.
Pasticciata a tratti, surreale in altri, avrebbe giovato di un paio di episodi in meno, di una struttura più decisa.



Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
3 Leoni su 5


6 commenti:

  1. Dopo la delusione della prima stagione, partita benissimo e andata tristemente scemando, avevo deciso di mollare questa serie (fortunatissima, tra l'altro: macina stagioni su stagioni). Per questa seconda, di cui tutti mi parlate bene, potrei fare un'eccezione. :)

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    1. Questa seconda dovrebbe piacerti molto molto di più, un buon cast, una storia molto più interessante e spaventosa. Certo, qualche scivolone c'è, ma solo il primo episodio vale la visione dell'intera stagione ;)

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  2. I Cannibali sanno sempre fare il loro dovere! :)
    Come dici, non tutto funziona al meglio nel corso di questa No-End House, però a tratti, soprattutto nel primo episodio, è una delle cose migliori offerte dall'horror di recente.
    Quasi quasi dovrei recuperare anche la nuova stagione, che magari qualche altra soddisfazione la regala...

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    1. Della seconda parlerò domani, quindi non anticipo, ma qui brividi ne ho avuti parecchi, sia per la bellezza del primo episodio, sia per certe scene spaventose davvero.

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  3. Molto bella, a tratti era anche riuscita a magonarmi un po' questa stagione. Lui, terrificante, immenso.
    Mi si dice che la terza serie Butcher's Block, che devo ancora vedere, sia più terrificante...

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    1. Io nel primo episodio e dentro la scuola durante la fuga delle due, non sapevo più a chi attaccarmi... ho capito che quello che mi spaventa davvero sono gli inseguimenti, i cattivi che iniziano a correre all'improvviso.
      Come sopra, del terzo capitolo parlerò domani ;)

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