31 marzo 2017

17 anni (e come uscirne vivi)

Andiamo al Cinema

Vorrei tanto non dover iniziare l'ennesimo post lamentandomi dei titolisti italiani.
Vorrei, ma non posso.
Perché i suddetti per l'ennesima volta combinano un pasticciaccio, piuttosto inutilmente poi, trasformando il serio e anche un po' poetico The Edge of Seventeen (letteralmente il finire/il ciglio dei 17 anni) in un titolo degno di una serie Disney Channel, e no, non è un complimento.
Al di là della bruttezza della scelta di 17 anni (e come uscirne vivi), quello che un titolo simile porta a pensare, è di trovarsi di fronte alla solita stupida commedia americana adolescenziale.
Il fatto è che 17 anni (e come uscirne vivi) è sì una commedia, è sì adolescenziale e americana, ma non è stupida, anzi, nasconde una profondità e una serietà tutt'altro che banale.



La protagonista è Nadine, 17enne complessata, solitaria, nerd o loser che dir si voglia, che ha solo un'amica: Krista, che l'ha salvata dagli anni del bullismo in tenera età, e che da allora le è rimasta a fianco, anche nel momento più duro, la morte del padre.
Nadine si ritrova a 17 anni con parecchi problemi da affrontare: la madre, sola, che cerca di far fronte al lutto, il fratello, bello e perfetto, che sembra il suo opposto, in quanto a popolarità, carisma e sicurezza in sé, ma soprattutto Nadine si ritrova ad affrontare il tradimento di quella sua unica amica, che finisce per innamorarsi di quel fratello tanto perfetto e per spezzarle così il cuore.
Le due settimane che seguono la scoperta dell'amore che intercorre fra i due, portano Nadine in un girone infernale in cui il suo egoismo, la sua drammaticità, avranno la meglio. Ad aiutarla, un professore non certo perfetto, anzi, privo di empatia e di consigli utili da dare, e un pretendente, Erwin, che è però l'opposto del misterioso e affascinante Nick di cui Nadine è infatuata, semplice, romantico, piuttosto loser pure lui.


Letta così, sembra davvero di trovarci di fronte a quella commedia americana per adolescenti un po' stupida, in realtà, The Edge of Seventeen, ha parecchie marce in più.
Ha prima di tutto una protagonista eccezionale, Hailee Steinfeld, cresciuta un gran bene e qui capace di rubare e reggere la scena e l'intero film nonostante comprimari d'eccezione come un Woody Harrelson irresistibile e una Kyra Sedgwick altrettanto decisiva. La Steinfeld gigioneggia, giganteggia, diverte e commuove, si trasforma più e più volte per noi, e conquista.
Ma il film ha dalla sua soprattutto una scrittura veloce, divertente, leggera, capace però di momenti di profondità e di serietà in cui gli occhi si inumidiscono. Ed è qui, nel cercare di elaborare un lutto, di riunire la famiglia, di andare avanti e mettersi in pace prima con se stessi e poi con il mondo, che The Edge of Seventeen dà il suo meglio, mettendo per un attimo da parte risate grasse e sincere, finendo per essere un'altra commedia americana che ha il suo perchè e sa parlare non solo agli agli adolescenti ma anche a chi adolescente è stato, e non dimentica la solitudine, i problemi che sembrano insormontabili, quando poi basta una parola sincera, un film (di animazione o non) pieno di risate e verità, per aprire gli occhi. E stare bene.



Regia Kelly Fremon Craig
Sceneggiatura Kelly Fremon Craig
Musiche Atli Örvarsson
Cast Hailee Steinfeld, Blake Jenner, Woody Harrelson, Kyra Sedgwick
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7 commenti:

  1. Lasciami dire, Lisa, che da te "affianco" usato invece di "al fianco" o "accanto" non me lo sarei mai aspettato! Un mito che cade? Probabilmente solo fretta o il correttore automatico di Word. ;)

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    1. Fretta e stanchezza da trasloco possono giustificarmi? Correggo subito, grazie per la segnalazione :)

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  2. Fosse anche stata la solita stupida commedia americana, a me che sono appassionato del genere probabilmente sarebbe piaciuta comunque. :)

    Invece non lo è, ed è un ottimo film. Magari gli manca qualcosina per trasformarsi in un cult totale, però una visione ci sta tutta.

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    1. Cult non è, ma bello bello e inaspettatamente profondo, sì. Fossero tutte così le commedie teen ;)

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  3. Probabilmente, non vedevo una teen comedy così intelligente, onesta e ben interpretata dai tempi della semi-esordiente Emma Stone in Easy Girl.
    Lei bravissima. E che trasformazioni fa sui Red Carpet. Nei film la trovo sempre... non dico bruttina, ma.

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    1. Sai che invece l'ho trovata molto più bella qui, acqua e sapone, che non nei red carpet super truccata? Ha il fascino della semplicità, anche se sì, in qualche inquadratura funziona meno... in ogni caso, bravissima, e commedia di quelle genuine e originali. Finalmente.

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    2. Qui piaceva anche a me, in realtà, era in Romeo e Giulietta che la insultavo. :-D

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