20 aprile 2021

In Breve: Foodie Love - Calls - Speravo de morì prima

Bisogno di una serie TV fresca, breve e ben fatta?
Eccone tre, per palati diversi, che amano il cibo o le tensioni di una volta o che possono -come no- masticare di calcio.
Tutte pronte e servite in streaming.

Foodie Love

In Breve: Lui è piuttosto metodico, molto metodico. Ha dei calzini colorati come unico vezzo, beve il caffè rigorosamente nero e ha una fissa per i ristoranti stellati.
Lei è una ritardataria cronica, una relazione dolorosa non del tutto archiviata, un rapporto complicato con il Giappone, dove ha vissuto.
Lui e lei vengono combinati da un'app per amanti del cibo, iniziano con un caffè, passano ad un drink e poi un pranzo, una cena, un viaggio… Studiandosi e cercando di mostrare la versione migliore di sé, tra imbarazzi, equivoci, sguardi complici e dubbi difficili da mettere a tacere in quella loro testa che pensa troppo.


Chi c'è: c'è Laia Costa, che sembra relegata in eterno ad essere la ragazza spigliata che si denuda con facilità. Cosa che me la rende un po' antipatica. Colpa del personaggio che è sempre lo stesso, non della sua bravura (anche se, verrebbe da dire, facile fare sempre lo stesso ruolo…).
C'è Guillermo Pfening, dall'accento accattivante, dal sorriso ammaliante.
Un'alchimia, fra loro, che si sente subito: basta il tocco di un dito, basta un'ultima cena, basta una domenica mattina.
E c'è Isabel Coixet a scrivere e dirigere questi episodi caricati in silenzio su RaiPlay.

Episodio Migliore: Gelato di Neve ambientato a Roma aiuta a innamorarsi definitivamente della serie, con la presenza pure di Luciana Littizzetto. Tra la passione che si sente in L'ultima Cena e la naturalità che prosegue con Questa è la Francia e infine la passione che esplode in un episodio ad alto tasso erotico (troppo? Un po', per una pudica come me) come Il cornetto perfetto non esiste, difficile scegliere.

Funziona? Sì. 
Anche se c'ho messo un po' ad entrarci, a capire che la struttura degli episodi non prevedeva sempre il cibo al centro, non sempre ristoratori, baristi o gelatai a raccontare altri pezzi di storia.
Il carattere difficile da inquadrare di lei si spiega tutto in una lettera finale che fa parecchio male, e con lei, con la serie, si fa definitivamente pace.
Avevano ragione i Monty Python: "un altro po', un altro po', BUM"

Voto: ☕☕/5


Calls

In Breve: strani fenomeni del terzo tipo accadono fra le linee telefoniche d'America. 
9 episodi, 9 chiamate che raccontano altrettante storie, vuoi di tradimento, di riconciliazione, di rapina e pure di salvataggio in extremis.
Che succede, in realtà?
Il tutto si collega e si spiega poco a poco, con un episodio finale a mettere il punto mentre il cuore continua a battere per l'ansia.


Chi c'è: ci sono voci eccellenti come quelle di Lily Collins, Pedro Pascal, Aubrey Plaza, Karen Gillan, Rosario Dawson e Joey King fra le tante.
E c'è Fede Alvarez che adatta la serie francese di Timothée Hochet per farne una serie composta solo da voci, appunto, che ricorda i grandi radioeventi di un tempo, ma con l'aggiunta di richiami grafici che ipnotizzano come i salvaschermo Windows di una volta.
Garantito. 

Episodio Migliore: difficile scegliere, vista l'ansia che tutti sanno creare.
Vado con The End (inizio fulminante) e Pedro Across the Street (colpi di scena a non finire) anche se il cuore si spezza con C'è uno scienziato a bordo? e quella I just called to say I Love you a partire a tradimento sui titoli di coda.

Funziona? Eccome.
Strega e non molla più. 
Più di un podcast, più di un film alla The Call, in questo formato ibrido la tensione sembra ancora più palpabile e ci si ritrova a più riprese a tenere strette strette le coperte (sì, anche se siamo ad Aprile) e a cercare delle risposte, dei punti di contatto.

