Ah, la prima volta.
Deve essere con quello giusto, sarà una cosa magica, violini che suonano in sottofondo, candele soffuse, tutto perfetto, tutto in sintonia.
Ne siamo proprio sicuri?
È/sarà veramente così?
Dopo che i film ci hanno illusi per anni, dopo che quel quadro di perfezione faceva apparire gli imbarazzi, i dubbi e tentennamenti dei disastri che non dovevano e non potevano accadere, a renderci così ancora più insicuri, finalmente la verità.
Finalmente un film che quella prima volta non ce la mostra del tutto, ma ce la racconta come un piccolo trauma, con quei dubbi e quei problemi annessi.
Prima però, ci si deve conoscere.
E allora:
lui, Dave, è il ragazzo perfetto, sensibile, intelligente, ma insicuro di sé. All'ultimo anno di liceo, già sa cosa vuole dalla sua vita, in particolare vorrebbe stare con Jane, quella che lo considera il suo migliore amico, al quale confidare tutti gli amori sbagliati, tutte le cotte.
Il momento per dichiararsi sembra però giunto, e provando a voce alta, solo, in un vicolo buio, viene interrotto da lei, Aubrey, ragazza alternativa, che ama i dischi in vinile, ama fare collage, e sta con un ragazzo più grande, ma non per questo maturo.
Scherzano, si confidano, lei dice chiaramente che no, Jane che ha occhi solo per i più cool della scuola non potrà averla, e finiscono per passeggiare, per passare la notte assieme, abbracciati.
E qualcosa cambia, nonostante i consigli degli amici che vedono in Aubrey una minaccia, lui, Dave, la chiama, la rivede, capisce che qualcosa c'è, che la gelosia verso quel ragazzo più grande e per niente affidabile con cui lei, Aubrey, vorrebbe perdere la verginità, significa qualcosa.
Lei, Aubrey, capisce che se con lui, Dave, non vorrebbe mai smettere di parlare, di stare assieme un motivo ci sarà.
E allora, nel giro di un weekend, abbandona i rispettivi amori, sempre assieme, decidono anche di fare il grande passo.
E no, non ci sono violini in sottofondo, candele soffuse a creare l'atmosfera, ci sono imbarazzi, problemi, dolore.
E la sensazione di essere sbagliati, di aver sbagliato tutto, di aver messo fretta alla cosa, arriva a sconvolgere tutto.
Come ogni romcom che si rispetti, come ogni boy meets girl che si rispetti, il lieto fine è dietro l'angolo, e passa per tante parole, per dialoghi veloci e scoppiettanti, per protagonisti che non si può non amare.
Dylan O'Brien e Britt Robertson, così come la fotografia del film, sono fin troppo patinati, e per quanto contornati da personaggi macchietta (il nerd Craig Roberts e il gigante buono LaMarcus Tinker) è difficili crederli adolescenti insicuri, dall'alto di muscoli e bellezza.
E sì, quel weekend del loro amore passa veloce, a volte anche troppo, ma è agosto, si cerca leggerezza, spensieratezza, divertimento, e una commedia americana innocente ma finalmente veritiera è quel che ci vuole.
Regia Jon Kasdan
Sceneggiatura Jon Kasdan
Musiche Alec Puro
Cast Dylan O'Brien, Britt Robertson,
Craig Roberts, James Frecheville
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Finto indie e molto imbellettato, sì, però lo avevo trovato carino carino carino :)
RispondiEliminaDifficile resistergli in un pomeriggio d'estate caldo in cui questa leggerezza va un gran bene!
EliminaFilm non memorabile, però facile da adorare. Per l'estate è perfetto.
RispondiEliminaEsattamente. Lei ancora non mi convince, lui troppo bello e americano per la parte del ragazzo sensibile e perfetto, ma insieme funzionano bene!
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