Che è questa Storia Fantastica, per me esiste solo La Storia Infinita!
Bastian e Atreiu, Artax e L'Infante Imperatrice, il mondo di Fantasia.
Cosa mi interessa di principesse e di pretendenti, di matrimoni da suggellare e impedire?
Il giovine invece dice che no, La Storia Fantastica devo vederla, come ho fatto finora?
Probabilmente, allergica a principesse e amore fin da piccola, portata anche nel settore Disney per le storie di animali o di eroi (Aladdin, Gli Aristogatti e La Spada nella Roccia il mio podio), il cult di Rob Reiner lo avevo sempre evitato per questo, immaginandolo come una fiaba classica, smielata e color rosa.
Quanto mi sbagliavo!
Perché sì, ci sarà la bellissima Bottondoro interpretata da una giovanissima e bellissima Robin Wright al suo esordio, ma la storia ruota attorno a pirati e spadaccini, a giganti e fattucchieri, contro un re che vuole Bottondoro in sposa, nonostante l'amore dichiarato al disperso in mare Westley.
La storia, va detto, è raccontata da un nonno che è il Tenente Colombo con il parrucchino a quella star degli anni '80 di cui ci si innamorava facilmente da piccoli che è Fred Savage, qui ragazzetto febbricitante, allergico pure lui alle storie d'amore e di baci.
Ma come la sua, anche la mia reticenza crolla presto, alle prese con anguille urlanti, con scalate su pareti rocciose e soprattutto con duelli di cappa e spada coreografati divinamente e la presentazioni di quello che è per me il personaggio migliore del film (nonostante l'innegabile bellezza e la lingua ironica di Westley/Cary Elwes): Inigo Montoya, spadaccino (non mancino) spagnolo che deve vendicare il padre. E che sorpresa trovare a interpretarlo quell'uomo tutto d'un pezzo di Mandy Patinkin che per me era sempre e solo Saul di Homeland.
Certo, André the Giant è un gigante buono che si adora e facilmente ruba la scena, certo, il siciliano Vizzini dimostra di essere un perfetto feticcio di Woody Allen pure qui e infine pure Billy Crystal in soli pochi minuti si rende indimenticabile (piccolo dietro le quinte: il regista Rob Reiner non è rimasto sul set al momento delle riprese della scena di Max dei Miracoli perché non riusciva a smettere di ridere sonoramente).
Ma è "Hola. Mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre. Preparate a morir!" a rimanere.
La storia procede come quasi tutte le favole che si rispetti, e si capisce che pure Shrek deve molto alla fisionomia e alla trama in questione.
Semplice seppur piena di svolte, tra scontri, morti e risurrezioni e confronto finale, La Storia Fantastica l'avrei probabilmente trovata così fantastica anche vent'anni fa.
Magari non avrebbe scalzato dal mio cuore Falkor il fortunadrago, ma sono felice di avergli reso omaggio con ritardo, ora.
Per me una storia tutt'altro che fantastica. La storia infinita resta a una distanza infinita da questa.
RispondiEliminaE' uno dei pochi cult degli anni '80 che personalmente non ho mai sopportato. Un po' come te con Top Gun. ;)
Qui siamo molte, molte spanne sopra Top Gun! Che poi il pubblico di riferimento è diverso, lì gli spacconi alla Tom Cruise, qui i ragazzetti ;)
EliminaLo vidi una vita fa al cinema dell'oratorio. Ricordo che mi innamorati subito di Robin Wright.
RispondiEliminaQui la Wright è di una bellezza imbarazzante. Un esordio che non ti aspetti visti i ruoli più gelidi che ha vestito poi.
EliminaQui lo dico e qui lo nego, non ho mai sopportato questo cult, e neanche quell'altro...a parte la colonna sonora...
RispondiEliminaQuesta è una rivelazione che non mi aspettavo! Il tuo amore vintage esclude queste due Storie entrambe fantastiche?!
EliminaFatico a crederci.
Da bambino lo amavo.
RispondiEliminaHo comprato il romanzo qualche tempo fa, pare sia un super cult.
Vorrei capire le differenze con il romanzo a questo punto, anche solo se l'inserimento di nonno e nipote c'è solo nel film.
EliminaCult approvato.
Un film meraviglioso!!! Vizzini da Oscar!!!
RispondiEliminaVizzini un Woody Allen perfetto prima di collaborare con Woody :)
EliminaSe il mio nickname non fosse questo,avrei scelto sicuramente quello di Montoya. Personaggio iconico.
RispondiEliminaUn mito, e pensare che ad interpretarlo c'è quel granitico dal cuore d'oro del Saul di Homeland me lo rende ancora più speciale.
EliminaHai ragione a paragonarlo a Shrek, ne ha anticipato la comicità e il modo di stravolgere tutti gli stereotipi, pur rimanendo una classica storia d'amore con lieto fine. Meraviglioso e spassoso!
RispondiEliminaSenza dubbi ormai questo è il papà di Shrek. Forse il mondo dell'orco verde è più caratterizzato, qui bastano i personaggi a renderlo fantastico.
EliminaUn recupero che mi dovevo e che chissà perché in famiglia è sfuggito. Nemmeno mia sorella se lo ricorda, si vede che il furto italico con noi ha funzionato male facendoci dire: "no grazie, non restiamo fedeli alla Storia Infinita".
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