2 febbraio 2019

Black Panther

È già Ieri -2018-

Ma come, giusto ieri si diceva che i film Marvel qui non sono di casa, li si evita sapientemente e senza sensi di colpa, e invece eccone qui un altro?
Ma perché?
È presto detto, l'Academy ha voluto tirare un mal rovescio. Non solo a me, ma a tutti i bei film usciti nel 2018 (e già che ci siamo anche negli anni precedenti) infilando questo Black Panther non solo in categorie minori e tecniche, ma pure tra i fantomatici 8 migliori film.
Capito?
Migliori film.
Black Panther.
Ma perché? - mi si chiederà ancora.
Tecnicamente, si chiama politically correct, ovvero tenere conto dell'entusiasmo del pubblico, del successo senza precedenti al botteghino, dell'importanza politica di un film capace di segnare il risveglio e essere omaggio di un'intera comunità, quella afroamericana.
Parlando in modo spicciolo: per pararsi il culo.
Scusate il francesismo.



Com'è andata allora la visone di questo signor successo, di questo acclamato film da parte dell'Academy?
Malissimo.
Ma proprio male.
Tanto che in un malessere generale non sapevo se la nausea era causata da un principio di influenza o dal film stesso. Per dire.
Così male? Sì, così male, tanto che il giovine a mezzora dalla fine mi ha detto: "io esco a fumare" ed era tentato di andarsene.
Già.
Cosa c'è di male in Black Panther?
C'è una storia che onestamente non ha né capo né coda: mi aspettavo cattivi contro buoni, mi aspettavo tradizioni e nuovi mondi da scoprire, mi ritrovo invece in giorni nostri in cui Wakanda si nasconde da sempre, tecnologica seppur dentro quei cliché africani da Re Leone. Un buono che così buono non è se ha un padre assassino e un regno che non aiuta i più bisognosi, un cattivo che non si sa identificare: è chi ruba armi pregiate? È quel fantomatico assassino/mercenario? È un pretendente al trono? Chi lo sa. Ogni scusa è buona però per infilarci scene infinite di combattimento e far mostra di costumi e tecnologie all'avanguardia, presentate dalla versione femminile e afroamericana di Q, ma non per questo più simpatica. Anzi.
Sì, perché non bastasse una storia che non ha mordente, che prosegue a singhiozzi solo per mostrare muscoli e sogni, ci sono personaggi irritanti, dal primo all'ultimo. Non aiutano siparietti che si vorrebbero comici, battutine e frecciatine che fan cascare le braccia, e Letitia Wright in questo non la batte nessuno.
 E poi?


Poi ci sono i combattimenti, appunto. Che minano la mia già poca pazienza di fronte a queste scene, che riempiono almeno 100 minuti dei spossanti 134 della durata totale.
Perché? Non lo so.
Non so nemmeno perché combattessero a un certo punto, perché il buono è sempre quello che non uccide, il nemico è sempre quello che nonostante tutto muore. Non so perché Martin Freeman fosse dentro questo progetto o cosa apportasse il suo personaggio. Perché si tradisce una moglie e un amico da sempre nel giro di cinque-minuti-cinque. Non so perché la voce di Forest Whitaker è sempre così fastidiosa (non che la parlata "antica" di Wakanda fosse più divertente), perché han fatto passare Sterlin K. Brown per un giovane rapper/spacciatore o perché la classica storia d'amore l'han voluta costruire piuttosto malamente come combattuta o perché quel finale vuole essere così buonista e retorico.
Non so soprattutto come un film così -e non intendo un film di genere, un film supereroistico- sia riuscito non solo a conquistare quella benedetta nomination, ma anche così tanto successo. Non avrò il colore della pelle giusto per sentirmi parte di questa necessaria rinascita, ma non c'era davvero di meglio? Non c'era un film scritto, interpretato, costruito meglio di questa baracconata?
A quanto pare no.

Voto: ☕/5

12 commenti:

  1. Sarebbe il film peggiore tra quelli nominati agli Oscar.
    Non fosse che Roma con la sua noia e totale inutilità riesce a fare persino di peggio ed è ancora più buonista. E lo so che nessuno è d'accordo con me, ma pazienza. :D

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    1. Ovviamente non sono d'accordo, Roma non sarà il mio favorito ma avercene di film così nominati! Qui si rasenta l'inspiegabile, un giorno conoscerò i membri dell'Academy e gli chiederò a cosa pensavano quando hanno scelto questo scempio.

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  2. Diciamo la verità… senza l'inopinata candidatura come miglior film questo fumettone anonimo lo avremmo anche sopportato, o forse ignorato. Ma vederlo protagonista alla Notte degli Oscar ce lo fa vedere ancora più brutto di come appare! ;)

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    1. Io di sicuro lo avrei ignorato, ma mi è toccato recuperarlo e nomination o non nomination, resta inguardabile e inspiegabile per me il suo successo.

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  3. Purtroppo è in rampa di lancio...
    Cannibale, sempre più blasfemo!

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    1. Blasfemo e per fortuna solitario nella sua opinione. Ti faccio i miei migliori auguri, ho faticato a riprendermi io.

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  4. Io sono stato meno "cattivo", ma in buona parte condivido, soprattutto del motivo ridicolo del perché è in lizza ;)

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    1. Sarà che ai Marvel non sono proprio abituata e quindi mi ci trovo ancora più spersa dentro.

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  5. Non credo alla politica dell'accademy, che troppo spesso assegna premi per motivi che con la qualità dei film non hanno nulla a che spartire. Se "Black Panther" fosse stato un bel film, non ci sarebbero stato dubbi, ma è senza ombra di dubbio il peggior film mai prodotto dalla Marvel, anche grazie ad un protagonista carisma-leso, che non ha un unghia della "cazzima" del suo corrispettivo cartaceo, che in pratica è tosto come Batman, ma a capo di un regno tutto suo. Infatti Michael B. Jordan nei panni del cattivo, è molto più una pantera nera di lui e ruba la scena al protagonista. Quindi anche oggi, siamo sulla stessa linea... Cinque alto! ;-) Cheers

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    1. Cassidy, le basi. La cazzimma è cosa seria! ;)

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    2. Oh cacchio hai ragione! Il correttore automatico del telefono lavora contro di me, devi scaricare il vocabolario in napoletano. Cheers

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    3. Ahaha, detto da un intenditore (o comunque uno che ne vede più di me) dei Marvel, mi rincuora. Sentirne il successo e le standing ovation qua e là mi lasciava e ora mi lascia ancor più sbigottita.

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