9 marzo 2021

WandaVision

Mondo Serial

"Che faccio, ci provo?"
Questa domanda è frullata per la mia testa per settimane, prima e durante la distribuzione su Disney+ della cosiddetta "rivoluzionaria" serie Marvel.
Ma per chi come me della Marvel non ha mai visto niente (sì, niente, perché sono riuscita a rimuovere il malessere fisico che mi ha provocato il Black Panther candidato agli Oscar), aveva senso provarci?
Ci avrei capito qualcosa?
Mi sarei persa riferimenti, easter eggs, parte del divertimento?
Mi si è detto di sì, e me lo dico pure io, ora.
Ma ormai la pulce era nell'orecchio, le esaltazioni generali, l'attesa venerdì dopo venerdì, le foto che circolavano, hanno fatto il resto.
E allora, com'è andata?


È andata bene.
Ma solo fino ad un certo punto.
Fino al punto in cui WandaVision semina dubbi e indizi, spiazza e cambia.
Poi, quando nel finale si assesta, quando diventa quello che in fondo è nella sua natura -un prodotto Marvel in cui l'azione più pura si mescola a momenti da battuta ad effetto e spiegoni vari (insomma, quello che né io né il signor Scorsese sopportiamo)- l'entusiasmo l'ho perso.


Ma guardiamo al bicchiere mezzo pieno.
Guardiamo a quei primi episodi che omaggiano i prodotti seriali televisivi, a partire dagli anni '50 in bianco e nero, casalinghe perfette e vicine ficcanaso, passando via via per gli alternativi anni '70, i più familiari anni '80 in blue jeans e infine i ribelli anni '90 e 2000, dove si sfonda la quarta  parete, dove la stessa TV sembra interrogare sulla situazione in cui si è.
I riferimenti si sprecano, tra The Office, I Love Lucy, Vita da Strega, Malcom, Modern Family ecc. ecc., creando un gioco in più fatto di "celo, manca".
Il tutto, per cosa?
Per raccontare dell'amore fra Wanda e Vision, due supereroi che si camuffano e tengono nascosti i loro poteri in quel di Westview, che concepiscono, aspettano e partoriscono due figli a tempi di record.
Fuori da questa bolla, intanto, si indaga.
C'è l'FBI, c'è lo S.W.O.R.D., a cercare di trovare un senso, a carpire informazioni, ad provare ad entrare e sistemare le cose.
Ma ovviamente, c'è di più.


Il bello, di questi primi episodi, è tutto qui: situazioni che creano nostalgia e portano alla mente i vecchi telefilm di una volta (sì, quando si chiamavano ancora telefilm) e quei piccoli indizi, quel riavvolgere, rifare una scena, quel colore che arriva, quelle cose fuori posto che nascondono un mistero e un dolore.
Ad essere sinceri, i colpi di scena non sono così sconvolgenti.
Non sono nemmeno colpi di scena di per sé.
Ci si era preparati e arrivano con lo spiegone comodo comodo.
Cambiano gli equilibri, quello sì: facendo della storia una classica storia di opposti che si danno battaglia, di bene contro il male, di azione piena di effetti speciali.
Fortunatamente, ci sono anche gli affetti.
C'è un amore e un lutto, c'è un'instabilità che Elizabeth Olsen è così brava a mettere in scena.


Mi ero definitivamente innamorata di lei con il sottovalutato Sorry for your loss, e che bello vedere tutte le sue capacità messe qui in pratica, epoca dopo epoca, passando dal comedy al drama all'action senza mai fare una piega.
Con lei, l'androide Paul Bettany, che si diverte di più. Poi ci sono l'esagerata Kathryn Hahn, l'idolesca disegnata per essere tale Kat Dennings e pure Evan Peters.
Ma arrivano quando ormai WandaVision è per me altro, è diventato il giocattolone in cui ho faticato ad orientarmi, a cogliere riferimenti, nomi e rivelazioni.
Colpa mia, che sono fuori dal giro.
Colpa mia che mi sono fidata di un prodotto Marvel che chiaramente doveva uscirsene con la sua vera anima, pur regalando un inizio pieno di bei momenti, di una cura ai dettagli da applausi.
Ma con l'entusiasmo che è andato presto a scemare, con gli episodi finali che giocano bene le loro carte romantiche e luttuose, la nuova fase del MCU mi vede già decisa a fermarmi qui.

