5 gennaio 2013

La Città Incantata

E' già Ieri. -2003-

E' da molti ritenuto il capolavoro dello studio Ghibli e di Miyazaki stesso, che ha conquistato l'Oscar per l'animazione nel 2003 battendo il mostro sacro della Disney (Lilo & Stitch) e la nascente saga de L'era glaciale.
Un viaggio magico e incantevole in un luogo altro, dove tradizioni pagane e sacre si mescolano formando un universo colorato e curioso che, come pochi altri, sa affascinare. Ancora una volta protagonista di questa favola moderna è una bambina, Chihiro, in viaggio con i genitori verso una nuova casa e una nuova città. Malauguratamente, decidono di fermarsi a visitare quello che sembra un parco giochi abbandonato, scoprendo una città deserta e disabitata ma ricca di pietanze succulente. Madre e padre cadono in tentazione mentre Chihiro sente subito che qualcosa non va e assiste impotente alla trasformazione dei suoi genitori in maiali. Quando cala la notte, infatti, quella città diventa un luogo di villeggiatura per spiriti, dove questi trovano di che riposare, di che rilassarsi e di che mangiare, un complesso termale bandito agli umani che vengono trasformati per essere mangiati. Chihiro, salvata dal misterioso e affascinante Haku, viene introdotta in questo mondo dove solo se si ha un lavoro si sopravvive. Diventata addetta alle pulizie dei bagni termali grazie alla bontà di Lin, cerca quindi di ambientarsi e di capire come salvare i propri genitori e tornare a casa.
Compiendo un percorso in cui la sua naturale gentilezza e la sua caparbietà la aiuteranno a superare ogni pericolo, Chihiro finirà per cambiare in meglio anche tutti quelli che incontrerà nel suo cammino, Haku in primis, rivelando così un coraggio che lei stessa non sapeva di avere.
La magia che si respira non solo grazie ad un'ambientazione così nuova e ricca di misteri, ma anche per dei personaggi complessi (la strega Yubaba e il figlio Bō tanto per dirne un paio...) e ben costruiti le cui personalità portano avanti il film, ne fanno un capolavoro di animazione capace di stupire bambini e adulti, più quest'ultimi, da sempre pubblico affezionato e consapevole che le opere dello studio Ghibli sono pensate non solo per un target under 15.
Miyazaki torna quindi alle sue origini, costruendo una trama più complessa (e ispirata dal romanzo Il meraviglioso paese oltre la nebbia di Kashiwaba Sachiko) ma pur sempre intrisa di quella magia infantile e accattivante che è il suo marchio di fabbrica.



6 commenti:

  1. Visto per la prima volta al cinema a 12 anni. Adesso che ne ho 22 rimane ancora uno dei miei film preferiti!

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  2. Sicuramente il migliore tra quelli che ho visto di Miyazaki (insieme a Totoro). Ne parlai qui .

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  3. L'ho amato, come altri film di Miyazaki. Mi mangio ancora le mani per non essere andato a visitare il museo quando sono stato in Giappone. Ti aspetto per le votazioni dei miglior film del 2012, sia come spettatrice che come blogger di cinema.

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  4. Non amo molto i cartoni, ma questo è un film meraviglioso. E non solo nel suo genere... uno dei film più belli che abbia mai visto.

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