23 ottobre 2018

Animazione Netflix: Disincanto - Final Space

Disincanto

Attesissima, chiacchieratissima, bocciatissima.
Non ci sono state mezze misure per la nuova serie animata di Matt Groening, ci si aspettavano grandi cose, grandi storie e grande ironia, e invece finisce tutto con l'amaro in bocca.
Argomentiamo.



Il punto è che ormai dall'animazione ci si aspetta altro che piccole e grandi avventure in un mondo fantastico, ci vuole una certa profondità, una certa dose di sentimenti contrastanti messi in scena. Lo stesso dal tanto declamato politically scorrect, che non può più essere costituito da battutine/ubriacature/rutti/omicidi di massa, no, anche in questo caso, è la profondità che si vuole.
Resta in superficie, allora, Disincanto, almeno in questa prima parte fatta perlopiù di episodi autoconcludenti, che riescono a far sorridere solo qua e là. 
Onestamente, non aiuta una protagonista come la Principessa Bean che vuole il suo tempo per essere inquadrata, e delle spalle fin troppo caratterizzate che dovrebbero essere l'angelo (Elfo) e il diavolo (Luci) della sua coscienza.
Nel finale, un respiro più ampio nella storia sembra iniziare a soffiare, una ventata di ottimismo che potrebbe capovolgere il giudizio di questo inizio tentennante, per nulla rivoluzionario.

Voto: ☕☕/5

Final Space


I tratti ricordano quelli di Rick e Morty, le avventure nello spazio pure.
Ma Final Space è diverso, è anche in questo caso più classico, più ancorato a un'animazione lineare. Ci vuole un po', anche in questo caso, per simpatizzare con il logorroico ed egocentrico Gary, prigioniero annoiato e innamorato che si ritroverà a salvare la Terra, ma una volta accettata la sua parlantina, il suo strano modo di parlare a se stesso, tutto fa un balzo in avanti.
Le spalle sono fondamentali, vuoi per l'eroico Avogatto, per il fragile Little Gatto o per la coraggiosa Quinn, per non parlare dei siparietti comici di KVN e la dolcezza per ogni frase (chuchiti) pronunciata da Mooncake.
Poi c'è il cattivo, nemesi classica, che vuole Mooncake, che vuole allargare quella breccia che porterebbe al fantomatico Final Space.
E allora, la trama acquista profondità, vengono messi in gioco i sentimenti, i traumi del passato, l'epicità della missione di questa strana squadra.
Ci vuole un po', come sempre, ma sanno come conquistare, sanno come far commuovere.

Voto: ☕☕½/5

8 commenti:

  1. Ingrana bene negli ultimi 3 episodi. Ma se dovessi dire la mia è la serie più matura per evoluzione narrativa scritta dal buon Matt.

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    1. Diciamo che il buon Matt ha iniziato a fare animazione in un modo amato da tutti, senza troppi sviluppi orizzontali. Ora che anche questo si richiede all'animazione, deve prenderci mano, ma speranze per un miglioramento ci sono.

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  2. Disincanto bah, e il rinnovo fino al 2021 ha del preoccupante. Toccante è adorabile l'altro, anche se molto derivativo, che spero di ritrovare in una seconda stagione. :)

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    1. Ci ho messo più del dovuto ad appassionarmi a Final Space, ma alla fine sì, ha coinvolto e commosso anche me. Mooncake ha fatto la sua parte ;)

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  3. Mi è sconosciuta la seconda, mentre sulla prima, nonostante tutto, credo che la vedrò ugualmente quando mi sarà possibile ;)

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    1. Trova spazio anche per Final Space se puoi, ci mette un po' a carburare ma alla fine ripaga dello sforzo ;)

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  4. Di Disincanto mi è bastata la prima puntata. Una specie di Shrek in versione simpsoniana arrivato con una ventina d'anni di ritardo...

    Final Space mi sa che me lo risparmio, anche perché ad ora non è scattata la scintilla nemmeno per Rick e Morty.

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    1. Ma come, Rick e Morty non ti hanno conquistato? Nemmeno l'episodio cetriolo?
      Se non ti son piaciuti loro, difficile possano far breccia Gary&Co., ma breve e veloce una chance a tempo perso la merita.

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