24 ottobre 2018

Sicario: Day of the Soldado

Andiamo al Cinema

Lunedì sera si è deciso di vedere Soldado.
Diciamo pure che lei ha deciso, che voce in capitolo non ne ho.
Peccato che proprio lei sia crollata dopo pochi minuti dall'inizio continuando con una visione on/off per tutto il film.
Ha quindi deciso di affidare a me il post in merito, che il film -non scelto- me lo sono dovuto vedere tutto.

Il Giovine


[Sì, succede, a volte crollo anch'io. E visto che voglia di rivedere dall'inizio un film piuttosto noioso non ne ho, visto che Il Giovine si presta volentieri a questo scambio di ruoli, lascio a lui la parola intervenendo come al mio solito qua e là]

Lisa



LA TRAMA
Praticamente non c'è.
O meglio, è piuttosto basica.
Gli Stati Uniti vogliono far scoppiare una guerra fra i cartelli, però fanno una minchiata dietro l'altra.
(postilla: com'è tutt'ora?)
Rapiscono la figlia di un capo dei cartelli per scatenare una guerra, si ritrovano in un'imboscata della polizia messicana, l'operazione salta, e il capo -che assomiglia ad un giovane Grande Lebowski- [Josh Brolin, n.d.a.] lascia indietro il buon Benicio con la ragazza, e insieme diventano un obiettivo da eliminare per entrambe le parti.
Finisce in modo piuttosto assurdo, con Benicio dalle mille vite, ma con un vero finale più ad effetto anche se un pochino criptico.
[Proprio per questa trama non proprio ben sviluppata mi sono addormentata a più riprese, e sapere che dietro c'è sempre lui, Taylor Sheridan, solitamente amato proprio per il suo modo rude di reinventare il western, spiace]


TECNICISMI
Benicio mi piace proprio come attore, anche se tendi sempre ad identificarlo nello stesso, ombroso ruolo.

Regia bellissima, con riprese emozionanti, soprattutto quelle aeree.
[Aggiungo solida, proprio com'era quella di Villeneuve nel primo Sicario, si nota questa continuità, questa epicità anche negli scontri -o almeno in quelli che ho visto- e in quell'attentato che toglie il fiato. Sollima non sfigura, anzi, merita quel carro dei vincitori in cui tutti stan salendo.]

Musica 'na merda come la trama.
Già hai una storia inesistente, se poi metti la stessa musica per tutto il film, anche se questa ha il suo impatto dopo un po' stanca. Soprattutto nei titoli di coda che ti invitano ad alzarti il più in fretta possibile.
[Con il film intero dedicato alla memoria di Jóhann Jóhannsson, compositore della colonna sonora del primo Sicario, ci si aspettava ovviamente di più che non riprendere lo stesso leitmotiv all'infinito, soprattutto se lo stesso viene usato fino allo sfinimento già dal trailer]

CONCLUSIONI
Un film dalle potenzialità poco sfruttate, che non lesina però sulla regia e sulla fotografia mozzafiato, quasi lunare. Ci fosse stata una vera storia da raccontare sarebbe stato un altro film, appunto, un'altra storia.
Da vedere senza troppe pretese.
[Di mio posso aggiungere che anche se il periodo non è dei migliori, che la forza spesso mi abbandona, il fatto di crollare così a ripetizione, e di pensare di ritrovarmi sempre nello stesso punto con poco di effettivamente andato in scena, non è certo un pregio. Anzi. È già di per sé un giudizio. Prima o poi, promesso, ci riproverò.]

Voto (del Giovine): ☕☕½/5



2 commenti:

  1. Viva la narcolessia, se fa nascere queste ospitate a sorpresa.
    Nonostante Villeneuve, neanche il primo mi aveva fatto impazzire, anzi.
    Nonostante il colpo di fulmine con Suburra, neanche Sollima potrebbe costringermi a vedere il sequel non richiesto. Ma aspetto comunque tue nuove, in caso la seconda visione vada meglio. ;)

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    1. La voglia di un recupero a breve non c'è, davvero troppo lento il ritmo, troppa stringata la trama. Vedremo, vedo comunque che ci si divide fra "capolavoro" e "una noia mortale", io so dove incasellarmi ;)

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