20 novembre 2024

The Apprentice

Andiamo al Cinema

Due settimane dopo, ancora brucia.
Anche dall'altra parte dell'oceano un'elezione può creare malcontento, può pure fare paura.
Di nuovo, davvero?
Altri 4 anni, come si fa?
Nonostante le risposte di giornali, newsletter, podcast e profili social, nonostante l'incertezza e i sondaggi a favore, l'elezione di Trump continua a rimanermi inconcepibile.
Figuriamoci la rielezione.
Mentre cerco conforto in West Wing e in un Presidente degno di questo titolo come Bartlet, cerco di capirci di più anche attraverso i film.


19 novembre 2024

Deadwood

#LaPromessa2024

È forse l'impresa più difficile delle varie Promesse.
Se con Six Feet Under mi sono ritrovata a fare maratone di episodi per riuscire a concluderla in tempo, se con I Soprano ho faticato ad entrare in sintonia con i personaggi e la loro evoluzione e se con The Wire sono impazzita a trovare dei sottotitoli che mi aiutassero a capire il baltimortese, con Deadwood ho semplicemente faticato a tenere gli occhi aperti.
In 36 episodi e un film posso dire di essere riuscita a rimanere sveglia solo una sera su 19 (due episodi a sera + una dedicata al film).
Colpa del western, mi sono detta, che nemmeno Sergio Leone figurarsi Kevin Costner mi ha reso appetibile.
Colpa però anche di tempi televisivi molto diversi da quelli di oggi, e di un linguaggio arcaico che non aiutava né me né il giovine -suo malgrado coinvolto nell'impresa- a riuscire a capire cosa stesse succedendo. Il più delle volte niente.

16 novembre 2024

Paris, Texas

Andiamo al Cinema

Un uomo cammina nel deserto, ha sete, non parla, chissà chi è.
Da questa immagine suggestiva parte Wim Wenders a raccontare una storia che ci mette il suo tempo per spiegarsi allo spettatore, che non ha fretta e che paziente cerca di carpire indizi, di colmare i vuoti di un uomo dalla memoria labile e dal passato misterioso.
Tutto inizia a spiegarsi con una telefonata, e poi un volo e poi un viaggio in auto che ricongiungerà due fratelli che non si vedono da 4 anni.
Nel mentre, il figlio di uno è cresciuto dall'altro che si ritrova nella complicata situazione di vedere infranta una pace familiare e di dover gestire il ritorno di un padre che un bambino fin troppo sveglio per la sua età, non ha mai conosciuto.


E la madre di quel bambino?
Che ne è stato di lei?
Si torna a viaggiare, allora, a ritroso.
Dopo una parentesi fatta di parole che lentamente escono dalla voce e dalla memoria di quell'uomo silenzioso, da filmati che mostrano una felicità che chissà dove è andata perduta, Travis parte e parte con il figlio con pochi indizi e la missione che sembra impossibile di trovarlo quell'amore perduto, quella madre che Hunter si merita.
E qui il film cambia ancora, un Road movie che quando si stanzia fa più male, un film silenzioso che nei suoi dialoghi, soprattutto quelli finali, affonda.
E pensare che la sceneggiatura non era ancora finita a inizio riprese, con Wenders e Sam Shepard a pensare che sarebbe evoluta naturalmente sul set, basandosi sulla chimica fra gli attori, sulle location scovate. Peccato che nel mentre Shepard avesse un altro film da mandare avanti, e quei dialoghi densi recitati davanti a uno specchio, uno specchio che riflette e che divide come la migliore delle metafore, sono stati dettati via telefono.


Il film cambia, come detto, e l'apparizione di Nastassja Kinski arriva come un fulmine che blocca tutto. Si gira appena, dal bancone del bar, e tanto basta.
Sarà il caschetto biondo, sarà il maglione rosa, sarà una bellezza innegabile, ma il film diventa stregato e porta Travis a cambiare, a pentirsi, a bere tutto quello che non gli abbiamo visto toccare fino ad allora.
Harry Dean Stanton ha quella faccia che la vedi e non la dimentichi più. Cowboy fuori luogo a Los Angeles, uomo elegante di stracci nel deserto, con barba o con baffi, con un figlio che non sa come crescere ma con cui sa comunicare, è qui nel ruolo di una vita anche se gli vorrò sempre bene come Lucky, ruolo finale che si riconcilia con questo successo. Sempre nel deserto, sempre in solitaria.


