31 agosto 2018

Venezia 75 - The Ballad of Buster Scruggs

Un film dei fratelli Coen.
Un film western dei Coen.
Un film western dei Coen, ad episodi.
Un incubo per alcuni, un sogno per altri.
Per me, un film ad episodi in cui qualcuno fra questi funziona alla grande, qualcun altro meno, con un semplice libro ad unire questi racconti, quando un finale diverso invece me lo aspettavo.
L'espediente del romanzo, comunque, funziona e stuzzica lo spettatore a ricordare, a ricercare, il momento in cui certe anticipazioni compariranno su schermo.



La cifra stilistica dei Coen comunque, c'è tutta, ed è quella che da sempre mi conquista: attenzione per la scrittura, con tempi comici calibratissimi e tensioni che crescono, ironia da vendere -soprattutto nei primi due racconti-, una dose di non-sense che non guasta, e sangue che come sempre colora la scena e le camice da cowboy di rosso.
Si parte alla grande, conoscendo il Buster Scruggs del titolo, menestrello e fuorilegge, pistola più veloce del west, che uccide a sangue freddo mentre infrange la quarta parete e canta le sue folli canzoni. Tocca poi a James Franco tornare alla carica, nei panni di un rapinatore sfortunato, proseguendo con l'episodio forse meno riuscito -di certo il più pesante- che vede protagonista guarda caso Liam Neeson. Mentre Tom Waits ci intrattiene cercando l'oro, sono gli episodi finali a coinvolgere di più, vuoi per un amore che sboccia invano tra le carovane (e una sempre deliziosa Zoe Kazan), vuoi per il venire investiti da un fiume di parole all'interno di una carrozza. Anche in questo caso, queste parole sono piene di ritmo e di fascino, fanno ridere, sorridere, e infine creare una certa ansia non risolta.
Si dice che spesso i racconti sono romanzi che non si riesce a sviluppare ulteriormente, in questo caso, i fratelli Coen dimostrano di avere nel loro paniere fantasia da vendere, ispirazione a non finire, creando un compendio di storie western al limite dell'assurdo a cui un ulteriore sviluppo non serve, vanno benissimo così, per quanto passatempo innocuo di un duo che con la penna e con la macchina da presa può fare quel che vuole.

2 commenti:

  1. Sono tra coloro a cui il miscuglio sembra un incubo, decisamente, ma potrei ricredermi per le contaminazioni varie, per il cast (leggi: Zoe Kazan).

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    1. Tu e il Cannibale siete avvertiti, molto si salva per fortuna, si ride e la Kazan è deliziosa :)

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