13 luglio 2015

Vicious - Stagione 2

Quando i film si fanno ad episodi.

Li aspettavo con ansia, questi due simpatici vecchietti.
Avevo scoperto con ritardo tutte le loro frecciatine, tutta la loro ironia e me ne ero innamorata.
Una coppia gay, arrivata ormai alla terza età innamorata nonostante i continui battibecchi, i loro amici di sempre e quello nuovo, giovane e aitante, appena trasferitosi nello stesso condominio: una sit-com dall'impianto semplice, se non vecchio, che aveva però dalla sua quello stile british e quel non prendersi sul serio di grandi attori di un tempo come di oggi .
Li ritrovo ora in una seconda stagione davvero troppo breve, composta da una manciata di episodi della durata di una manciata di minuti, che si divorano troppo in fretta.
L'impianto è sempre quello, punzecchiature condite da tanto the da bere e con ospiti che arrivano senza preavviso in casa.
Niente di nuovo, vero, e qualche episodio appare un po' spento, ma ci pensa tutto una proposta, sì, quella proposta a mescolare le carte.


Vicious si concede così anche il primo sguardo al passato, con un flashback che mostra una coppia con ancora 50 anni da vivere assieme e concede a noi di ridere, di fronte alle ansie, alle crisi che anche dopo tutti questi anni si possono affrontare.
Non sono da meno i comprimari, con una sospetta notte brava e quel giovane qui per niente inquietante che cresce come un figlio, e a Freddie e Stuart si appoggia.
Le risate sono come al solito garantite, ma si fanno largo anche le lacrime, di commozione e tristezza, di fronte ad un matrimonio che ha atteso così tanto per essere celebrato.
Ian McKellen e Derek Jacobi danno il meglio di sé, non dimostrando gli anni che portano, non prendendosi sul serio e giocando con cliché e mode.
Vicious così come è tornata è quindi già finita, il tutto davvero troppo in fretta, come se questo fosse solo un pasticcino da accompagnare al the, in attesa della torta, nuziale e impossibile da mangiare.


2 commenti:

  1. Esilarante e dal finale perfetto. Chi si aspettava quella botta di tenerezza da parte dello spietato Ian McKellen?
    Il difetto è uno, e lo sappiamo: troooppo breve.

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    1. Quella botta di tenerezza che all'improvviso di tira fuori le prime lacrime dopo tutte le risate... ma quanto è breve, mannaggia!

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