13 dicembre 2019

Che fine ha fatto Bernadette?

Andiamo al Cinema

Che fine ha fatto Bernadette?
La promettente architetto con sede a Los Angeles, capace di imporsi in un mondo maschile, di lasciare il segno, di vincere numerosi premi?
Ha traslocato a Seattle, in un quartiere molto borghese, in cui come quella ex scuola fatiscente che lentamente restaura, sembra un pesce fuor d'acqua.
È diversa Bernadette: è un'artista, ha crisi d'ansia e di panico, non si adatta alle altre madri della zona, anzi, le mal sopporta e non disdegna piccoli e grandi dispetti.
Ma ha una figlia che è un'amica, complice e intelligente, che rallegra le sue giornate.
Ha un marito che lavora troppo.
Ha un'assistente a cui manda i suoi sfoghi, le sue esigenze.


Che fine ha fatto Bernadette?
Bernadette, la donna in crisi, la moglie leggermente frustrata di un marito che non percepisce i suoi impulsi, la donna che si sfoga con un'assistente-fantasma?
Chi lo sa.
È scappata in un giorno di pioggia, in un giorno in cui un intervento per il suo umore senza equilibrio, per le sue scelte avventate, era in programma.
È saltata dalla finestra e ha fatto perdere le sue tracce.
Sta a quel marito ancora innamorato, a quella figlia che la conosce davvero, ritrovarla.


Che fine aveva fatto Richard Linklater?
Dopo aver completato la sua trilogia del Before, dopo aver girato un film per 12 anni (Boyhood) e dopo essere tornato indietro nel tempo pur aggiornandosi con Tutti vogliono qualcosa, torna, e non sembra più lui.*
Fondamentalmente, perché non si parla di tempo con Bernadette.
Si parla di creatività, di artisti, di genio, che non vanno fermati o ostacolati.
Che sono persone strane, euforiche o depresse, su di giri o riflessive.
Che vedono qualcosa e decidono di trasformarlo, raccontarlo.
Allora, anche se in altri panni, lo vedi Linklater nel dirigere una Cate Blanchett divertente e divertita, dalla parlantina fenomenale, bellissima con quel taglio, con quello stile unici: una perfetta Bernadette sopra le righe che canta pure Cyndi Lauper. Lo vedi nella bellezza che inquadra, con stanze, oggetti, storie da raccontare, lunghi dialoghi e lunghi sogni.


Ma, ad un tratto, te lo richiedi: che fine ha fatto Linklater?
Che ne è dell'equilibrio, della bella storia che ci stava raccontando?
Che ne è di una fuga assurda che si fa troppo lunga, troppo assurda appunto, per reggere davvero?
Non poteva fermarsi prima, senza bisogno di approfondire per modo di dire, di trovar questo lieto fine?
Perché dopo un film che fa ridere, emozionare e pure commuovere, che incanta, ne parte ad un certo punto un altro, ambientato tra i ghiacci dell'Antartide che rompe l'idillio, spezza la perfezione.
E non resta che un senso di delusione e amarezza per quello che sembrava un altro gran bel titolo per Linklater, per la Blanchett, per me, e che invece perde di senso e di efficacia, facendo esclamare: "Che fine ha Che fine ha fatto Bernadette??"

Voto: ☕½/5



*scopro solo grazie a wikipedia che nel mezzo 
c'è stato Last Flag Flying
un film che parla di guerra in cui ancora una volta 
Linklater gioca con il tempo

4 commenti:

  1. Vedrò ma senza grandi attese.
    So che Last Flag Flying, snobbato da noi e uscito soltanto su Prime, è un gran bel film seppure molto patriottico.

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    1. Parte benissimo, e per questo ci si resta male.
      Last Flag Flying forse proprio perché di guerra parla, non lo avevo salvato nella memoria. Recupererò, che a Linklater e al cast sento di poter dare fiducia.

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  2. No, che peccto, ci speravo! Ma amo Cate Blanchett, anche solo per lei gli do una chance

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    1. Lei è strepitosa e adorabile! Il film funziona benissimo nelle prime due parti, è la coda finale che mi ha lasciato un po' così...

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