Esportato in America, Wenders non rinuncia al suo cinema dei sentimenti, che esplora con fatti e con parole le relazioni degli altri, tra fratelli, cognati, padri e zii e infine, beh, l'amore.
Sbagliato e tossico, come si direbbe oggi, ma capace di farsi perdonare e di cambiare.
Al cinema in una versione 4K restaurata dalla Cineteca di Bologna che scalda la fotografia di Rugby Müller, che rende personaggi in più sia quel deserto sia quelle strade, Paris, Texas riesce ad essere un film romantico e un film polveroso, rispettando l'ossimoro del titolo e uno scherzo pungente di un marito sbagliato.

15 novembre 2024

Weird - La storia di Al Yankovic

Andiamo al Cinema a Noleggio

Ci voleva proprio un altro film biografico!
Da quant'è che non se ne vedeva uno?
Anche se la moda sembra leggermente passata con iflop rappresentati da Witney e Amy, ci sono comunque quelli su Bruce Springsteen e Bob Dylan in uscita, perché ormai nemmeno più i vivi sono al sicuro, ne sa qualcosa anche il nostro Max Pezzali.
E allora, perché non dedicarne uno anche a quel genio della comicità che è Al Yankovic?
Come chi è Al Yancovich?
Weird, Al Weird, e se uno si mette come nome d'arte "lo strano", un motivo ci sarà!
Comico decisamente più famoso in America che da noi, cavalca il genere della parodia, magheggia con la sua fisarmonica e negli anni ha confezionato canzoni, album, spettacoli e ora, beh, era giusto ricordarlo come si deve.
E come lo racconti un comico Maestro della parodia?
Con un film biografico parodistico.
Che non si prende sul serio mai, che inventa, omaggia e scopiazza i grandi biopic sbanca-Oscar e che è così folle e assurdo da divertire anche chi Al non lo conosceva.

14 novembre 2024

Le Novità della Settimana al Cinema

I numeri due di Clint Eastwood e Ridley Sott sono pronti a darsi battaglia al botteghino, e anche lo streaming si ferma e resta a guardare:

Il Gladiatore 2
Non avendo troppa simpatia per Russell Crowe, non sono mai stata una fan de Il Gladiatore
Questo sequel inatteso e diverso firmato da un regista che ormai non guarda più in faccia nessuno, ispira pochissimo nonostante la presenza di Paul Mescal e Pedro Pascal che sono quasi uno scioglilingua da scrivere accoppiati.
Spazio ai fan, io tentenno.

Giurato Numero 2
L'instancabile Clint firma un thriller giudiziario su un caso di omicidio e un giurato dalla coscienza sporca.
Un genere che è sempre un piacere vedere, un po' come Nicholas Hoult.
Come dirgli di no?

Non sono quello che sono
Prolifico tanto quanto Clint, riecco Edoardo Leo che questa volta si dà alla rilettura dell'Otello di Shakespeare ambientato nel traffico di droga di Ostia.
Operazione decisamente rischiosa.

Do Not Expect Too Much From the End of the World
Dal regista del non così entusiasmante Sesso sfortunato o follie porno, un altro film osannato dalla critica e ai Festival e pure su Pensieri Cannibali.
Da cercare con il lanternino, ma la curiosità c'è.

This Time Next Year
Nati lo stesso giorno a un minuto di distanza, due giovani vivono vite diverse ma sono chiamati a ricontrarsi e fare un confronto.
Classica commedia romantica tutta zucchero e bellezza, con Lucien Laviscount e Sophie Cookson e la Londra delle feste.

