29 settembre 2015

Masters of Sex - Stagione 3

Quando i film si fanno ad episodi

C'è una tecnica che ogni sceneggiatore conosce bene per continuare a poter fare il suo lavoro: allungare il brodo.
Una tecnica che per quanto possa mantenere il suddetto sceneggiatore e i suoi personaggi, scontenta non poco i fan di questi personaggi, in particolare quelli della prima ora.
Sarebbe quindi da scambiare un paio di paroline con chi scrive i vari episodi, o le varie sceneggiature di Masters of Sex, perchè il suo utilizzo di questa tecnica è quasi sopraffine: pur facendo dei salti temporali assurdi e improbabili che lasciano basito quel fan della prima ora, riesce comunque ad allungare il brodo, a portare avanti la serie con stanchezza, a tratti, con un po' più di concentrazione in altri, mescolandolo per bene, insomma, questo brodo.


L'unità della prima stagione ci aveva abbandonato già lo scorso anno, con un episodio in particolare che mostrava impietoso il passare del tempo.
Ora, in soli tre anni (in realtà due e mezzo, a ben guardare), da quei primi sguardi tra una segretaria e il suo medico, di anni ne sono passati 12, e i due continuano a mantenere una stabile ma fragile relazione extraconiugale e finalmente stanno vedendo il frutto del loro lavoro pubblicato.
Il primo episodio di questo nuovo capitolo va indietro e avanti nel tempo, e lo fa con una classe e con tocchi di eleganza sia nei dialoghi che nell'ambientazione vacanziera, che fa pensare di essere rimasti sulla giusta carreggiata, ma basta aspettare una settimana e di mesi nel frattempo ne sono passati circa 9, e per quanto tutto sembra essere cambiato, tutto rimane lo stesso.
Il vero problema di questa stagione è che divaga e fa divagare i suoi protagonisti.
Dopo 12 anni Bill e Virginia proseguono la loro relazione a singhiozzi, interrogandosi sul loro futuro, sulla loro passione lavorativa, sul metodo lavorativo. E se Virginia perde il senno dietro un bell'imbusto e una figlia adolescente che fa le bizze, dimostra ancora una volta di non essere quella madre modello che gli sceneggiatori vorrebbero propinarci, perchè senza che questa sia una critica a vuoto o femminista o conservatrice, Virginia preferisce il lavoro ai figli, anzi, senza ombra di dubbio come aveva già dimostrato in passato, quei figli le sono quasi di peso, non tanto per la sua carriera quanto per il suo stile di vita.
Bill poi, degenera ulteriormente, finendo per dare parecchio sui nervi, lui e le sue indecisioni, lui e le sue fissazioni, lui e le sue ossessioni che sfociano nella cena più imbarazzante e urticante mai inscenata, che riguardano l'amore della sua vita, mentre a casa chi lo aspetta smette di aspettarlo, forse, o lo odia senza riserve dimostrando che anche se con metodi diversi, un figlio lo si può rovinare.
La serie avanza così cercando di avere nello studio un qualche appiglio, ma anche qui ci si ritrova con le stesse tematiche sessuali da analizzare, seppur ormai più accettate e più all'avanguardia.


Il vero problema di questo brodo, sembra essere quindi come i personaggi principali vengono allungati, vengono sballottati qui e là nei loro sentimenti, ritornando ad un punto di partenza nel quale ci siamo stancati di vederli.
Principalmente perchè entrambi appaiono più insopportabili di quanto ci ricordassimo.
Pure Libby che nella scorsa stagione aveva illuminato la scena, qui si perde, e si ferma di nuovo con un nulla di fatto, fortuna allora che c'è Betty, la simpatica, ironica ma soprattutto intelligente Betty che più di una volta risolve le cose, le esalta. Piuttosto mal utilizzata infine, le comparse di Emily Kinney (la Beth di The Walking Dead) e Allison Janney.
In tutto questo, ci si dimentica di temi (la guerra in Vietnam) e situazioni (quella figlia ribelle? gli altri figli?), mostrando una confusione che anche se non intacca l'eleganza e la classe della messa in scena, o dialoghi spesso e volentieri magnifici, va a far crollare tutto il resto.
Il brodo si allungherà per un prossimo anno -è stato confermato-, e visto che il finale non è stato certo dei più esaltanti, ma anzi piuttosto patetico, la paura di un ulteriore smacco, è alta.


4 commenti:

  1. Sincro anche oggi? E pare che siamo sincro anche con la delusione!

    RispondiElimina
  2. Sono parecchio d'accordo, ma mi sa che questo brodo allungato a me è stato ancora più sullo stomaco, tanto che non so se avrò la pazienza di seguire ancora la prossima stagione. Già questa l'ho terminata solo per affezione a personaggi come Betty e Libby, che però pure loro non hanno certo dato il massimo.
    Poi come dici questioni come il Vietnam o la presenza dei figli sono abbozzate e poi spariscono...
    Davvero una stagione inutile e troooppo noiosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero in un salvataggio, anzi, spero in una chiusura nella prossima stagione. Almeno da poter tirare le fila e finirla con questi tira e molla.

      Elimina