Dove starà la felicità familiare dei Gallaghers, mi chiedo?
Difficile dirlo, perchè gli anni passano, li si attende sempre con ansia, e sempre poche gioie arrivano.
Ti accorgi poi che le cose cambiano quando pure il piccoletto di casa -Liam- ha una sua storyline, a volte messa da parte, messo a tacere lui, ma insomma, un po' ti senti vecchia a vederlo alle prese con problemi e padri ingombranti.
Ecco, il problema di questa stagione, che deludente non è, è però proprio questo: tante storyline, tanti personaggi ormai da seguire e con cui stare al passo, che si finisce spesso per dimenticarli, o per spingere oltre l'acceleratore.
Prendere Kev e Vi ad esempio, i vicini di casa a cui si vuol bene, ormai costola dei Gallaghers e che con i Gallaghers però ormai non si vedono più, che passano nel giro di 12 episodi dal cancro, alle radici familiari e razziste di Kev finendo con l'eterno triangolo con Svetlana, che risveglia ormoni e fa capire cosa eccita davvero. Un po' troppo, no?
O personaggi che avevamo imparato a conoscere -Neil, Trevor, Brad- relegati in un angolo e presto tagliati di scena, a favore di nuovi ingressi che poco si sopportano. Kassidi, parlo di te, anche se spingi il personaggio di Carl in nuove avventure, lo fai tornare presente, e fai temere per lui.
O vicine lesbiche di Fiona, sostitute di confidenze ai danni di Vi, di Lip, di Ian. Non mi è chiaro il vostro ruolo.
Detta così, sembra che la stagione non mi abbia soddisfatto, ma non fatevi ingannare.
C'è stato del buono, qui, e tanto.
C'è stato un episodio (God blesss her rotting soul, 8x03) che ha visto tutti riuniti come un tempo, uniti nell'illegalità e in un cimitero.
C'è stato un Lip che ha spezzato a più riprese il cuore, lo si è visto cadere, essere tentato, ma trovare un senso, un allontanamento dal bere facile, aiutando gli altri, e quindi se stesso, fino a un finale in cui per lui, lontano dall'amore e da relazioni tossiche, un po' di luce si vede.
C'è stata una Fiona che ha ricordato di essere una Gallaghers, il cui destino già si intuiva man mano che si procedeva, e ancora non so come giudicarlo il nuovo arrivato Ford, anche se c'ha regalato l'episodio (Frank's Northern Southern Express, 8x08) dalla regia più bella -non a caso diretto dalla stessa Emmy Rossum- che tanto ha ricordato Columbus. E anche se lei è sempre meno garante della sicurezza e della sanità mentale di Carl, Liam e Debbie, le si vuole bene.
Debbie, ecco, no, di punti non ne guadagna, fionescamente testarda com'è, continua in scelte sbagliate, continua ad affondare cocciuta nella sua solitudine, maternamente pericolosa.
Ma arriviamo a Frank, lo scarafaggio di Frank, che si fatica a perdonare, a sopportare, nel suo sapersi sempre approfittare del prossimo. Ma succede un miracolo, succede che un po' cambia, che si fa più altruista, lavoratore, capace di aiutare -anche se a modo suo, cauterizzando e presentando piromani- le sue figlie.
Ecco, la sua storyline, che copre un'intera vita -da giovane fresco lavoratore a pensionato in cerca di una pensione d'oro- è la migliore, è quella che meglio rappresenta una serie che si continua ad aspettare con ansia, che si ama sempre e comunque, anche quando i difetti ci sono.
Ian, sì, sto parlando di te.
Che manchi all'appello, che sembri ormai essere scritto per accontentare fan che ancora aspettano un primo amore che ha stancato, che ti mettono in bocca frasi pronte a diventare cult, scene pronte a diventare meme, rendendoti in realtà antipatico e poco credibile. Questo fan service, con il fanatismo del caso, non fa bene. E dovrei ricordarmi di evitare di stare su Twitter solo per questo.
In ogni caso, buchi e salti a parte, stalker eccessivi, del buono e del bello, dopo 8 anni c'è ancora.
Ed essere parte di questa famiglia sempre alla ricerca della sua felicità, ora -grazie a nuove consapevolezze e meno stampelle- forse un po' più vicina, continua ad essere un piacere.
Per la prima volta da otto anni, ammetto di avere gli arretrati. Non avrò visto neanche metà degli episodi. Cattivo segno?
RispondiEliminaIl tuo parere, per fortuna, mi consola. :)
Cattivo sì, com'è possibile? Qua e là ho storto il naso, e pensando alla stagione per intera, han fatto tanti salti, tante e troppe storyline. Ma i Gallaghers sono i Gallaghers, e con Lip che spezza il cuore e momenti mitici, si fanno perdonare.
EliminaQuesta stagione a tratti è sembrata la parodia di Shameless...
RispondiEliminaDetto ciò, mi ha divertito parecchio e anche a me a non è dispiaciuta. E anche per me il migliore stagione è stato Lip, che pure in passato non avevo mai digerito molto, ma che quest'anno ha dato del suo meglio.
Kev e Vi ormai sono protagonisti di una sitcom a parte, parallela ai Gallaghers, peccato solo che non faccia granché ridere.
Tante storyline sono state tirate per le lunghe (Carl e la tipa), alcune sono inverosimili (Gay Jesus, comunque mitico), però lo guardo sempre con piacere.
Forse comunque sarebbe ora di pensare a una stagione conclusiva. Forse eh...
Per Lip ho una cotta che rende difficile essere oggettiva, ma oggettivamente parlando, il suo personaggio in questa stagione ha dato il meglio di sé, e quanto ha fatto soffrire!
EliminaBisognerebbe invece sforbiciare qua e là, o unire. Purtroppo sì, nemmeno i Gallaghers possono andare avanti in eterno.
Sono fermo al primo episodio perchè me la sono lasciata un po' da parte, però ho seriamente intenzione di recuperarla...
RispondiEliminaNon ti deluderanno, anche se forse vista tutta d'un blocco la stagione farà sentire ancor più salti, sviste, accantonamenti.
EliminaNon l'ho ancora vista, ma io sono un Gallagher dentro, quindi so già che non potrò rimanere deluso. :)
RispondiEliminaTra Lip e Frank rimarrai soddisfatto della tua famiglia, vedrai!
Elimina