Voto: ☕☕/5


Speravo de Morì Prima

In Breve: vita, carriera e miracoli di Francesco Totti.
Sì, Francesco Totti. Er pupone, Il Capitano, andando a raccontare le sue due ultime stagioni e il difficile addio al calcio giocato, tra un rapporto che definire burrascoso è dir poco con l'allenatore Spalletti, il fisico che regge ma non troppo, le paure comuni.
C'è spazio per flashback a raccontare il suo esordio, la sua infanzia, il suo amore per Ilary e il confronto con i compagni di squadra.
In una serie che è un elogio sfacciato ma non per questo assolutamente genuino.
E lo dico io, allergica al calcio come sono.


Chi c'è: c'è Pietro Castellitto che a Totti mica assomiglia tanto, ma basta uno sguardo laterale, una voce ben marcata nell'accento, a convincere. 
C'è Greta Scarano che pure lei si affida a tic e movenze per diventare Ilary, c'è Marco Tognazzi che si cala più facilmente nel ruolo del cattivo. 
E poi, sì, c'è pure lui, Francesco Totti in persona, perché non poteva non esserci.

Episodio Migliore: la romantica che è in me direbbe quello dedicato a come Totti ha conquistato Ilary, ma pure quello con la mina vagante di Cassano e il finale a rischio commozione si difendono bene.

Funziona? Strano a dirsi, ma sì.
Contro ogni aspettativa la serie di cui non si sapeva di aver bisogno, funziona perché gioca e si diverte lei per prima.
Con una sceneggiatura che sfonda la quarta parete, che gioca con i generi e con tempi, che chiama calciatori veri e un matrimonio fra tifosi a suo favore, umanizza un giocatore in una situazione in bilico in cui è facile immedesimarsi.
Anche se il calcio non sta di casa, anche se le imprese della Roma come squadra non si conoscono, è tutto così ben fatto che convince con facilità.

Voto: ☕☕½/5

12 commenti:

  1. Foodie Love mi ha convinto forse proprio perché sono entrato subito nella loro storia, mi è piaciuto il variare punti di vista, quindi non essere solo troppo chiusi nell'ottica del cibo (in principio pensavo ad esempio ci sarebbe stata una maggiore attenzione a questa fantomatica app), e forse anche perché non conoscevo bene lei. Le altre due non so se mi "chiamano", ma non escludo nulla, mi piace variare quindi in un momento di magra potrebbero essere due esperimenti piacevoli

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    1. So di avere un problema io con Laia Costa, infatti appena la serie si è aperta un po' di più, l'ho divorata. L'averla intervallata ad altro non ha aiutato ad amarla subito, poi.
      Calls è consigliatissima: episodi da 15-18 minuti al massimo che tengono tesi dall'inizio alla fine.

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  2. Speravo de morì prima de imparà l'itagliano, mai e poi mai.

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    1. Potresti ricrederti, da allergica al calcio e piena di pregiudizi sull'utilità di questa serie l'ho trovata ben fatta e decisamente umana.

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  3. Prima e ultima piaciute moltissimo.
    La seconda devo recuperarla, per forza.

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    1. La seconda è stata una sorpresa più forte delle altre: prende e non molla più anche se fra un episodio e l'altro c'è bisogno di staccare per respirare. Vedrai, anzi, ascolterai ;)

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  4. No, dai Lisa... la fiction su Totti è pura spazzatura. Per me è imbarazzante. Lo è dal punto di vista attoriale (Castellitto già mi aveva fatto pena come regista, come interprete è anche peggio. La Scarano non ne parliamo: mi dicono che fa molte fiction, per fortuna non le guardo) e anche tecnico (ma vista tanta sciatteria e pochezza di mezzi, la giravo meglio io con uno smartphone). Per non parlare poi della sceneggiatura che è totalmente inattendibile: Spalletti non ha fatto smettere di giocare Totti, non è il "cattivo"... si era semplicemente reso conto che Totti non aveva più nè la testa nè le gambe per stare in serie A.
    Ho letto che adesso è in cantiere anche una serie Netflix su Baggio: sto già tremando! :(

