19 ottobre 2021

In Breve: Mr. Corman - Sex Education s03 - Brooklyn Nine-Nine s08 (L'Ultima)

Un esordio dal sapore amaro, una conferma che non si smentisce e un addio tra lacrime e risate.
Il tutto, in breve.

Mr. Corman

In Breve: Josh Corman è un insegnante di quinta elementare.
Il suo sogno, però, era quello di vivere di musica, con la sua fidanzata.
Lasciata da questa e relegato in un angolo della sua vita il suo sogno, deve vedersela con il ricercare l'amore ai giorni nostri, con una pandemia che irrompe nella sua vita, con le frustrazioni di chi dovrebbe avere il mondo in mano e invece condivide ancora un triste appartamento con un altrettanto triste amico, fresco di divorzio.


Chi c'è: c'è il buon Joseph Gordon-Levitt che la serie l'ha pure creata, scritta e in parte diretta.
C'è il suo genio in azione, a dare spazio a effetti speciali da fumetto, momenti musical, metafore che piovono dal cielo.
C'è poi l'amico Arturo Castro, la madre Debra Winger e la fidanzata Juno Temple.

Episodio Migliore: se la giocano Happy Birthday (1x03) che mette in scena in musical quel rapporto amore-odio tra madre e figlio e The Big Picture (1x10), con un primo appuntamento via zoom che parte male, ma con chiacchiere senza aspettative, finisce che Josh e Emily vanno pure a letto assieme, sempre via zoom.


Funziona? Purtroppo, no.
E dispiace davvero tanto perché la serie parte benissimo, regalando momenti incantevoli e situazioni assurde che J.G.L. si diverte a mettere in mezzo. Ma il suo protagonista viene presto a noia, precisino e asfissiante com'è, soprattutto nel periodo pandemia.
Fin troppo reale, insomma, a dimostrazione che non solo piacciono i cattivi ragazzi, ma anche i cattivi protagonisti.

Tornerà? Purtroppo, no.
Nonostante il finale a suo modo conclusivo, spazio per far crescere i vari personaggi ce n'era, ma Apple ha deciso di non investirci.

Voto: ☕☕/5



Sex Education - Stagione 03

In Breve: nuovo anno in quel di Moordale e le cose cambiano. 
Una nuova preside detta legge cercando di far rigare dritti gli ormoni dei vari protagonisti.
In breve, ancora: Otis si è trovato una ragazza impensabile, Maeve sembra cedere al fascino del buon vicino, Eric cerca di vivere apertamente la relazione con il non ancora dichiarato Adam e con un pericolo viaggio in Nigeria all'orizzonte, Aimee deve superare il trauma da molestia e Jean deve confessare quella gravidanza inattesa che sta per arrivare al termine.


Chi c'è: il cast principale è sempre lo stesso, e anche i personaggi secondari trovano posto crescendo benissimo come la sorpresa Ruby o come il nuovo tema del gender neutro da affrontare grazie a Cal e Jackson. La new entry di spessore, gestita invece molto male, è Jemima Kirke, direttamente da Girls.

Momento Migliore: le sedute di Aimee sono da incorniciare anche se il rischio è rendere il suo personaggio un po' una macchietta. 
L'atteso primo bacio, invece, caricato in una gita mal scritta, perde di forza.


Funziona? Sempre piacevole, sempre un bel vedere, ma in questa terza stagione si vedono i limiti nel gestire così tanti personaggi, così tanti temi. Che si accavallano e non trovano troppo spazio, finendo per mettere troppa carne al fuoco e gestire piuttosto male una gita rapida e indolore, una Preside da cacciare e un colpo di scena scolastico che non ha alcun senso.

Tornerà? Sì, la quarta stagione è già stata confermata e sarà comunque un piacere aspettarla.
Senza caricare troppo le aspettative, con un nuovo panorama a cui abituarci, probabilmente.

Voto: ☕☕½/5


Brooklyn Nine-Nine s08 

In Breve: l'ultima stagione al distretto 99 di Brooklyn ha parecchi tarli da affrontare.
In un anno come questo in cui la violenza della polizia ha finalmente portato a proteste e voglia di cambiamento, anche i poliziotti più esilaranti del piccolo schermo non possono evitare l'elefante nella stanza.
E così, nonostante battute e indagini assurde, si deve trovare lo spazio per parlare di quel che non va nel distretto, nell'America, cercando di approfondire davvero il problema.


Chi c'è: sempre loro, il cast eterogeneo e quindi più giusto per discutere anche di argomenti così seri senza scadere nel banale o nel ridicolo. 
Grandi riunioni finali sono previste, ed è tutto bellissimo, tanto da mandarmi in crisi: chi amo di più? Terry? Jake? Boyle? Cheddar? Chi, chi, chi?

