23 maggio 2013

Super 8

E' Già Ieri -2011-


Annunciato da una campagna promozionale ricca e appassionante Super 8 era inizialmente riuscito ad incantare gli addetti ai lavori statunitensi, d'altronde una produzione che vede ai suoi vertici persone come J.J. Abrams (produttore dei cult Lost e Alias) nelle vesti di regista e Spielberg come produttore, molto ci si aspettava.
Il problema è quando queste attese non sono del tutto ripagate. Chiariamo da subito, Super 8 è un film tecnicamente ben fatto che sa ricostruire fedelmente le atmosfere della fine degli anni ‘70, le paure di una piccola città, l’educazione e la crescita di pre-adolescenti.
Ma se la prima parte del film coinvolge ed emoziona -l’inizio con la non vista morte della madre del protagonista ha un ché di poetico mentre l’incidente ferroviario ricostruito digitalmente che dà il via all’azione ha una forza esplosiva- la seconda invece si perde in facili retoriche e in discorsi patriottici e lacrimevoli che stridono e fanno calare non solo il consenso del pubblico ma anche quanto precedentemente costruito.


La trama per quanto ricordi molto da vicino quella di E.T. -il classico e forse il più bel film di Spielberg- con dei ragazzini che scoprono una minaccia aliena e si battono contro le menti di un esercito senza scrupoli, si arricchisce di elementi che danno nuova vita al genere. Primo fra tutti l’espediente narrativo che mette in contatto i ragazzini con la verità: il dover girare un film da presentare ad un concorso, un film di Zombie che è poi visibile nei titoli di coda di Super 8 e che permette di delineare fin da subito il carattere dei protagonisti. Se Joe, addetto al trucco, è infatti chiuso e ancora scosso dalla morte della madre e dalla mancanza di un contatto familiare con il padre vicesceriffo della città, Charles il regista è volitivo ma non leader mentre Alice (Elle Fanning), reclutata all’ultimo (e di fatto l’unica vera star del film vero e proprio, avendo già alle spalle Somewhere di Sofia Coppola) è la ragazzina forte che incanta e fa innamorare tutti di sé. Proprio grazie alla camera super8 che usano per girare, riprenderanno l’incidente ferroviario che libera il mostro alieno (e che molto ricorda quelli di Cloverfield, sempre di Abrams)e arriveranno a scoprire la verità sulle origini della minaccia con annessa teoria cospirazionista. Una verità che li formerà e li farà crescere in fretta, prendendo coscienza di sé, delle proprie capacità e soprattutto del proprio coraggio.
Tutte queste premesse però vanno a scadere in un finale fin troppo patetico nella vera accezione del termine, suscitando sì commozione ma in quel modo lezioso che un po’ infastidisce. Discorsi patriottici, sbandieramento di buoni sentimenti che, per una volta, potevano anche esser messi da parte.

18 commenti:

  1. film molto carino e dal gusto squisitamente retrò, anche se in effetti, è vero, la seconda parte è un po troppo retorico/buonista, peccato...

    Nel complesso comunque un film gradevolissimo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per una serata senza troppe pretese va benissimo, confezionato bene ma mi aspettavo qualcosa di più da J.J.

      Elimina
  2. Questo è un film che devo recuperare..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Viste le discussioni nate qui, un recupero ci sta!

      Elimina
  3. Completamente d'accordo col tuo giudizio-
    Pensa, credevo di trovarmi di fronte a uno Stand by Me coi mostri, ma la poesia è molto inferiore...

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensa che per non rovinare la poesia del racconto, Stand by me non l'ho mai visto! Qualche paragone lo si può fare ma le differenze sono comunque di più!

      Elimina
    2. Ti assicuro che il film è ancora più poetico, forse perché più secco e deciso (senza le ridondanze tipiche di King)

      Moz-

      Elimina
  4. E' vero che la seconda parte non è al livello della prima. Comunque io l'ho gustato perché avevo proprio nostalgia di questo genere.. Diciamo che ha soddisfatto la Goonie che è in me.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non fossi partita con alte aspettative me lo sarei gustato di più pure io! Molto anni '80/'90 come storia :)

      Elimina
  5. a me è piaciuto anche se la parte migliore è quella del filmino sgangherato che girano: io sono andato a vederlo con i miei figli così come io fui portato a vedere ET...l'ho visto come un passaggio generazionale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E.T. però è tutt'altro! Ancora adesso sa incantare commuovermi come non mai :,)

      Elimina
  6. per me è super caruccio.
    certo, il finale poteva essere meglio, però è pur sempre una ammericanata, ma di quelle se non altro fatte bene come spielberg quando era ancora un regista valido

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima cioè che incontrasse un cavallo? Sì, il film è ben fatto, ovviamente, ma con quel J.J. dietro pensavo ne uscisse qualcosa di diverso!

      Elimina
  7. Mi trovo d'accordo con il Cannibale, pensa che roba!
    Io l'ho trovato molto ben fatto, rispettoso dello spirito del periodo di cui racconta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ambientazione e il livello tecnico sono altissimi -Spielberg ci sa fare ovvio! Ma ... ma... c'è questo ma e questa delusione che a fine film mi ha lasciato un po' troppo amaro in bocca!

      Elimina
  8. Ma alla fine i buonismi ci stanno, è un omaggio a film come ET (che giustamente citi) e altre bambinate degli anni che furono, quindi sono fastidiosi solo in parte e comunque in spirito con lo spirito del progetto.
    Il film a me è piaciuto molto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sei diventato Jean Jacques? Anche tu J.J.? Ecco perchè ti è piaciuto molto :)

      Elimina
    2. La scelta era fra questo e "Jack e i suoi addominali", ergo...

      Elimina