Voto: ☕☕/5

10 commenti:

  1. Senti da domani facciamo così, ci sentiamo per metterci d’accordo sull’abito, perché oggi siamo usciti entrambi di casa con i costumi di Halloween di Wanda e Visione addosso ;-) “Black Panther” è inguardabile anche per un nerd come me, con questa miniserie ti sei presa un bel rischio perché a questo punto, la soap opera nota come MCU è bella intricata, proprio come un fumetto di super eroi che ha superato i cento numeri. Però hai centrato il punto, la piccola sperimentazione con il formato televisivo funziona piuttosto bene, i personaggi sono ben scritti e con una buona dose di emozioni, inoltre la Olsen è bravissima.
    Mi auguro che le prossime serie Marvel che usciranno su Disney+ continueranno con sperimentazioni di questo tipo, certo non mi aspetto che la già annunciata Falcon e Winter Soldier possa farlo, ma personaggi come Moon Knight o She-Hulk hanno grande potenziale in tal senso. Sarebbe ora che le storie tratte da fumetto andassero oltre il PIM PUM Bang! Che sarà divertente, ma è anche la parte più scontata. Cheers

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    1. Eh, lo so, ho voluto provare visto l'entusiasmo che leggevo ogni venerdì ma mancano tasselli importanti e non volendo proseguire o recuperarmi tutti gli Avengers meglio se mi fermo qui. I previously on e qualche info che amici hanno condiviso mi hanno aiutato.
      Il progetto sembra ben sfaccettato e soprattutto ben studiato, ma come per Scorsese, non fa per me. Troppi Pim pum bang e volo di qua :)

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  2. Ragazza mia, con tutta la particolarità di WandaVision, se arrivi all'appuntamento vergine di fumetti e film è normale che ti dica poco o nulla.
    Io mi ci sono divertita parecchio, purtroppo le ultime due puntate presentano una sciatteria di scrittura tale (Pietro. Ma Cristo santissimo, PIETRO) che non sono riuscita nemmeno a commuovermi con lo straziante finale, nonostante lei sia stata bravissima dall'inizio alla fine.
    Plus, Kathryn Kahn è meravigliosa e spero torni in Doctor Strange 2!

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    1. Ho azzardato, lo so, ma i primi episodi sono riuscita a godermeli lo stesso grazie a qualche info colta o segnalata dagli stessi previously on. Ma quel finale tuttoazione, che torna sulla scia dei film fumettosi che non riesco a farmi piacere, ha fatto crollare l'entusiasmo.
      Meglio se mi fermo qui, che non ho certo voglia di recuperarmi tutte le fasi della MCU per capirci qualcosa...

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  3. Vedrò anch'io senza conoscere granché dei mondi Marvel, sperando mi convinca di più (e no, non sono disposto a recuperare gli Avengers).

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    1. L'inizio e soprattutto la Olsen valgono i tanti punti di domanda e la sensazione di perdere dettagli e indizi. Resterà l'unico tentativo Marvel per me, perché mi sa che mescoleranno sempre più le carte lasciando fuori i verginelli della saga.

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  4. Ah siamo quasi tutti sincronizzati😀

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  5. Io l'universo Marvel lo conosco abbastanza, seguendo il motto "know your enemy". :)
    Finora avevo apprezzato soltanto Avengers: Endgame e quindi le aspettative non erano alte.
    WandaVision invece mi entusiasmato, anche se pure nel mio caso l'effetto è evaporato con gli ultimi episodi. Più che altro con l'ultimo, troppo Marvel-style.
    Per quanto mi riguarda bicchiere più che mezzo pieno. 8 episodi su 9 decisamente validi. Certo, per me poteva anche rimanere tutta "soltanto" una sitcom e sarebbe stato meglio, però nel complesso credo sia una di quelle serie in grado di cambiare le regole del gioco. Non solo per la Marvel.

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    1. Immagino lo sconvolgimento per chi la Marvel la conosce bene, per me resta un'ottima prima parte con qualche colpo di scena non troppo colpo di scena e un finale che sbanda e annoia. Niente, non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante una Olsen incantevole.

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