La guardi e ti chiedi: perché tutte le serie non sono così?
Fresche, leggere, ironiche.
Dai colori da fiaba, dalla fotografia che sembra uscire da dei quadri e che i quadri li omaggia, con attori che non si prendono sul serio, giocano come il termine inglese della loro professione invita a fare.
La guardi, e ti chiedi: com'è che la storia non si insegna così?
Ok, in questo caso, come viene chiarito ad ogni titolo di testa, la storia è rimaneggiata e solo occasionalmente vera.
Ma una Storia così pop, così moderna, per raccontare di anni così cupi e bui pronti alla rivoluzione... ah, sarebbe stato uno spasso da studiare!
Non a caso, di questo The Great si parla più volentieri -e lo si vede più volentieri- di quel Caterina La Grande prodotto dalla HBO e interpretato da Helen Mirren che nemmeno i critici, per la sua serietà, per la sua legnosità, hanno salvato.
The Great racconta la stessa storia, prendendosi molte più libertà.
Racconta di come la (quasi decaduta) nobile Caterina arrivi dalla Francia fino alla corte dello zar Pietro il... no, non si sa ancora che Pietro sarà, per ora è solo il figlio di Pietro il Grande con questo fardello da portarsi addosso. Ma lo fa con estrema noncuranza, mostrandosi terribile come il suo predecessore, sia come marito -abusando e tradendo e infischiandosene della moglie e dei suoi sentimenti- sia della sua Russia, continuando una guerra che non capisce, amministrandola senza polso, lasciando ai suoi consiglieri, non sempre attenti, colti, le decisioni da prendere.
Un colpo di Stato è quel che ci vuole ed è quello che inizia ad ordire Caterina, con l'aiuto del consigliere Orlo, della domestica Marial e del generale ubriacone Velementov.
Ma non solo di politica si parla, e non solo di lei, con il racconto che si fa corale a comprendere amanti e funzionari di Stato e zie e altri re.
Si parla di amore anche quando è un tradimento concesso, si parla di sesso, tutto da scoprire, si parla di un Illuminismo che anche nella retrograda Russia si vuole portare.
Si parla, poi, di femminismo.
Ovvio se la figura è quella di una Grande come Caterina.
Così le frecciatine non si contano, anzi, sono dei veri missili che arrivano fino ai giorni nostri.
Il tutto non rende più pretenziosa la narrazione, ma si sposa con i toni che Tony McNamara mantiene.
La firma che stava già dietro agli intrighi di corte di La Favorita si sente tutta, e infatti sempre lì sembra di essere, con un despota incapace e facilmente circuibile.
Onestamente, sembra anche di essere in una corte inglese o francese, con la Russia e la sua moda, il suo freddo, la sua particolarità che poco si sentono, se non negli infiniti brindisi e nella vodka che scorre a fiume. Non a caso è stato girato parzialmente anche in Italia, alla Reggia di Caserta che regala location e una scenografia da applausi.
Il risultato è così godibilissimo, politicamente poco corretto, licenzioso, in cui svetta l'eterea, bellissima Elle Fanning in un ruolo che le sembra cucito addosso, con Nicholas Hoult che non è da meno, irritante, sadico, piacione e sofferente com'è.
Potrei lamentarmi solo dell'esagitato ed esagerato Sacha Dhawan, già mal sopportato in Doctor Who, ma ci si passa volentieri sopra vista la meraviglia che The Great è dall'inizio alla fine, titoli di coda compresi che risuonano di volta in volta con la canzone pop più giusta.
Ovviamente, solo dopo aver brindato.
Voto: ☕☕☕☕/5
Devo assolutamente vederlo! Peccato per gli episodi di un'ora però.
RispondiEliminaLi credevo un ostacolo anch'io, invece leggera e fresca com'è la serie non sono pesati nemmeno un po'... anzi, se ne vorrebbero ancora di Elle e di Nicholas!
EliminaSembra proprio quello che mi ci vuole dopo aver visto Maleficent 2: Elle Fanning mi piace moltissimo, ma nemmeno lei lo ha potuto salvare! Questo potrebbe finalmente renderle giustizia! Grazie della dritta!
RispondiEliminaQui è davvero magnifica, vista in vesti sempre seriose, qui si lascia andare e rende il tutto ancora più godibile!
EliminaHo visto il primo episodio, per ora.
RispondiEliminaAbbastanza simpatico, ma non mi ha entusiasmato quanto te... sarà che già La favorita non era stata tra le mie visioni preferite.
Comunque prima o poi vedrò di continuarla...
Ma come? Una splendida Elle Fanning, un idolesco Hoult, una rilettura pop e non è subito amore?
EliminaScoccherà, ne sono sicura!