Sono un'inguaribile gattara.
Lo sono da sempre, e sempre lo sarò.
Lo sono al punto da aver infilato gatti in tutti i film della settimana, anche quando marginali, al fianco di Isabelle Huppert.
Lo sono, soprattutto, nei confronti dei gatti rossi.
Non so se la colpa sia di Kyle Chandler e di quel gatto -rosso- che gli portava il giornale del giorno dopo e che io guardavo in tenera età, non so se la colpa è di quel gattone -rosso- di Giuliano o semplicemente del fatto che in quella ventina e più di gatti passati per casa, nati, addottati, regalati, uno di rosso non c'è mai stato.
Fino a due anni fa, fino a Vinicio, che ora non c'è già più.
Ma non siamo noi a scegliere i gatti, sono loro a scegliere noi. Giusto? Giustissimo.
Lo sa bene James, scelto, salvato e rieducato da Bob, un gatto -rosso-, solo come lui, randagio come lui, alla ricerca di amore e protezione, come lui.
James vive per strada, in una Londra dove i senzatetto non fanno notizia, vive della sua musica, dei pochi spiccioli che raccoglie, elemosinando. Il padre, l'ha cacciato, la droga la sta combattendo, in un programma per la disintossicazione a suon di metadone.
James è probabilmente alla sua ultima vita, alla sua ultima possibilità prima che il pessimismo, la tristezza, lo sconforto, prendano il sopravento.
Lo capisce Mary, l'assistente sociale che lo segue, che gli assegna un appartamento, lo capisce Bob, che entra di soppiatto -ma neanche tanto- nella sua vita, e non se ne va più.
Quel gatto -rosso- si prende cura di lui nello stesso modo in cui James si prende cura di Bob, anzi, è proprio l'aver qualcuno di cui prendersi cura, qualcuno per cui tornare a casa, avere buon cibo, avere medicine, che responsabilizzano un giovane senza speranze.
Bob fa di più, però, Bob dona a James il lavoro, il rispetto di sé, e pure un pizzico di amore.
Siamo strani noi umani, molto meno dei gatti, perché basta un pelosone a quattro zampe al fianco di quel musicista che sempre lì, a Covent Garden, si è esibito, per rispettarlo, ascoltarlo, pagarlo.
E lo so, pure io di fronte a una storia così semplice di redenzione storcevo il naso, lo so che il rischio buonismo con il binomio film-animali, è dietro l'angolo, ma A spasso con Bob riesce ad evitare l'ostacolo, il pericolo.
Non è un film perfetto, questo no, c'è dello stucchevole, c'è una Londra troppo da cartolina, ma c'è anche onestà, nel non rendere tutto rosa e fiori il processo di recupero di James, mostrando i pericoli della droga, del disintossicarsi, mostrando il lato più sporco di quella Londra da cartolina.
A dare il volto e la voce al vero James Bowen, il bel Luke Treadaway, già adocchiato nel romantico Cheerful weather for the wedding, che qui mostra anche le sue doti canore, anche se le canzoni non sono quelle di Bowen ma composte per il film da Charlie Fink dei Noah and the Whale.
La vera sorpresa, la vera bellezza, è però Bob, chiamato ad interpretare se stesso, che ruba la scena come un attore prodigioso, con tanto di suo pov, alla faccia di attori cani.
E lo so che il mio giudizio positivo è probabilmente influenzato dal mio essere un'inguaribile gattara, lo so che il fascino dei gatti -rossi- fa il suo gioco, e pure la malinconia, per quel gatto rosso, il mio, che non c'è più ci si mette di mezzo con tanto di lacrime al seguito.
Ma A spasso con Bob, è un buon film nonostante tutto questo, con la sua semplicità, con i suoi cliché, anche, e pure con quella vena di buonismo che non guasta, se di gatti, se di speranza, si deve parlare.
Regia Roger Spottiswooded
Sceneggiatura Tim John, Maria Nation
Musiche David Hirschfelder, Charlie Fink
Cast Luke Treadaway, Ruta Gedmintas, Joanne Froggatt, Anthony Head
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Ma io già piango.
RispondiEliminaDomanda per te: si trova in italiano, o mi sono perso qualcosa? :)
Prepara i fazzoletti, anche se per adesso l'ho trovato solo con i sottotitoli inglesi e non in streaming.
EliminaGrande settimana gattofila! :)
RispondiEliminaIl film non mi ispirava un granché, però da inguaribile gattaro mi toccherà vederlo comunque e, dopo il tuo responso positivo, lo farò con un po' di più di fiducia.
Da inguaribile gattaro lo apprezzerai di sicuro, e poi oltre a quello splendido gatto, ci sono anche delle gran belle canzoni ;)
Eliminaio l'ho visto al cinema, ma non mi era piaciuto poi molto, ammetto...
RispondiEliminasarà che io sono una ragazza da cani... che devo farci?
Credo che l'amore per i gatti sia indispensabile per amare di più questo film, io pure senza cani non riesco a stare, ma sono i gatti a rubarmi il cuore.
EliminaLo devo assolutamente guardare! Purtroppo è uscito in super ritardo e per pochi giorni nel cinema della mia città, così lo guarderò in DVD, intanto ho comprato il libro!😍 W i gatti!❤
RispondiEliminaIl libro vorrei leggerlo anch'io, promette forse meno edulcorazione e più verità, qua e là la sensazione di "libertà poetica" c'è, meglio approfondire.
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