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    1. Io che non mastico di calcio e che per Totti non ho mai avuto una particolare simpatia, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
      Mi è piaciuto il taglio che hanno voluto dare al racconto, la ricerca di un cattivo che nei sei episodi si dimostra altro (odiato dai tifosi, ma in fondo capito pure dallo stesso Totti) e se anche gli attori non assomigliano alla controparte reale, riescono nell'intento.
      La Scarano la conosco per Suburra (il film) e Smetto Quando Voglio, dove mi aveva convinto di più, ma diciamo che il personaggio che interpreta ha quell'aria superficiale, che si può fare.
      Insomma, sarà che partivo con dei pregiudizi, ma nella sua leggerezza e nel racconto umano di un giocatore che non sa che fare oltre il giocatore, mi ha convinto.

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  5. Per favore leggi e contatta anche il Dr.Sunny se hai bisogno di un forte incantesimo d'amore per risolvere la tua relazione interrotta.
    Quando ero incinta di sei mesi del mio secondo figlio, ho divorziato da mio marito. Da quando il nostro primo figlio è stato concepito, abbiamo litigato e litigato senza sosta, lei non amava più alcun amore o fiducia da lui, quindi ha divorziato da me. E tutte queste volte, ho provato tutti i diversi mezzi per riaverlo indietro, ho anche provato alcune diverse ruote magiche nel mio paese di residenza, ma nessuno di loro è riuscito a riportare Tom da me. È stato solo il dottor Sunny che ha garantito un incantesimo urgente di 48 ore e mi ha assicurato che mio marito sarebbe stato di nuovo con me. Ti scrivo per ringraziarti e ringraziarti per aver mantenuto le tue promesse e per aver usato la tua grande e dotata forza per riportarlo a casa. Ero entusiasta di sapere che sei specializzato nella fusione degli Amanti. Grazie, signore, per avermi aiutato nei momenti peggiori della mia vita a essere un così grande mago della magia e che mi ha dato la magia dell'amore che mi ha portato così tanta gioia nel mio matrimonio. Mio marito è tornato e prometto che non mi lascerò mai più. Se dubiti della sua capacità, credimi. Dovresti avere una possibilità. Ripaga in modi che non potresti nemmeno immaginare. Se sei più forte in questo momento e hai bisogno di un incantesimo d'amore forte e urgente per riportare il tuo gentile contatto con la dottoressa Sunny, in questo momento è l'unica risposta per ripristinare la tua relazione o matrimonio rotto. drsunnydsolution1@gmail.com o Whatsapp lui al + 2348082943805. Grazie.

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  6. Foodie Love è quella che mi ha sorpreso di più, arrivando alla visione quasi per caso da non appassionato di cibo e di programmi sul cibo. Quello poi comunque è solo un contorno e il piatto principale è un altro. Il finale poi è di una bellezza esagerata. Ci starebbe bene un'altra stagione con un'altra storia e altri personaggi. La perfezione della chiusura di questa non va toccata.

    Speravo de morì per me è stata una conferma, più che una sorpresa. Avendo già visto il docufilm su Totti e avendo seguito la sua carriera "in diretta", sapevo che di materiale per fare un'ottima serie ricca d'ironia ce n'era.

    Calls altra folgorazione. Però, dopo aver visto quelle grafiche stile salvaschermo Windows di una volta, sapevo che doveva essere una genialata. Altrimenti non si spiegava come avessero potuto produrre una serie di un livello visivo così scarso. :D

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    1. Una serie antologica per Foodie Love ce la vedo molto bene! La pubblicizzassero meglio, dandole spazio, magari... se non c'eri tu mica la scoprivo!

      Con Calls invece mi hai ingannato, ogni episodi a cercare di capire chi c'era dietro quelle voci e di Armie Hammer nemmeno l'ombra!

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  7. Io anche a serie finita non sono riuscita a entrare nell'ottica di Foodie Love. Entrambi i protagonisti li trovavo irritanti fin dall'inizio e quindi non sono riuscita a farmi piacere la serie!
    Calls invece l'ho amata, penso che sia la rivelazione di quest'anno. 😍

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