Episodio Migliore: ovviamente, il finale. 
Anche se questi ultimi 10 episodi sanno regalare risate e lacrime in continuazione. Tra il ritorno di Doug Judy, le difficoltà dell'essere genitore in carriera e i rapporti d'amore da riconquistare, il gran finale non poteva che riguardare la grande, ultima Heist del distretto.
Fazzoletti pronti.

Funziona? Se non si era ancora capito, sì.
A questo distretto scapestrato ma centrato si vuole un gran bene ormai, diventato un cult di casa fa male salutarlo quando potrebbe dare ancora così tanto, ma applausi per non essersi tirato indietro nemmeno in un anno che tra proteste e pandemia poteva segnarne la fine anticipata.

Tornerà? Ovviamente, no.
L'ultima stagione si chiude in maniera perfetta e non resta che riguardarlo a piacere al grido di Nine-Nine!
E io non posso che lasciarvi il mio recuperone per spingervi a recuperarla.

Voto: ☕☕½/5

8 commenti:

  1. Meno male, non sono l’unico rimasto freddino davanti alla terza stagione di quel gioiellino di “Sex Education”. L’arrivo della nuova preside ricorda fin troppo la mossa alla Harry Potter di introdurre l’insegnate per la difesa contro le arti mistiche, non so se gli autori abbiano visto troppo “The handmaid's tale” ma la gita che doveva essere la svolta, invece è uno degli episodi peggiori e di nuovo, tutto si risolve come nel finale della seconda stagione. Certo i contenuti e i messaggi che manda questa serie sono ultra condivisibili e molto benvenuti, ma i modi mi hanno convito poco. Spero vada meglio con la stagione numero quattro. Cheers

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    1. Nonostante il numero e la durata degli episodi non capisco come non siano riusciti a trovare il tempo per approfondire tutte le situazioni, tutte le dinamiche, con alcuni momenti che dovevano essere clou gestiti molto male. Davvero Otis e Maeve magicamente vanno al bagno e vengono lasciati a piedi? Che banalità è mai questa?
      E davvero basta un musical per chiudere una scuola intera?
      Mah, gli si vuole bene e alcuni personaggi crescono e di molto, ma spero raddrizzino il tiro la prossima stagione che voglio continuare a volergli bene.

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  2. A sorpresa, la nuova di Sex Education è la mia preferita delle tre. Semplice, matura, più inclusiva che mai.

    Mi ispirava un po' Gordon Levitt ma dopo la cancellazione non so...

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    1. Inclusiva sì, matura pure, ma non tutta la carne al fuoco è gestita bene e alcuni buchi di sceneggiatura non glieli perdono. I ogni caso, ad avercene avute i serie così in gioventù!

      Il buon Joseph regala piccoli episodi da incorniciare, ma il suo Corman finisce per irritare purtroppo. Non saprei nemmeno io se dirti di dargli una chance.
      Il finale, bellissimo, vale come cortometraggio a sé volendo ;)

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  3. Ho saltato la lettura di Mr Corman perché comunque vorrei provare a vederlo.
    Completamente d'accordo con te su Sex Education 3: troppa roba, gestita a fasi alterne. Tra l'altro trovo un po' ripetitivo come sono stati sviluppati i personaggi, non ci vedo una maturazione

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    1. Diciamo che i personaggi principali ripetono sempre gli stessi errori, la stessa strada, mentre per fortuna quelli secondari spiccano e si fanno più importanti... Gli si vuole bene, ma spero che con la quarta gestiscano meglio i tanti temi.

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  4. Mr. Corman è una serie discontinua, ma a tratti notevole. Tutto sommato, mi è piaciuta. Peccato per la cancellazione, però Joseph al prossimo tentativo potrebbe colpire il bersaglio con un centro pieno. Qui si vede che è ancora in fase di rodaggio.

    Sex Education 3, pur con i suoi difetti (negli ultimi episodi ad esempio Ruby sparisce un po' inspiegabilmente), mi ha fatto affezionare ulteriormente ai personaggi, forse ancora di più rispetto alla precedenti stagioni.

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    1. Ormai Moordale sa di casa, potrebbero andare avanti stagioni e stagioni per me senza davvero stancare. Magari solo con qualche aggiustamento di equilibrio, che in questo terzo giro manca.

      A Joseph continuo a voler bene e lo aspetto con un altro progetto. Forse qui il suo Josh era troppo vero, troppo me, per riuscire a piacermi del tutto.

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