13 agosto 2015

In Your Eyes

E' già Ieri. -2014-

E' la settimana di ferragosto, la settimana in cui non solo il lavoro, ma pure il cervello se ne va in ferie.
Ovvio quindi che quello che quel cervello affaticato chiede, sono film leggeri, semplici ed emozionanti, che non creino problemi.
La persona a cui rivolgersi è allora Zoe Kazan, fresca esponente del cinema Indie che tanto piace da queste parti, e attrice che per questa settimana regnerà nel blog che, sì, è in vacanza pure lui ma resta a farvi compagnia ugualmente grazie alla magia della programmazione.


Partiamo con un film che leggero leggero non è, e che si divide tra neve e sole, tra paesaggi gelidi e innevati, e deserti afosi: siamo nel New Hampshire e siamo nel New Mexico, siamo nella vita di Rebecca e in quella di Dylan.
Moglie infelice di un brillante medico lei, sotto libertà condizionata lui, che tenta di rifarsi con un lavoro sottopagato ed evitando gli amici di sempre per i quali era finito nei guai.
Cosa può legare due persone tanto diverse, tanto lontane sia caratterialmente che geograficamente?
Li lega la loro mente, li lega una connessione speciale che si è creata ancora nell'infanzia e che ora, da adulti, scoprono: possono comunicare tra loro telepaticamente, possono vedere quello che l'altro vede, possono così diventare amici, trovare nell'altro quel qualcuno che sa veramente ascoltare e capire.
Il tutto parte all'improvviso, con la paura e la sensazione di essere dei pazzi che prende giustamente il sopravvento, ma passata questa, Rebecca e Dylan iniziano a confidarsi, a parlare e conoscersi, trovando in quest'unione speciale molta più gioia e soddisfazione rispetto alla vita vera.
Se Dylan è tentato dai suoi amici di rientrare nei loro loschi affari mentre la conquista della bella del paese (Nikki Reed) si fa difficile, Rebecca deve fare i conti con un marito (il Mark Feuerstein di Royal Pains) che pur rendendola infelice, si accorge di questa novità, vedendola come il segno di una sua ricaduta nel malessere e nella depressione.


In your eyes è una commedia romantica atipica, una commedia che mescola elementi sci-fi ma a cui non interessa approfondirne l'origine, una commedia che prende poi la strada dell'azione, con corse contro il tempo e fughe adrenaliniche, una commedia dove l'amore cresce e sboccia, in un modo che sembra approvare e consolidare gli amori nati tra chat e webcam.
Zoe Kazan e il bel Michael Stahl-David mostrano un'affinità e una sintonia che non risente dei chilometri che li dividono e della mancanza dell'altro in scena, e che ce li fanno piacere fin da subito: merito di dialoghi sinceri e teneri, di situazioni a volte da cliché ma affrontate sempre tra l'ironia e l'intelligenza.
Non sorprende troppo, quindi, vedere far capolino il nome di Joss Whedon come primo ideatore della sceneggiatura, scritta ancora negli anni '90 e passata poi per diversi adattamenti e revisioni.
La regia si muove tra due luoghi tanto diversi riuscendo a collegarli, arrivando poi a quel finale che è l'apoteosi del romanticismo, tra note indie, che dimostrano come anche dietro l'apparente leggerezza, sta quel cuore che rende unico un film.


4 commenti:

  1. Davvero carinissimo. L'ho visto l'esate scorsa, di questi tempi, e mi era piaciuto molto.
    Lei splendida, al solito, e questo collegamento di vite - alla Sense8 - mi aveva coinvolto tanto.

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  2. Zoe Kazan piace molto anche a me, ma questo film mi manca e penso che gli potrei dare un'occhiata in questi giorni!

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  3. Zoe Kazan week?
    Evvai!!!

    Film caruccio, come tutti i Kazan-movies, impreziosito dal Whedon touch.

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  4. Il film non lo conoscevo, ma c'è la mia futura ex moglie, quindi devo vederlo per forza *.*

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