17 ottobre 2016

Il Lunedì Leggo - Melasia di Cristiano Demicheli

Ho letto, a 27 anni, un libro per ragazzi.
E me ne sono accorta solo una volta finito, cercando di più, curiosando in internet.
Ho letto un libro per ragazzi, e mi è piaciuto tantissimo. Molto più degli ultimi libri letti, a volte troppo pretenziosi, a volte troppo poco originali.
Melasia è invece una storia semplice ma piena di fantasia, una storia che racchiude in sé tante storie, mentre si va alla ricerca de La storia.



Perché i protagonisti sono due ragazzi, due fratelli, Anna e Marcus, la cui casa, La Rosmarina, è a rischio vendita dopo che il nonno, in possesso di tutti i beni di famiglia, è scomparso nel nulla.
Il loro futuro è a rischio, il padre, corrucciato, non sa che fare.
E loro ce l'hanno la soluzione, gliel'ha insegnato il nonno che tutto si può risolvere con una storia, una storia così buona che possa conquistare i lettori, che possa far loro vendere libri e guadagnare abbastanza da salvare La Rosmarina.
Ma come fare? Loro, piccoli, non lo sanno dove trovarla La storia giusta, La storia più bella del mondo.
La soluzione, seguendo le tracce di quel nonno sognatore, è cambiarlo il mondo, scappare e rifugiarsi altrove: a Melasia.
Una terra di fantasia e di duelli, una terra dove le storie nascono, crescono, cambiano, con mari fatti di parole perdute, di deserti specchio, popolato da Uccelli della Verità e di professori pedanti studiosi della forma senza poesia, trasformati per penitenza in gnomi.
In questo mondo, i due fratelli viaggiano per montagne dalle mille insidie, visitano villaggi apparentemente perfetti e conoscono cavalieri e maestri, spingendosi sempre più in là, fino all'ultima pagina.
Quello che sembra un viaggio fantastico, quello che i ragazzi a cui il libro è destinato vivranno per le sue avventure, nasconde così tanti, bellissimi riferimenti allo scrivere, al leggere, che non possono che emozionare e divertire.
La lettura è di quelle rapide, aiutata da illustrazioni che forse dovevano farmi capire che non mi trovavo di fronte a un romanzo normale.
Ma poco importa, perché il sorriso, a Melasia, non mi ha mai abbandonato.
Sembra di trovarci in una versione più semplice, magari, ma altrettanto poetica di Ecco la storia di Daniel Pennac, anche lì lo scrittore inventava e mostrava il processo creativo di un romanzo, illudendo, tendendo tranelli, al lettore.
È un libro per chi ama leggere, Melasia, un libro che regala emozioni fin dalla prima riga della sua prima pagina chiedendosi:

Da dove nascono le storie?
C'è qualcuno che le inventa, sgobbando giorno e notte in una soffitta piena di spifferi, riempiendo fogli su fogli di avventure, inseguimenti e duelli? 
Oppure spuntano da sole, come ciliegie sugli alberi?

4 commenti:

  1. Beh, dalla copertina forse potevi avere il presentimento che si trattasse di un libro per bambin... volevo dire per ragazzi. :)

    Quasi quasi vado a cercarlo nella Biblioteca Ragazzi della mia città, se accettano ancora la tessera che avevo fatto ormai anni fa.

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    1. Mi faccio sempre fregare, oltre che dai titoli, dalle copertine. Qui soprattutto dal retro decisamente invogliante... Ma per fortuna, vista tutta la magia che c'ho trovato.

      Biblioteca?
      Mi sa che anche la mia tessera è scaduta, oltre che smarrita :)

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  2. sinceramente non è il mio genere letterario, sebbene sia bella la copertina, e potenzialmente potrebbe anche essere carino...

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    1. Il genere è quello fantastico/per ragazzi, ma da lettrice ci troverai tante cose belle lo stesso, te lo assicuro!

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