23 marzo 2015

Broad City - Stagione 2

Quando i film si fanno ad episodi.

Lo si era già detto con la prima stagione: ci vuole un po' per apprezzare appieno Ilana e Abbi.
Il loro modo di fare tra l'egoista e lo spregiudicato, senza troppi pensieri e senza alcun tipo di raffinatezza non è quello a cui di solito si è abituati, soprattutto per quanto riguarda una serie con protagoniste delle ragazze uscite dal mondo teen ma ancora in sospeso dall'essere delle adulte.
Ci vuole un po' quindi anche per ritornare ad apprezzarle in questa folle seconda stagione, che mette subito l'acceleratore, aumentando i momenti a sfondo sessuale, con nudi pixelati, parolacce bippate e assurdità a non finire.


Ma appena si torna in confidenza con le due, con i loro sogni infranti e quelli che cercano di realizzare, le si adora, e si ride sguaiatamente di fronte alle loro folli imprese.
Non sono cresciute di una virgola, niente nel loro mondo sembra cambiare tra appuntamenti finiti male, coinquilini sempre più osceni, amicipiù sempre fermi a quello stadio.
E questo è il loro bello: il loro essere alla perenne ricerca di un'avventura o semplicemente coinvolte in una di queste, perchè se le risate sono garantite, non c'è bisogno di cambiare formula, ma di aggiungere man mano nuovi piccoli elementi, farli ruotare in nuove situazioni assurde, e il gioco è fatto.
Non a caso, si moltiplicano le guest star che fanno capolino, da Seth Rogen a Kelly Ripa, passando per Amy Ryan, pronti a loro modo a farsi travolgere dalla fisicità di Ilana Glazer e Abbi Jacobson, che tra trip post-dentista, pegging e sopravvivenza nel parco non si risparmiano di certo.
Ancora una volta la regia si diverte, citando, sperimentando, sconfinando fra i generi, arrivando al suo massimo nel finale in cui New York viene mostrata nel suo lato lato più street e forse più autentico, in una corsa senza fine che si conclude nuovamente sotto una coperta, con un compleanno festeggiato in modo unico.
Lasciamo quindi alle Girls della Dunham i problemi della crescita e del posto nel mondo, qui c'è solo spazio per divertirsi e ridere. E lo si fa alla grande.


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