19 gennaio 2013

Fringe - Ultima Stagione

Quando i film si fanno ad episodi. (No spoiler)

Cinque anni fa, quando Fringe iniziò ad essere trasmesso, le aspettative erano altissime. Lost era ancora in onda, e sulla nuova creatura di J. J. Abrams i pareri erano discordanti. Io per prima abbandonai la serie dopo pochi episodi, vuoi per la messa in onda confusa nella TV italiana, vuoi perché le vicende non erano così allettanti. Spinta da consigli continui mi sono però avventurata nel suo recupero quest'estate e... in un mese ho spazzato via tutte le quattro stagioni fin'ora prodotte, parlandone anche qui.



Ieri però, la parola fine è andata a scriversi su questo telefilm. Gli ascolti altalenanti, il destino sempre in bilico, una quarta stagione un po' forzata hanno portato gli autori a scriverne una quinta e ultima.
Tredici episodi (a differenza dei canonici 22) ambientati 21 anni dopo gli eventi della quarta stagione, proprio in quel futuro che come un flash si era visto nel quart'ultimo episodio di questa. Un futuro grigio e tetro, dove gli osservatori si sono rivelati per la loro natura, infida e manipolatrice. Gli esseri umani sono a loro soggiogati ma c'è chi dissente, chi resiste. Tra loro Etta, sì, la figlia di Peter e Olivia che li farà uscire dall'ambra per iniziare a sviluppare il piano progettato da Walter e il misterioso Donald in modo da sconfiggere gli Osservatori.
Con una partenza lenta ed episodica, dove l'escamotage di vecchie VHS che contengono le varie parti del piano da realizzare conferisce una struttura frammentaria, la serie perde del suo iniziale fascino ma, man mano che l'azione incalza e i sentimenti vengono messi in mezzo il ritmo riprende il suo corso.



La quinta stagione si sviluppa così un po' come tutto Fringe aveva fatto dal suo esordio, con un inizio lento e scollegato che diventava poi la base su cui il resto poggiava. Così anche qui, i primi episodi non sono altro che la preparazione al fantomatico piano che esploderà in modo splendido nel finale. Il doppio episodio trasmesso ieri è infatti l'elogio di un telefilm che in 5 anni ha saputo stregare un numero limitato, certo, ma coeso di spettatori. Ecco quindi che l'omaggio a loro si fa sentire tutto grazie alla ripresa dei vecchi casi, al loro uso per riuscire a sconfiggere il male e trovare la pace.
E che non si pensi ad una trama scontata, perchè tra viaggi nel tempo, wormhole e paradossi fisici in Fringe tutto è possibile.
La sua forza risiede comunque nei personaggi, così ben delineati, così unici e indimenticabili che non si può non amarli. Dalla fragilità e la forza di Peter e Olivia e il loro amore, alla folle genialità di Walter Bishop fino ad Astrid, che si sa riscattare proprio nel finale, donandoci una delle scene più commoventi.
La commozione è quindi d'obbligo, è stato un lungo ma sorprendente viaggio che si è concluso nel migliore dei modi possibili! Mi mancherete.



6 commenti:

  1. Condivido il tuo pensiero :)

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    1. Grazie :) Da vera fan della serie non posso stroncarla ora, anche perchè l'emoziona provata è la dimostrazione che ha colpito dritta dritta nel mio cuore!

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  2. ne avevo visto l'inizio...
    poi, mio malgrado, me lo sono persa... penso che meriti di essere recuperato alla svelta!

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    1. Merita eccome! Parte molto lenta (motivo per cui anch'io la abbandonai) ma poi recupera con il botto e non te ne stanchi più!

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  3. Ho gli ultimi tre episodi sulla chiavetta, e sto aspettando il momento giusto per vederli tutti assieme.
    So che, finiti, questi, non ce ne sarà più, e sarà come dire addio a dei vecchi amici, perché è questo il "miracolo" che gli autori sono riusciti a fare con Walter, Peter, Olivia e gli altri... renderli "vivi", e, in qualche misura, "speciali" per le nostre vite.
    E ora, mi serve una nuova serie di cui innamorarmi. Suggerimenti? :)

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    1. Io mi pento un po' di aver visto un episodio a settimana, forse se facevo una maratona prima di domenica era meglio... ma vabbè, l'emozione e la commozione ci sono state comunque! Sarà dura ora stare senza quei geniacci pazzi :(

      Consigli? Uhm... purtroppo di fantascientifico seguo gran poco, però Homeland (la sbanca Emmy e Golden) merita merita e merita!

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