28 novembre 2016

Il Lunedì Leggo - Woody di Federico Baccomo (e altri animali)

Non solo gattara, ma anche amante dei cani.
Per questo, lo scorso anno, mi è stato regalato un libro scritto da un cane, e no, non vuole essere un'offesa al suo autore.
Un libro scritto dal punto di vista di un cane, ecco, meglio.
Immaginate un libro scritto da Dug, il cane parlante di Up, e avrete un'idea di com'è Woody.
Woody è però un cane rosso accesso, di razza basenji, che vive in città, a Milano, in un appartamento, stretto stretto alla sua Padrona.
La sua voce, il suo punto di vista, diventerà quello a cui associare i nostri amici a quattro zampe, tra tentativi buffi di aprire le porte (soffiare sotto lo spiffero) e reazioni alla pioggia e alla passeggiata quotidiana.
Ma c'è ovviamente di più in un libricino come Woody stupendamente illustrato da Alessandro Sanna, c'è la storia di una violenza, anzi, più di una violenza, quella a cui assiste attonito e inizialmente in disparte Woody, con quel ragazzo che si frappone fra lui e l'amata Padrona, che si fa insistente, si fa pressante, si fa violento, e la violenza che Woody stesso subisce in canile, in pagine forti e toccanti che raccontate dalla sua voce fanno restare ancora più impresse.

(giornate sempre più uggiose, fotografie sempre più buie)

Woody l'eroe, Woody l'amico fedele, si fa strada nel proprio cuore e mi ha aiutato ad affrontare l'addio al cane che mi ha accompagnato per 18 anni della mia vita, conoscendolo lo scorso anno come strappo alla regola delle nazioni proprio per affrontare e commemorare il lutto.
Ma Woody non è l'unico animale di cui mi è piaciuto leggere, nonostante siano inevitabili -nei libri come nei film- le lacrime quando si tratta di amici a quattro zampe.
In attesa di scoprire Bob al cinema, in attesa di tornare a coccolare un gatto rosso, ho conosciuto Dewey, un gatto di biblioteca, per la precisione della biblioteca di Spencer, Iowa, lasciato solo e debole a pochi giorni di vita nella cassetta di restituzione dei libri, e adottato dai bibliotecari, che ne hanno fatto la mascotte che ha riportato i più piccoli ma non solo tra gli scaffali a leggere.
La sua storia, raccontata con qualche ingenuità e con qualche stucchevolezza di troppo da una delle sue padrone (Vicky Myron), allarga comunque il cuore.
Come lo allarga, e lo colma di riflessioni e conoscenza, la storia del lupo Brenin, di proprietà (anche se sarebbe meglio dire il contrario) del filosofo Mark Rowlands, che proprio sul loro rapporto ha scritto e riflettuto in modo splendido.
Io, ne ho scritto quando questa rubrica era un piccolo germe presto interrotto, e si teneva di domenica, e potete saperne di più QUI.
In questa carrellata di animali, a cui Woody mi ha portato a pensare, inserisco infine anche il bellissimo Sad Animal Facts, comprato di getto alla Tate Modern di Londra nel mio ultimo viaggetto, e no, non c'entra niente con l'arte moderna e contemporanea.
Ma tra i tanti piccoli e tristi fatti riguardanti gli animali che conosciamo e non, che qui sono elencati, tra quei fumetti altrettanto buffi e malinconici che li rappresentano, mi sono persa in risate e "oh" di malinconia. Come potevo lasciarmelo sfuggire?
Soprattutto quando anche la prefazione dell'autrice -Brooke Barker- è altrettanto buffa e malinconica?
Il consiglio è cercarlo, sfogliarlo ogni volta che se ne ha il tempo, e sorridere, tra tristezza e divertimento.


6 commenti:

  1. Lo conosco per sentito dire - l'autore è stato anche dalle mie parti per una presentazione -, ma non mi ero mai lasciato tentare perché, pur amando più gli animali delle persone, amo un po' meno i libri su di loro. Vedasi A spasso con Bob. Questo, che non parla dei cani ma da cani (che l'autore non si offenda, sempre), non lo avevo proprio considerato. :)

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    1. È un libricino breve e divertente, anche se tocca temi molto seri e lo fa senza buonismi o patemi. Lo si legge velocemente e immaginandolo davvero Woody. Bob, meglio al cinema :)

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  2. Io sono solo gattaro.
    Abbasso i cani, miao! :)

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    1. Mi sa che anche il gatto Dewey visto il buonismo a tratti urticanti non fa per te, invece, Sad Animal Facts è una meraviglia da sfogliare, quello sì molto più cannibale come umorismo ;)

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  3. ...io questo libro me lo evito...
    sono una strenua appassionata dei cani, o forse solo del mio...
    ma leggere di cani e violenza nello stesso libro, anche se la violenza non è sul cane...
    ehmmm anche no dai

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    1. Io la violenza non me l'aspettavo proprio, ma è raccontata in modo stranamente lieve, pur affondando bene gli artigli. Il punto di vista di Woody aiuta, ecco. Sembra quasi un libricino omaggio alle campagne contro la violenza sulle donne, per dire, e anche per questo leggerlo ha il suo perchè.
      Capisco, comunque, le tue motivazioni. Pure io, libri sopra a parte, sugli animali fatico a leggere,

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