6 gennaio 2017

Lion - La Strada verso Casa

Andiamo al Cinema

Ci sono film che puzzano di buonismo distante un chilometro.
Ci sono però film buonisti che finiscono candidati ai Golden Globe, e allora un'occhiata gliela vuoi dare, per capire se il problema è solo tuo, dei tuoi pregiudizi, oppure no.
C'è poi una distinzione da fare, perché non tutti i film buonisti sono necessariamente melensi, un brodo in cui far sciogliere il pubblico e portarlo alle lacrime, alcuni film buonisti, lo sono per necessità, quasi per renderci più facile la visione.
È il caso di Lion, film che promette lacrime e batticuore, che punta sul fattore Dev Patel e il suo passato di The Millionaire -anche se nel mezzo è stato decisivo anche in The Newsroom- punta su un cast completo con Nicole Kidman e Rooney Mara, punta su una storia che le lacrime le strappa a priori.
E qui viene il problema.
Cercare di vedere oltre una sceneggiatura non proprio riuscita, con dialoghi e momenti gestiti francamente male, con patemi e drammi evitabili in mezzo a drammi drammatici già di per sé?
Cercare di passare oltre delle interpretazioni troppo caricate, troppo sofferte, con un Dev Patel non certo al suo meglio come si dice, una Kidman brava, sì, ma anche "troppo" e con una Rooney Mara invece bella e naturale ma un po' pesce fuor d'acqua?
Ci si vorrebbe passare sopra, per quanto difficile, in favore di una storia incredibile, drammatica, ancor più perché vera.


La storia non solo di una povertà dilagante, di furti per sopravvivere, di popolazioni dimenticate, ma di un bambino che si perde, che viaggia lontano (1600 km per la precisione), per sbaglio, per errore, per una di quelle stupide coincidenze del destino che lo strappa alla sua famiglia e lo porta a Calcutta, solo, disperato, dove però un bambino solo e disperato non è un'eccezione, non è da aiutare. Ce ne sono tanti, troppi, come lui, tutti a dormire stretti stretti in stazione, ma nemmeno lì al sicuro, inseguiti, catturati, fatti sparire chissà dove e chissà come.
Saroo ha dalla sua la forza di volontà, la fortuna e la capacità di capire il buono delle persone, scappando a situazioni che fanno stringere il cuore, che lo portano a cambiare per sempre la sua vita, in meglio, certo, ma non con la sua famiglia.
Saroo si ritrova in Tasmania, con ulteriori chilometri a dividerlo da casa, con una famiglia adottiva che lo ama, che si prende cura di lui, che gli regala un fratellino che non ha avuto la sua stessa fortuna, la sua stessa forza di volontà, e di cose, ne avrà subite, ne avrà viste.
Il passato sembra dimenticato, quell'esperienza di strada, durata mesi, anni, accantonata, fino al vedere, al sentire, all'assaggiare quella Madeleine che ha qui il sapore dei jalebi, che gli ricorda il fratello, la famiglia, il passato, che diventa così un'ossessione.
Da nascondere, però, da portare avanti senza ferire chi si è preso cura di lui, che lo riempie e lo porta all'isolamento.


Il lieto fine, come ogni film buonista, c'è.
Ma paradossalmente non è qui che si calca la mano, che si preme l'acceleratore delle emozioni, forse solo un po', con la colonna sonora pressante. Basta guardarlo, Saroo, basta ritrovarlo, 20 anni dopo, seguire i suoi stessi passi e ritrovare casa.
E allora, proprio allora, il film buonista diventa un film necessario, un film che mostra la spietatezza di uno Stato che non protegge i più indifesi, che dimentica a lato della strada i più piccoli, e che non li aiuta. Allora, le parole di una Nicole Kidman che non si pente, hanno un peso ancora maggiore, e poco importa se le pronuncia con quel suo "troppo" di troppo.
E se le lacrime, da cuori di pietra, da bastian contrari che tutti quei difetti li continuano a vedere, non sono arrivate, arriva lui, il vero Saroo, con le sue vere mamme, a rompere ogni ghiaccio, ogni perplessità, fa di Lion un film buonista, certo, ma necessario.


Regia Garth Davis
Sceneggiatura Luke Davies
Musiche Volker Bertelmann, Dustin O'Halloran
Cast Dev Patel, Nicole Kidman, Rooney Mara, Sunny Pawar
Il Trailer
Se ti è piaciuto guarda anche
The Millionaire

6 commenti:

  1. A me questo genere non dispiace.
    Se il film strappalacrime me le strappa, soprattutto con un cast così, ha fatto il suo dovere. Spero di vederlo presto. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di lacrime allora te ne strapperà a volontà, e per una volta, va bene così.

      Elimina
  2. Un film buonista ma necessario che potrei odiare parecchio, o che a sorpresa potrebbe commuovermi parecchio.
    In entrambi i casi, ho parecchia paura a vederlo. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E io ho paura del tuo giudizio, mai come in questo caso, è imprevedibile. Resto in attesa ;)

      Elimina
  3. A me sto film ispira e poi, in preparazione alla notte degli Oscar - che alla fine mi attirano molto di più dei Golden Gol... Globe - mi sa che dovrò vedermelo per forza...

    RispondiElimina
  4. volevo vederlo, ma è uno di quei film che, quando vai a vedere sai già che piangi, punto e basta.
    e non ne ho avuto particolare voglia, ancora...

    RispondiElimina