Uno dice: ma le commedie romantiche e leggere e indie, non sono tutte uguali?
L'espediente -l'incontro/scontro- non stanca? L'amore che sboccia, il lieto fine, la parlantina veloce e schietta, non vengono mai a noia?
Eh.
Certo che possono venire a noia, certo che possono stancare e risultare pesanti, ma solo ed esclusivamente se questa trama, questi espedienti, mancano di naturalezza. Di alchimia, di pancia e cuore.
Non è facile fare film simili, soprattutto quanto sembra esserci una ricetta, uno stampino, per formarli.
Ma è facile riconoscere quelli giusti, quelli ben riusciti.
Difficile all'inizio riuscire a capire se Jessica James ci è o ci fa.
Lei, ovviamente, vive a New York, sogna di sfondare come sceneggiatrice teatrale, colleziona lettere di rifiuto e deve fare i conti con la fine dell'amore.
Lei, senza peli sulla lingua che crede e venera l'onestà, viene spinta dalla migliore amica a un appuntamento al buio.
Lui, Boone, fresco di divorzio e ancora dolorante, stalkera l'ex moglie, ha inventato una strana app, è diverso -più maturo? più stabile?- di Jessica, ma viene travolto dal suo fascino.
L'improbabile coppia fa un patto da cuori infranti, nel mezzo, ci sono un ritorno a casa, lezioni di teatro, un workshop di teatro, e tentativi fallimentari ma necessari, per sopravvivere senza amore.
Sì, sembra la solita trama, trita e ritrita, sì, sembra una specie di film con Greta Gerwig ma senza Greta Gerwig, e pure la protagonista, schietta, sincera, sopra le righe, è di quelle che da Girls in poi ci si aspetta di trovare nei monolocali e per le strade di New York.
E da Girls tra l'altro sia l'esuberante Jessica Williams che il poco simpatico Chris O'Dowd, sono passati.
Ma, Jessica e la sua energia, conquistano, conquista soprattutto il suo amore per il teatro, viscerale e vero, la passione che la smuove e quell'amore così strano, così diverso come diversi sono i protagonisti, alla fine fa pure tenerezza.
Non manca la musica giusta, il colore e la fotografia giusti, non mancano le scene assurde e i sogni ad occhi aperti. Ma c'è pancia, c'è cuore, in questa breve produzione passata per il Sundance (ovviamente) e acquistata da Netflix, e tanto basta per far passare una serata a ridere e sorridere, imparando ad apprezzare quel che si ha, quel che si fa.
E no, non è poco.
Regia James C. Strouse
Sceneggiatura James C. Strouse
Musiche Keegan DeWitt
Cast Jessica Williams, Chris O'Dowd,
Noël Wells, Lakeith Stanfield
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Questo l'ho intravisto sul menu Netflix e non so perché, a pelle, mi aveva fatto antipatia. E' vero che poco amo anche una Gerwig, ma mai dire mai. Sono prontissimo a cambiare idea.
RispondiEliminaTra parentesi. Ieri, parlando, sono finiti nella conversazione Logan Lerman e Lily Collins. E mi sono ricordati di averli visti insieme in una commedia indie generazionale pure molto adorabile, Stuck in Love. Se non l'hai visto, lo dico anche a te, recupera a tempo perso. :)
Questo agosto è stato povero di film indie, mi segno questo Stuck in Love che promette bene. Jessica Jones si fatica a inquadrarla (e ad amarla da subito), ma la sua passione per il teatro fa presto cambiare idea.
EliminaProva, dura poco, leggero leggero, romantico quanto basta ;)
Romcom indie + Netflix + Girls + Sundance...
RispondiEliminaci sono abbastanza ingredienti per una visione estiva pure per me coi fiocchi.
Peccato solo che non sbuchi fuori anche Greta Gerwig. :)
Niente Greta e niente Lena, ma i loro ingredienti ben mescolati ci sono tutti ;)
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