Stranger Eyes
Una bambina scompare nel nulla e i genitori iniziano a ricevere misteriosi videoclip di chi da anni li segue e li spia.
C'è molto dietro questo racconto fatto di sguardi e di stalker, in un film non facile presentato a Venezia che chissà come è riuscito a frasi spazio nella nostra programmazione.
Ne ho parlato QUI

13 novembre 2024

Anora

Andiamo al Cinema

Lui è il figlio di un oligarca russo, che spende e spande quanto può in America dove è libero di fare quel che vuole, dove se ne frega di tutto e di tutti, organizza feste, viaggi a Las Vegas e decide pure di sposare la escort che ha pagato per una settimana per essere la sua ragazza.

Lei è la escort in questione, Anora detta Ani, che si guadagna da vivere ballando e offrendo prive ai clienti di un night club, che vive alla giornata la sua gioventù aspirando al lusso e pensando di aver fatto il colpo della vita.
Una magione, a Brighton Beach, un ragazzo sempre felice, mai arrabbiato che per lei spende e spande, che di sesso sa poco e lo fa velocemente.

No, ovviamente non è una storia d'amore convenzionale quella di Anora.
E non solo per i giovanissimi protagonisti in questione ma anche perché al timone c'è Sean Baker, regista di film molto indipendenti che finalmente ha fatto il botto.

12 novembre 2024

Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883

Mondo Serial

Ero la prima ad essere scettica.
Da una parte gli 883, che come potevano meritarsi una serie tutta loro? Perché loro, perché questo continuo andare a scavare nella memoria cercando di raccontare icone pop anzitempo?
Qualcuno lo ricorda il film dedicato a Gianna Nannini?
Dall'altra parte, la formula Groenlandia che di queste storie pop, più o meno conosciute, si nutre.
Sydney Sibilia dopo la sua Trilogia aveva già raccontato la storia di Erry e di Giorgio Rosa, e con Matteo Rovere ha prodotto quella su Riccardo Schicchi mentre nella serialità c'è stato spazio anche per Lidia Poët e Rocco Siffredi e non ultimo il caso Avetrana che tanto ha fatto discutere.
È un cinema molto più giovane, una produzione più rischiosa che sa di poter contare su storie pop per poi produrre anche storie più fosche (Il Primo Re, Mondocane, Delta, per dire) e che con queste pagine più o meno conosciute di storia italiana cerca di far leva sulla nostra nostalgia ma anche di raccontare l'Italia, oltre quelle figure. 
Uno svecchiamento -anche se ad opera di 40enni- necessario nel nostro cinema ancorato ai soliti nomi (Sorrentino/Garrone) e il poco spazio lasciato ai pesci piccoli.

9 novembre 2024

Il Grande Freddo

#LaPromessa2024

La senti l'aria che sta cambiando?
Il freddo del mattino, il gelo della sera, la nebbia che si alza e i termosifoni che si accendono? 
Ma non parlo solo della temperatura.
Parlo anche di quel freddo che spira dall'America, la terra della democrazia che deve accettare un'elezione così difficile da digerire, che lascia davvero secchi. 
Freddi.
Devo trovare conforto, e se scrutare nei corridoi indaffarati di The West Wing mi fa immaginare un'amministrazione preparata e con la morale adeguata, i film, i vecchi film americani, mi rassicurano anche quando gli stessi protagonisti sembrano aver smarrito la via.

8 novembre 2024

Triello di brividi: Don't Move - Woman of the Hour - Autosufficienza

Il format è sempre quello di Cassidy, questa volta declinato a quei film usciti in zona Halloween che però si sono rivelati meno efficaci nel provocare brividi.
Tranne il buono, ovviamente:

Don't Move
Il Brutto

L'idea, di per sé, è ottima.
E pure terrorizzante, e a parlare è chi questa certa paura ce l'ha davvero.
Trovarsi impossibilitati a muoversi, paralizzati e alla mercé di ogni pericolo.
Aggiungici poi un serial killer che quella paralisi te l'ha provocata per torturarti e ucciderti e il gioco è fatto.
Il problema, per un film, è come rendere dinamica una storia che vede uno dei protagonisti paralizzato. Casi ce ne sono, a partire da 127 ore che una situazione simile l'ha giostrata benissimo, passando al lato brividi, c'è un certo Gerald's Game da recuperare.